Cornello dei Tasso [korˈnɛlːo deiˈtasːo] (Cornèl [koɾˈnɛl] in dialetto bergamasco) è una frazione del comune di Camerata Cornello (valle Brembana), in provincia di Bergamo.
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Cornello dei Tasso frazione | |
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Localizzazione | |
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Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 45°53′34″N 9°39′15″E |
Altitudine | 800 m s.l.m. |
Abitanti | 20 |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 24010 |
Prefisso | 0345 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cod. catastale | B471 |
Patrono | Ss.Cornelio e Cipriano e S.Antonio da Padova |
Cartografia | |
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Cornello dei Tasso è un borgo di origine medievale tra i borghi più caratteristici e meglio conservati della Lombardia. È raggiungibile solo a piedi da due sentieri situati nel comune di Camerata Cornello[1] o percorrendo l'antica via Mercatorum che dal piccolo nucleo di Oneta, situato nel comune di San Giovanni Bianco, raggiunge il borgo. Inoltre, Cornello fa parte dei borghi più belli d'Italia.[2]
Nel borgo è presente il Museo dei Tasso e della storia postale[3] che conserva e divulga la storia della trasmissione delle informazioni a partire dell'attività della famiglia Tasso.
Da gennaio 2015 il borgo fa parte del Polo Culturale "Mercatorum e Priula / vie di migranti, artisti, dei Tasso e di Arlecchino",[4] nato da una convenzione firmata dai comuni di Camerata Cornello, Dossena e San Giovanni Bianco per valorizzare i beni artistici, architettonici, storici e ambientali del territorio e di promuoverne gli eventi culturali.
Cornello ha legato il suo nome all'antica famiglia Tasso, nota in tutto il mondo per le doti poetiche di Torquato Tasso e per l'abilità imprenditoriale di alcuni suoi esponenti che, a partire dal Cinquecento, gestirono le poste imperiali degli Asburgo e dello Stato Pontificio.
Il borgo di Cornello in epoca medievale fu un importante centro di scambi commerciali e di passaggio di persone e merci grazie alla presenza della via Mercatorum, la via dei mercanti, che collegava Bergamo alla Valtellina e univa alcuni tra i centri più importanti della valle Brembana.
Il nome Cornello probabilmente deriva da corna, che nel dialetto bergamasco significa “roccia, pietra”, essendo il borgo collocato su uno sperone roccioso a ridosso del fiume Brembo.
Il borgo risale al periodo medievale, con la sua strada porticata, parte della via Mercatorum, dove si svolgeva l'unico mercato della valle Brembana.
A partire dal 1592 il borgo di Cornello si trovò isolato. Questo fu dovuto alla costruzione di una nuova strada, la Strada Priula, voluta dal governo veneziano per collegare in modo diretto Bergamo alla Valtellina senza passare per i territori spagnoli. La nuova strada, infatti, passava lungo il fondovalle separando il borgo dalla nuova viabilità. Fu l'inizio di un lungo periodo di decadenza per Cornello.
L'isolamento del borgo però favorì la conservazione della sua struttura urbanistica originaria che, salvo alcuni rimaneggiamenti della seconda metà del Novecento, appare ancora oggi nella sua fisionomia medievale.
Il borgo si struttura concentricamente, dal basso verso l'altro, su tre livelli distinti, fino alla chiesa, posta sul piano culminante.
Il primo livello è caratterizzato dalla strada porticata, che costituisce, con la chiesa, l'elemento più caratteristico del nucleo storico, su questo livello si trovano le aperture delle antiche botteghe, e ai margini i due archi di accesso al borgo; il secondo livello corre parallelo al primo e dava accesso alle abitazioni degli abitanti. Le strade del primo e del secondo livello si collegavano con il mulino e il torchio posti nella valletta finale dove oggi rimangono pochi ruderi. Infine, il terzo livello è caratterizzato dalla presenza della chiesa dei Santi Cornelio e Cipriano e dalla piazza a essa antistante. Questa divisione a livelli permise anche la caratterizzazione dei tre aspetti principali della vita sociale di Cornello: quello commerciale, quello civile e quello religioso.
Nella parte meridionale dell'abitato si trovano le rovine della più antica dimora della Famiglia Tasso, anche se il gruppo famigliare aveva altre residenze sia a Cornello sia a Bretto, una contrada poco distante dal borgo. Tra il 1986 e il 1989 la Provincia di Bergamo attuò un'opera di recupero del sito e, durante i lavori, emerse un'abbondante quantità di frammenti ceramici del Quattrocento e secoli successivi.
Per la salvaguardia del borgo fu deciso di non creare una strada carrozzabile fino al nucleo abitato, ma si preferì la realizzazione di un parcheggio collegato attraverso una comoda mulattiera, in questo modo Cornello è raggiungibile solo a piedi.
Grazie a un importante lavoro di restauro dell'arredo urbano e delle strutture pubbliche e private il borgo ha recuperato appieno il suo aspetto medievale, requisito che ha permesso a Cornello di essere inserito tra "I borghi più belli d'Italia".[5][6]
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