Gargnano (Gargnà in dialetto gardesano[6]) è un comune italiano di 2 752 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia. È situato a 50 km a Nord di Brescia, sul Lago di Garda, e la sua intera area comunale è compresa all'interno del Parco regionale dell'Alto Garda Bresciano.
Gargnano comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Giovanni Albini (Lega) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019) | ||
Territorio | |||
Coordinate | 45°41′15″N 10°39′41″E | ||
Altitudine | 66 m s.l.m. | ||
Superficie | 76,75 km² | ||
Acque interne | 1,05 km² (1,37%) | ||
Abitanti | 2 752[1] (30-11-2021) | ||
Densità | 35,86 ab./km² | ||
Frazioni | Costa, Fornico, Bogliaco, Formaga, Liano, Musaga, Muslone, Navazzo, Sasso, Villa, Villavetro, Zuino
Località: Cristol, San Giacomo, Mignone, Sostaga, Briano | ||
Comuni confinanti | Brenzone sul Garda (VR), Capovalle, Tignale, Torri del Benaco (VR), Toscolano Maderno, Valvestino, Vobarno | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 25084 | ||
Prefisso | 0365 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 017076 | ||
Cod. catastale | D924 | ||
Targa | BS | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[2] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 120 GG[3] | ||
Nome abitanti | Gargnanesi | ||
Patrono | san Martino | ||
Giorno festivo | 11 novembre | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
«A Salò dalla parte verso Greco[4], è la Quadra di Gargnano, nella quale esso Gargnano di dodici terre lontane da Salò miglia diece[5], con Boiago, e con Villa è situato nella riva del Lago dove è lo sforzo di Pescatori, specialmente da Carpioni.» |
(Bongiovanni Grattarolo, Historia della Riviera di Salò) |
Il comune si estende per quasi 80 chilometri quadrati, con l'abitato principale sede della maggior parte della popolazione. Il comune conta ben dodici frazioni disperse nei rilievi e colline moreniche settentrionali dell'alto Garda e diverse località. Dal 1962, con la costruzione della diga di Ponte Cola (sbarrando il torrente Toscolano) nel territorio comunale è inoltre compresa una parte del lago di Valvestino che ne costituisce le acque interne.
La frazione più distante, Costa, detiene un curioso primato: è, insieme a pochi altri esempi[7], una delle frazioni più distanti dalla sede comunale (18 km).
L'abitato è dominato sul lato del lago dal monte Comer, con un'elevazione di 1281 metri sul livello del mare. Sono presenti innumerevoli itinerari turistici per escursioni lungo i sentieri.
Gargnano è attraversato dalla Strada Statale 45 Bis Gardesana Occidentale la quale segue l'andamento della costa del lago. Da Nord di Gargnano a Riva del Garda su tale strada è vietata la circolazione agli autocarri e autotreni, data la larghezza ridotta della carreggiata e la presenza di strette gallerie.[8] Come mezzi pesanti, possono quindi solo circolare solamente gli autobus della SIA e dell'ATV opportunamente autorizzati.
Dal paese inoltre ha origine la Strada Provinciale 9 che attraversando tortuosamente la Valvestino conduce ai comuni di Valvestino, Capovalle ed infine Idro.
Il nome del paese compare per la prima volta in un documento del 937 come Garniano, forse derivato dal personale latino Garenius. Documenti di Tito Livio e lapidi, testimoniano la presenza di Etruschi, Celti, Cenomani e Romani.[9].
Dal 1350 al 1426 il territorio di Gargnano fu dominio dei Visconti come capoluogo di quadra nella Magnifica Patria, per poi seguirne la storia sotto il dominio della Repubblica di Venezia. Successivamente alla scomparsa della Serenissima sarà annesso alla Repubblica bresciana, di cui seguirà le sorti sotto la dominazione napoleonica, come capoluogo di cantone, e poi asburgica fino al Regno d'Italia.[10]
Nel 1943 Gargnano ospitò Mussolini che vi arrivò il 10 ottobre, dove occupava, in località San Giacomo, Villa Feltrinelli (oggi hotel di lusso). Il Duce, che aveva da poco istituito la Repubblica Sociale Italiana, viveva nella villa con la moglie, donna Rachele e figli Romano e Anna Maria[11].
Lo stemma è stato riconosciuto con D.P.C.M. del 26 settembre 1960.
«D'azzurro, alla lupa rapace d'argento, linguata di rosso, tenente fra le zampe anteriori un giglio d'oro e sormontata da un lambello pure d'oro, di cinque pendenti ed un mezzo, dentati, uscente dal lato destro del capo. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone, concesso con D.P.R. del 15 ottobre 1960, è un drappo di bianco.
