Corte Franca (Córte Frànca in dialetto bresciano) è un comune italiano sparso di 7141 abitanti[1] della provincia di Brescia nella Franciacorta poco lontano dalla sponda meridionale del lago d'Iseo, in Lombardia. È nato nel 1928 dalla fusione delle frazioni di Borgonato, Colombaro, Nigoline e Timoline. La sede comunale è stata a Nigoline dal 1928 agli anni novanta, quando è stata trasferita a Timoline.
Il 30 settembre 2003 il consiglio comunale di Corte Franca ha deliberato il gemellaggio con Aberdour (Scozia)[4].
Geografia fisica
Territorio
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Origini del nome
Il toponimo Corte Franca indica corti monastiche affrancate da imposizioni tributarie: << Cortifranche>>. Tale significato trova maggior riscontro nelle frazioni di Borgonato e Timoline esplicitamente nominate in documenti antichissimi come corti monastiche.[5]
L'area del comune di Corte Franca, è stata abitata da tempi molto antichi e via nelle fasi successive dello sviluppo della civiltà.
Grazie agli scavi per l'estrazione della Torba nella zona dell'attuale Riserva naturale Torbiere, sono state trovate punte di freccia mesolitiche e neolitiche, pugnali dell'età del Rame e armi (tra cui un elmo) dell'età del Ferro.
A Timoline è stata trovata una necropoli risalente al periodo Gallo-Romano.
All'epoca romana risalgono anche una fornace e una villa trovate in località Fornaci Quattrovie (comune di Adro, ma a pochi metri dal confine con Borgonato). Inoltre nel castello di Borgonato è stata trovata una moneta del III secolo d.C.
Dall'alto medioevo inizia la storia dei primi nuclei che poi si sono evoluti nelle attuali quattro frazioni: Borgonato, Nigoline e Timoline sono citate per la prima volta nel periodo longobardo-carolingio (VIII-IX secolo) in documenti del monastero di San Salvatore di Brescia. Numerose tracce architettoniche sono state lasciate nel corso dei secoli successivi nelle quattro frazioni, anche se un occhio inesperto oggi fatica a riconoscerle. Per maggiori dettagli rimando alle pagine specifiche di ogni paese.
Dal XV secolo ad oggi i quattro comuni costituenti Corte Franca hanno seguito la storia amministrativa di Brescia:
Fino al 1797 facevano parte della Repubblica di Venezia
In seguito all'occupazione Napoleonica, nel 1797 sono entrati a far parte della Repubblica Bresciana
Il 21 novembre 1797 la Repubblica Bresciana è confluita nella Repubblica Cisalpina e i quattro comuni sono entrati a far parte del Dipartimento del Mella
Il 26 gennaio 1802 la Repubblica Cisalpina è stata trasformata in Repubblica Italiana, che a sua volta il 17 marzo 1805 è stata trasformata in Regno l'Italia. I quattro comuni sono comunque sempre rimasti nel Dipartimento del Mella.
Il 25 maggio 1814, con la fine dell'epoca Napoleonica, i territori del Regno d'Italia sono confluiti nel neo costituito Regno Lombardo-Veneto e i quattro comuni sono entrati a far parte della Provincia di Brescia
Nel 1859 dopo la Seconda guerra di indipendenza la Lombardia è stata annessa quasi interamente dal Regno di Sardegna. Il Decreto Rattazzi del 23 ottobre 1859 ridisegnava la geografia amministrativa dell'intero stato sabaudo e in particolare assegnava i quattro paesi alla provincia di Brescia, al circondario di Chiari e al mandamento I di Adro.
Nel 1923 sono stati aboliti tutti i mandamenti
Con un Regio Decreto, il 21 ottobre 1926 il circondario di Chiari è stato abolito e tutti i relativi paesi sono stati assegnati al Circondario di Brescia[6].
Il Regio Decreto n. 1 del 2 gennaio 1927 ha abolito tutti i circondari.
Attraverso il decreto del 14 luglio 1928 (n.1837) vennero soppressi i singoli comuni di Borgonato, Colombaro, Nigoline e Timoline unificandoli nel comune di Corte Franca.[7] Sotto l'aspetto amministrativo la nascita del comune si attribuisce al 1º settembre 1928.
