Don è un ex comune italiano, dal 1º gennaio 2016 frazione del comune di Amblar-Don, in provincia autonoma di Trento.
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Don frazione | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Provincia | ![]() | |
Comune | Amblar-Don | |
Territorio | ||
Coordinate | 46°23′N 11°08′E | |
Altitudine | 971 m s.l.m. | |
Superficie | 5,11 km² | |
Abitanti | 274[1] (31-12-2015) | |
Densità | 53,62 ab./km² | |
Frazioni confinanti | Amblar | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 38011 | |
Prefisso | 0463 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Codice ISTAT | 022076 | |
Cod. catastale | D336 | |
Targa | TN | |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] | |
Nome abitanti | donesi | |
Patrono | santa Brigida | |
Giorno festivo | 1º febbraio | |
Cartografia | ||
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È situato in val di Non, adagiato su di un altopiano morenico, sulle ultime pendici del monte Roen lungo la Costiera della Mendola, in una posizione isolata rispetto alle grandi vie di comunicazione.
Il suo catasto è quel triangolo di terra che va da Valle Avena alla cima Roen, scendendo poi obliquamente al Bus dal Zot, e al Pra dal Ors per risalire quindi lungo il Rio San Romedio, Moscabio fino alla località Nuzari.
Per giungere al paese le uniche "strade" percorribili erano delle mulattiere da percorrere coi carri che risalivano delle vallete, come la strada dei mulini che congiungeva Don e Cavareno, la "Stradazza" che congiungeva Don e Amblar.
Nel 1928 per interessamento dell'arcivescovo Endrici ci fu la costruzione di una nuova strada che ricalcava in parte il percorso della vecchia strada dei mulini. La strada fu progettata da Vittorio Franch e Domenico Stanchina, con il finanziamento del 20% della provincia e il 40% dello stato.
Nel 1967 ci fu la costruzione di 2 arditissimi ponti che diedero sviluppo economico al paese. Nonostante i tempi siano cambiati, questo paese mantiene uno stile di vita tutt'altro che sfrenato. Don trova le sue attività economiche nella lavorazione del legno e nelle piccole e medie imprese; la lavorazione del legno è favorita dalla presenza in zona di abbondante legname tipicamente alpino come larice, faggio, abete bianco e rosso, pini.
Da un punto di visita demografico si assiste ad un notevole aumento di nascite.
Abitanti censiti[3]
Nel censimento del 2001, 30 abitanti del comune si sono dichiarati "ladini".[4]
Nel 2016 è aggregato al comune di Amblar, dando vita al nuovo comune di Amblar-Don.
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