Abitanti censiti[12]
Frazione | Popolazione[13] | Distanza dalla sede comunale | Altitudine |
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Gargnano | 1 007 | 0 | 66 m s.l.m. |
Villa | 282 | 1,3 km | 75 m s.l.m. |
Bogliaco | 375 | 2,3 km | 75 m s.l.m. |
Villavetro | 197 | 3,2 km | 140 m s.l.m. |
Fornico | 143 | 4,4 km | 207 m s.l.m. |
Zuino | 82 | 4,9 km | 243 m s.l.m. |
Muslone | 115 | 5,9 km | 465 m s.l.m. |
Sasso | 159 | 9,1 km | 546 m s.l.m. |
Navazzo | 208 | 8,5 km | 497 m s.l.m. |
Formaga | 74 | 9,2 km | 587 m s.l.m. |
Liano | 43 | 9,2 km | 575 m s.l.m. |
Costa | 107 | 18,7 km | 750 m s.l.m. |
Musaga | 73 | 7,5 km | 454 m s.l.m. |
Totale | 2 877 |
A Gargnano ha sede nel palazzo Feltrinelli il Centro d'Ateneo per la promozione della lingua e cultura italiana (CALCIF) dell'Università degli Studi di Milano. Vi si trova, inoltre, l'ex Istituto Statale d'Arte del Garda.
Gargnano è gemellata col comune tedesco di Waakirchen[14].
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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7 giugno 1993 | 14 maggio 2001 | Daniele Roscia | Lega Nord | Sindaco | |
14 maggio 2001 | 1º dicembre 2003 | Marcello Festa | lista civica di centro-destra | Sindaco | [15] |
1º dicembre 2003 | 14 giugno 2004 | Zaira Romano | Commissario | ||
14 giugno 2004 | 26 maggio 2014 | Gianfranco Scarpetta | lista civica di centro-destra | Sindaco | |
26 maggio 2014 | in carica | Giovanni Albini | Lega | Sindaco | |
La storia dei trasporti del paese è solo recente, a causa della remota posizione che assumeva sino all'ottocento. Da quest'epoca al passato, le disponibili modalità non permettevano di raggiungere il paese se non via lago oppure per mezzo di strette e tortuose mulattiere.
Negli anni venti dell'Ottocento si cominciò a discutere più apertamente a riguardo della costruzione di una strada che collegasse Salò a Gargnano, questione già ampiamente discussa ma accantonata in quanto scarsa di accordi tra i comuni di Volciano (oggi Roè Volciano), Vobarno, Portese, San Felice e lo stesso Salò. A complicare ulteriormente la questione, era la vicinanza di Gargnano all'Austria, il cui confine all'epoca correva con quello dell'odierno Trentino Alto Adige. Questa particolare circostanza privava di facili conclusioni lo Stato, in quanto era costretto ad accordarsi per progetti, presentazioni di idee e collegamenti con i comuni situati anche più a Nord. Ne è un esempio il progetto degli ingegneri Chiodi e Benedetti, che prevedevano già nel 1834 una strada montana collegante Gargnano a Tignale, seguendo i paesini attorno a Tremosine per giungere a Limone in una prominente discesa: ciò non ebbe seguito in quanto i pareri con l'imperatore Ferdinando I furono discordanti. Chiaramente in quei periodi si aveva più un pensiero strategico-militare, e sicuramente fino all'unità d'Italia quest'ottica di eccessiva malavisione rovinò le avvincenti progettazioni degli ingegneri.[16]
Compreso inoltre (dopo un progetto di Emilio Mantegazza del 1870) che una ferrovia non sarebbe stata l'ideale, per così poche terre lontane da Salò e dalla città di Brescia, prive altresì di industrie di così rilevante commercio (c'era la navigazione come trasporto ideale), è solo dopo il 1910 che viene realizzato e sistemato un collegamento ben transitabile con il paese. In dettaglio è nel 1914 che viene completato l'allargamento del tratto litoraneo compreso tra Toscolano e Bogliaco, aggirando le presenti limonaie dopo svariati mesi di scavi, modifiche e costruzioni.[17]
Nel 1924 il traffico veicolare era ancora così sporadico che era uso comune dei turisti di posizionarsi al centro della strada per scattare fotografie anche in posa.[18] Dopo il 1929 si procedette all'allargamento oltre la Valle della Torre (ubicata contiguamente alla Chiesa di San Martino), puntando alla realizzazione delle prime gallerie, che aggiravano così la vecchia Strada dei Dossi. Fu l'ingegner Cozzaglio ad ideare e progettare tutto il tratto della strada, fortemente voluta anche da D'Annunzio. Per arrivare a Riva del Garda si dovrà aspettare fino al 18 ottobre 1931, con l'inaugurazione della "Gardesana Occidentale".[17]
Gargnano ospitò fra il 1921 e il 1933 il capolinea settentrionale della tranvia Brescia-Salò-Gargnano[19]. La tranvia venne poi elettrificata; a seguito di vicissitudini venne successivamente chiusa in via definitiva e sostituita da autobus extraurbani, gestiti fino al 2020 dalla SIA, oggi incorporata nel gruppo Arriva Italia.
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