Simboli
Lo stemma del Comune di Corte Franca è stato ufficialmente concesso con decreto del presidente della Repubblica del 9 aprile 2008.[8] Sin dalla fine degli anni settanta il comune utilizza uno stemma ed un gonfalone che esplicitamente esaltano e sintetizzano l'unione dei vecchi comuni con simboli riferiti alle singole realtà.[9]
«Inquartato: il primo d'azzurro, alla banda ondata d'argento; il secondo e il terzo di rosso, al castello torricellato di un pezzo, di argento, murato di nero, merlato alla guelfa, la torre di tre, il fastigio di cinque, esso castello chiuso di nero, finestrato nella torre dello stesso, fondato in punta; il quarto d'azzurro, alla ruota da molino di sedici pale d'argento. Ornamenti esteriori da Comune.»
La banda ondata rappresenta il torrente Longherone che scorre nella frazione di Nigoline mentre la ruota idraulica è quella dell'antico mulino di Colombaro. I castelli sono un richiamo alle fortificazioni medioevali che caratterizzano il territorio. Nel secondo e nel terzo inquartato dello stemma i castelli si riferiscono rispettivamente alle frazioni di Borgonato e Timoline.
Chiesa di Sant'Eufemia (frazione di Nigoline Bonomelli). È l'attuale chiesa del cimitero di Nigoline. Sorta tra l'VIII e il X secolo.
Chiesa di Santa Giulia (frazione di Timoline). Chiesa privata in stile romanico risalente al XII secolo. È annessa a Palazzo Pizzini.
Complesso di San Vitale (frazione di Borgonato). Complesso composto da quattro chiese costruite dal XVI all'XIII secolo.
Chiesa di Santa Maria in Zenighe (frazione di Colombaro). Chiesa in stile romanico costruita nel XI-XII secolo.
Chiesa di Sant'Afra (frazione di Colombaro).
Palazzi storici
Palazzo Monti della Corte (frazione di Nigoline Bonomelli). Il palazzo nella sua forma attuale risale al 1600. Durante l'Ottocento fu sede di cenacoli di intellettuali e politici italiani. Tra le figure più influenti Cesare Arici e Ugo Foscolo[10]. Oggi ospita eventi esclusivi come matrimoni, cene di gala e concerti.
Palazzo Torri (frazione di Nigoline Bonomelli). Villa nobiliare fortificata del Seicento dove ebbero luogo cenacoli culturali che videro la partecipazione di figure illustri come Giosuè Carducci e Giovanni Pascoli[11]. Oggi sede di eventi e manifestazioni culturali.
Palazzo Pizzini (frazione di Timoline). Il palazzo risale al Seicento. Il corpo più recente caratterizzato da ambienti rustici fu aggiunto nell'Ottocento.
Palazzo Lana - Ragnoli (frazione di Colombaro). Il palazzo Ragnoli nacque per volontà dei Conti Lana. Nell'angolo nord-ovest si conserva la cappella gentilizia eretta nel 1683 dedicata alla madonna di Tirano.[12]
Palazzo Lana (frazione di Borgonato). L'aspetto attuale risale al 1500. Al primo piano si trovano affreschi settecenteschi.
Aree naturali
Riserva delle Torbiere del Sebino. Situata sulla sponda meridionale del lago di Iseo. È la zona più significativa per estensione ed importanza ecologica della provincia di Brescia[13].
Le due stazioni di Borgonato-Adro e Provaglio-Timoline, poste lungo la ferrovia Brescia-Iseo-Edolo, sono servite da treni regionali svolti da Trenord nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Lombardia. Fino al 1992 la linea era operata dalla SNFT (Società Nazionale Ferrovie e Tramvie).
Fra il 1897 e il 1915 Timoline, Nigoline e Borgonato ospitarono ognuna una propria fermata della tranvia Iseo-Rovato-Chiari[15].
Claudio Mafrici, I binari promiscui - Nascita e sviluppo del sistema tramviario extraurbano in provincia di Brescia (1875-1930), in Quaderni di sintesi, vol.51, novembre 1997.
Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e territoriali, Anagrafe degli amministratori locali e regionali, su amministratori.interno.it. URL consultato il 24 febbraio 2017.
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