Faggiano è un comune italiano di 3 415 abitanti della provincia di Taranto in Puglia. Faggiano fa parte dell'Unione dei comuni di Montedoro, istituita nel settembre 2002. Dal 2017 Faggiano è gemellata con la città di Betlemme. Gli abitanti prendono il nome di Faggianotti o più raramente ed erroneamente Faggianesi.
Faggiano comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Antonio Cardea (Democratici di Centrosinistra) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019) |
Territorio | |
Coordinate | 40°24′58.18″N 17°23′19″E |
Altitudine | 36 m s.l.m. |
Superficie | 21,06 km² |
Abitanti | 3 415[1] (31-8-2022) |
Densità | 162,16 ab./km² |
Frazioni | San Crispieri |
Comuni confinanti | Pulsano, Roccaforzata, San Giorgio Ionico, Taranto, Lizzano |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 74020 |
Prefisso | 099 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 073005 |
Cod. catastale | D463 |
Targa | TA |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 137 GG[3] |
Nome abitanti | faggianesi o faggianotti |
Patrono | san Giuseppe |
Giorno festivo | 19 marzo |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Situato nel nord Salento, il territorio comunale è completamente in pianura, con altitudine compresa tra i 20 e i 147 metri sul livello del mare. Il borgo sorge sul versante meridionale del Monte Doro, una collina di altezza modesta facente parte delle Murge Tarantine, parzialmente coperta da una pineta.
La storia documentata di Faggiano parte nel Medioevo, dove nei pressi dell'attuale borgo abitarono alcuni monaci basiliani riparatesi in seguito a delle persecuzioni. Tracce si trovano in alcune cave di tufo, dove sono presenti alcune cripte. La zona fu poi occupata da gruppi di albanesi, dopo la morte dell'eroe nazionmale Giorgio Castriota Scanderbeg. Il gruppo occupò in particolare la località Serra dove attualmente sorge la frazione San Crispieri. Alla fine dell'anno Trecento l'allora Principato di Taranto riconobbe autonomia amministrativa al casale di Faggiano, e in particolare lo stato di Universitas, che garantiva l'esenzione dalle imposte fiscali. In epoca napoleonica, le leggi eversive della feudalità garantirono una qualche autonomia ai faggianesi. Durante il XIX continuò il disboscamento della foresta che circondava tutta l'area.
Il principale edificio religioso è la chiesa Madre di Santa Maria Assunta risalente forse al XIV secolo. Le prime notizie certe del luogo di culto risalgono alla relazione della visita effettuata dall'arcivescovo di Taranto Lelio Brancaccio il 4 maggio 1578. Nella chiesa, a navata unica e lastricata di lapidi sepolcrali, si celebrava la messa con il rito greco, che fu conservato fino a tutto il XVIII secolo, a testimoniare il forte attaccamento alle tradizioni greco-albanesi della comunità. Nel 1760 la chiesa fu restaurata e assunse l'aspetto odierno.
La piccola frazione di Faggiano, San Crispieri è un piccolo agglomerato di circa 50 abitazioni, che possiede un castello e una scuola elementare ormai abbandonata.
Abitanti censiti[4]
All'1-1-2022 risiedevano a Faggiano 52 cittadini stranieri.
Il comune è suddiviso in 5 rioni, detti Chiancara, Era Giudei, Lopa Calvario, Montedoro e Cornula, oltre alla frazione di San Crispieri. I nomi dei rioni derivano da caratteristiche dei luoghi: "Chiancara" dalle chianche (pietre) che ancora in qualche zona del paese si riescono a notare, "Era Giudei" dalle crociate che ci furono nel Medioevo, "Lopa Calvario" deriva, appunto, dal Calvario situato nella periferia del paese, "Montedoro" prende il nome dal monte che sovrasta il paese, "Cornula" dal nome di un albero che si trova nelle vicinanze del rione, e "San Crispieri" dalla medesima frazione.
Il settore trainante dell'economia faggianese è l'agricoltura, incentrata sull'olivicoltura e la viticoltura. Sono attive anche piccole industrie alimentari, specie per la lavorazione del caffè e della carne. La zona industriale di Faggiano, si estende a nord dell'abitato nei pressi dei confini col comune di San Giorgio Ionico.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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29 giugno 1985 | 26 maggio 1990 | Domenico Sgobba | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [5] |
26 maggio 1990 | 24 aprile 1995 | Domenico Sgobba | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [5] |
24 aprile 1995 | 14 giugno 1999 | Cosimo Santese | lista civica di centro | Sindaco | [5] |
14 giugno 1999 | 14 giugno 2004 | Cosimo Santese | lista civica di centro | Sindaco | [5] |
15 giugno 2004 | 8 giugno 2009 | Domenico Sgobba | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | [5] |
8 giugno 2009 | 26 maggio 2014 | Domenico Sgobba | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | [5] |
26 maggio 2014 | in carica | Antonio Cardea | lista civica di centro-sinistra | Sindaco | [5] |
Il comune possiede un campo sportivo con pista di atletica leggera data in concessione alla società sportiva "Hellas Taranto". Sono presenti anche campi di bocce, calcetto e pallavolo, anch'essi comunali e dati in concessione a privati.
Altri progetti
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