Garbagnate Milanese (Garbagnàa in dialetto milanese[4]) è un comune italiano di 26 777 abitanti[1] della città metropolitana di Milano in Lombardia. Parte della conurbazione dell'hinterland milanese, è uno dei 28 comuni nell'area del Parco delle Groane.
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Garbagnate Milanese comune | |
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Localizzazione | |
Stato | Italia |
Regione | Lombardia |
Città metropolitana | Milano |
Amministrazione | |
Sindaco | Davide Barletta (Lega Nord - Lista Bucci) dal 26-6-2017 (2º mandato dal 13/06/2022) |
Territorio | |
Coordinate | 45°34′37.67″N 9°04′53.04″E |
Altitudine | 179 m s.l.m. |
Superficie | 9 km² |
Abitanti | 26 777[1] (31-12-2021) |
Densità | 2 975,22 ab./km² |
Frazioni | Bariana |
Comuni confinanti | Arese, Bollate, Caronno Pertusella (VA), Cesate, Lainate, Novate Milanese,Senago |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 20024 |
Prefisso | 02 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 015105 |
Cod. catastale | D912 |
Targa | MI |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 449 GG[3] |
Nome abitanti | garbagnatesi |
Patrono | Santi Eusebio e Maccabei |
Cartografia | |
Posizione del comune di Garbagnate Milanese all'interno della città metropolitana di Milano | |
Sito istituzionale | |
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La fermata ferroviaria di Garbagnate Parco delle Groane è un comodo punto di accesso ad un'area di 36 ettari del parco omonimo, attrezzato con piste ciclabili e aree picnic lungo il Canale Villoresi.
Nelle sue vicinanze c'è un'interessante zona umida, seppur parzialmente compromessa da insediamenti urbani e scarichi di materiali. L'area riveste valenza naturalistica anche in funzione della vicina garzaia sita nel parco dell'ospedale. Garbagnate Milanese si stende su una lente di ferretto ricca di argilla che trattiene l'acqua in superficie creando una zona umida ideale per la fauna avicola.
Il toponimo avrebbe origini celtiche: la radice Garben celtica significherebbe "fascio di spighe" e la desinenza -ate per "luogo" o "contrada".
Sul finire del XIX secolo sono state scoperte due necropoli, di cui è incerta l'attribuzione, se celtica o romana.
In epoca romana imperiale il borgo apparteneva alla Regio XI Transpadana e aveva il nome di Garbaniatum. Era posto sulla Via Mediolanum-Bilitio che collegava Mediolanum (Milano) a Luganum (Lugano) passando daVarisium (Varese).
Alla caduta dell'Impero romano d'Occidente Garbagnate seguì le vicende degli altri borghi della regione: prima arrivarono gli Eruli di Odoacre (476-493), poi gli Ostrogoti di Teodorico (493-553). Dopo la quasi ventennale guerra gotica la regione entrò a far parte dell'Impero bizantino, fino alla conquista longobarda di Alboino nel 568. Nel 774 il re dei Franchi Carlo Magno abbatte il regno longobardo instaurando il dominio franco che diede inizio alla struttura politica feudale che caratterizzò l'Alto Medioevo.
Nel Medioevo, come altri borghi lombardi, Garbagnate ebbe quindi strutture agricolo-feudali e apparteneva alla Pieve di Bollate. Non vide tuttavia la costruzione di un castello, dimora del feudatario, poiché era ancora un centro di piccole dimensioni e soprattutto senza una particolare posizione strategica.
Nel XII secolo fu feudo dei da Badaggio; poi fu feudo del milanese monastero di Sant'Ambrogio e poi dominio dei Visconti tra il XIV ed il XV secolo.
Proprietario fu Danesio figlio di Giovanni della Città di Milano. Qui nacque Gaspare, che partecipò all'assedio contro i Torriani nel 1285. Si stabilirono importanti Ordini Religiosi, ai quali Danesio Visconti cedette gran parte delle proprietà.
Tra le nobili famiglie locali acquistò prestigio quella dei da Garbagnate alla quale appartennero illustri personaggi, come Francesco da Garbagnate, letterato, diplomatico, ambasciatore e uomo di guerra.
Si ricordano due visite importanti alle chiese di Garbagnate: una di san Carlo Borromeo nel 1573 e l'altra del cardinal arcivescovo Federico Borromeo nel 1603.
Garbagnate era infeudata alla pieve di Bollate. Nel 1580 era feudatario il Marchese Juan Manrique de Mendoza, venuto dalla Spagna con Carlo V.
I Manriquez nel 1675 vendettero il feudo ai "da Pado" o "da Po". Primo titolare fu Gaspero Prospero.
Le vessazioni dei proprietari feudali causarono miseria e malattie fra i contadini, mentre bande di briganti li saccheggiarono. Si ebbe drastico calo demografico tra il 1573 ed il 1615 (da 900 a 550 abitanti).
Nel XVIII secolo il governo austriaco di Maria Teresa d'Austria apportò migliorie al territorio e alla viabilità. Nel 1782 Giuseppe II d'Austria decise di abolire gli Ordini religiosi e di vendere all'asta i loro terreni.
Nel 1782 Garbagnate divenne proprietà del conte Khevenhüller. Nel 1786 vennero soppressi i feudi.
Nel periodo napoleonico i Comuni di Cesate, Arese e Castellazzo furono aggregati a Garbagnate, che faceva parte del Cantone di Rho e del Dipartimento d'Olona.
Caduto Napoleone, con il riassetto del Congresso di Vienna Garbagnate fu assegnata al III Distretto di Bollate e, nel 1817, vi fu aperta la prima scuola.
Dopo l'Unità d'Italia, il 18 febbraio del 1864 con decreto del re Vittorio Emanuele II Garbagnate assunse l'attuale denominazione di Garbagnate Milanese.
Nel 1879 avvenne il primo collegamento ferroviario, mentre nel 1888 il Canale Villoresi, costruito con lo scopo di collegare il Ticino all'Adda, raggiunse Garbagnate.
Lo stemma comunale è stato concesso con regio decreto del 6 maggio 1928.[5]
«Di verde, al fascio di spighe di grano, d'oro, legato di rosso, accostato da quattro stelle d'argento, poste in fascia, due per lato; capo cucito di rosso, caricato di una corona all'antica d'oro. Ornamenti esteriori da Città.» |
Le spighe di grano fanno riferimento al significato del nome Garbagnate formato dalla radice Garbagn (dal celtico Garben, "fascio di spighe") con la desinenza -ate ("luogo").[6]
Il gonfalone è un drappo troncato di verde e di rosso.
Con D.P.R. del 25 febbraio 1985 al Comune di Garbagnate Milanese è stato concesso il titolo di Città.[5]
Abitanti censiti[7]
La maggioranza della popolazione è di religione cristiano cattolica romana, e le parrocchie del comune fanno parte dell'arcidiocesi di Milano, zona pastorale IV, e seguono quindi il rito ambrosiano.
Il territorio comunale è strutturato nella seguente maniera:
Agli inizi del XX secolo Garbagnate Milanese era un paese prevalentemente vocato alla coltivazione del baco da seta e le piantagioni di gelso coprivano l'intero territorio oggi decuplicato in termini di densità di popolazione.
Negli anni cinquanta si svilupparono due fiorenti industrie, i calzifici, spesso a conduzione familiare, e le fornaci Hoffman per la cottura dei mattoni pieni in argilla prodotti con l'estrazione della materia prima sul posto.
In tempi più recenti nel territorio comunale si sono stabilite aziende di rilevanza nazionale quali l'Alfa Romeo[8] con portineria in Arese ma esteso sul territorio di Garbagnate, la Bayer (farmaceutica), la Bonetti (produzione di valvole) ora chiusa, la Ghezzi e l'Annoni (macchine per produzione di nastri adesivi), la Hoya Lens (multinazionale giapponese produttrice di lenti), La Sonora (sirene, dal 1911 utilizzate dalla Polizia di Stato italiana).
Garbagnate è interessata dalla strada provinciale ex strada statale 233 Varesina.
Sul territorio comunale sono ubicate due stazioni poste sulla ferrovia Milano-Saronno: Garbagnate-Parco Groane e Garbagnate Milanese, entrambe gestite da Ferrovienord e servite da treni suburbani.
I trasporti urbani e interurbani di Garbagnate Milanese vengono svolti con autoservizi di linea gestiti da AirPullman.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1861 | 1885 | Giuseppe Uboldi | Sindaco | ||
1885 | 1901 | Enrico Borlandelli | Sindaco | ||
1901 | 1903 | Giuseppe Dell’Oro | Sindaco | ||
1903 | 1908 | Alessandro Valli | Sindaco | ||
1908 | 1908 | Vittorio Bramati | Sindaco | ||
1908 | 1910 | Giuseppe Marietti | Sindaco | ||
1910 | 1910 | Giuseppe Ernesto Trigona | Commissario Prefettizio | ||
1910 | 1920 | Alessandro Galli | Sindaco | ||
1920 | 1923 | Mario Milani | Sindaco | ||
1923 | 1923 | Ettore Grasselli | Commissario Prefettizio | ||
1923 | 1933 | Mario Milani | PNF | Sindaco e Podestà | |
1933 | 1933 | Luigi Preatoni | Commissario Prefettizio | ||
1933 | 1933 | Mario Milani | PNF | Podestà | |
1933 | 1935 | Giovanni La Selva | Commissario Prefettizio | ||
1935 | 1942 | Ferruccio Stroppa | PNF | Podestà | |
1942 | 1942 | Nicola Abbrescia | Commissario Prefettizio | ||
1942 | 1944 | Vittorio Lamberti Bocconi | PNF | Podestà | |
1944 | 1945 | Luigi Gianotti | Commissario Prefettizio | ||
1945 | 1945 | Luigi Portalupi | Commissario Prefettizio | ||
1945 | 1945 | Vittorio Lambarti Bocconi | PNF | Sindaco | |
1945 | 1946 | Giuseppe Banfi | Sindaco | ||
1946 | 1951 | Serafino Milani | DC | Sindaco | |
1951 | 1965 | Rinaldo Cabella Lattuada | DC | Sindaco | |
1965 | 1970 | Dionigi Gianotti | DC | Sindaco | |
1970 | 1975 | Mario Colombo | PSI | Sindaco | |
1975 | 1980 | Umberto Allievi | PSI | Sindaco | |
1980 | 1985 | Leonardo Marone | PSI | Sindaco | |
1985 | 2002 | Pier Mauro Pioli | PCI
PDS DS |
Sindaco | |
2002 | 2007 | Erminia Zoppé | PD | Sindaco | |
2007 | 2011 | Leonardo Marone | PDL | Sindaco | |
2012 | 2017 | Pier Mauro Pioli | PD | Sindaco | |
2017 | in carica | Daniele Davide Barletta | Lega Nord | Sindaco | |
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