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Corleto Perticara(Curlètə in dialetto locale) è un comune italiano di 2 319 abitanti[1] della provincia di Potenza in Basilicata.

Corleto Perticara
comune
Corleto Perticara – Veduta
Corleto Perticara – Veduta
Panorama
Localizzazione
Stato Italia
Regione Basilicata
Provincia Potenza
Amministrazione
SindacoMario Montano (lista civica Corleto nel cuore) dal 22-9-2020
Territorio
Coordinate40°23′N 16°03′E
Altitudine757 m s.l.m.
Superficie89,34 km²
Abitanti2 319[1] (31-12-2021)
Densità25,96 ab./km²
Comuni confinantiArmento, Gorgoglione (MT), Guardia Perticara, Laurenzana, Montemurro, Pietrapertosa, Viggiano
Altre informazioni
Cod. postale85012
Prefisso0971
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT076029
Cod. catastaleD010
TargaPZ
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[2]
Cl. climaticazona E, 2 242 GG[3]
Nome abitanticorletani
Patronosan Potito
Giorno festivo14 gennaio
Cartografia
Corleto Perticara
Corleto Perticara – Mappa
Corleto Perticara – Mappa
Posizione del comune di Corleto Perticara all'interno della provincia di Potenza
Sito istituzionale

Geografia fisica



Territorio


Sorge a 757 m s.l.m. in Val d'Agri, nella parte centro-orientale della provincia al confine con la parte centro-occidentale della provincia di Matera, adagiato sulla dorsale interna dell'Appennino Lucano. Lambito dai torrenti Fiumarella, Cerreto, Favaleto e dal fiume Sauro a carattere torrentizio, rientra nella categoria altimetrica della montagna interna.

Innumerevoli sono le sorgenti d'acqua, come ricco e vario appare il patrimonio boschivo, con la presenza di rigogliose foreste di cerri, faggi e abeti bianchi, fustaie di latifoglie con specie quercine, castagneti, noccioleti, fustaie di conifere e cedri. Di opposta bellezza sono gli aspri calanchi che si fanno largo verso sud-est, lì dove l'alternanza di formazioni calcareo-marnose e arenaceo-marnose cede decisamente il passo a formazioni mioceniche di argilloscisti grigi e rocce pelitiche.

Confina con i comuni di Guardia Perticara (11 km), Armento (15 km), Gorgoglione (MT) (17 km), Laurenzana e Montemurro (18 km), Pietrapertosa (23 km) e Viggiano (30 km).


Clima


L'aria risulta secca e salubre, con una frequenza media annua delle precipitazioni compresa tra i 70 e gli 80 giorni.


Origini del nome


Secondo lo storico Giacomo Racioppi il toponimo deriva dal latino cŏry̆lētum (bosco di nocciuoli); quanto a Perticara, si tratta di una specificazione ufficialmente assunta con il Regio Decreto 1196 del 4 gennaio 1863, che riprende il nome del Castrum dictum Perticarii, che gli eruditi facevano corrispondere a un'antica colonia romana chiamata Perticaria, il cui sito viene individuato nelle rovine sull'apice del rilievo tutto scosceso di Serra Perticara, prospiciente l'attuale centro abitato.


Storia



Sulle origini



Della Terra di Corneto detto Perticara e della Guardia

«Viene in competenza con altri celebri luoghi di questa Provincia di Lucania Corneto picciol Castello, non per altro che per alcuni notabili avvenimenti quivi accaduti. È questa Terra logata su di uno Colle, e ne' passati Secoli era Ella alquanto munita di Mura e Torri fabbricate all'antica: e giace fra le Terre della Guardia, e di Laurenzana.
Il primo avvenimento che quivi accadde fu circa l'anno 1194, in cui l'Imperador Errigo, detto l'Aspro, figlio dell'Imperador Federigo Barbarossa, perseguitando in questo Regno il Regal Sangue de' Normanni, e i di loro amici e fautori, supponendo tutto il Regno a se doversi, come Marito di Costanza Cugina di Guglielmo Re di Cicilia, e unica erede di quel Regno, inviò Rugiero Conte di Andria, ed Errigo Testa suoi Capitani nella Puglia e Basilicata, e quivi spopolarono molti luoghi; ma il furore delle di loro armi, non altrove che in questa Terra di Corneto fece la maggior stragge, imperocché restò affatto desolata, obbligati i Paesani a sloggiare dalla di loro Patria. [...]»

(Costantino Gatta, 1732.[4])
Mappa della Basilicata nel Regno di Napoli. XVII secolo.[5]
Mappa della Basilicata nel Regno di Napoli. XVII secolo.[5]

In assenza di una ricerca storica e archeologica metodica ed articolata sul territorio e date anche le scarse testimonianze documentarie quantomai rare, frammentarie e occasionali, non abbiamo notizie certe sulla storia antica di Corleto Perticara, le cui origini vengono fatte risalire al XII secolo.

Il primo nucleo abitativo sorse attorno a un massiccio fortino posto in posizione strategica, la cui edificazione è ascritta ai Normanni, all'epoca della loro espansione nell'Italia meridionale. Di quella roccaforte, andata pressoché distrutta con i bombardamenti statunitensi durante la ritirata tedesca del 1943 e in seguito pesantemente rimaneggiata, perdurano soltanto tre arcate, qualche porzione di muro perimetrale e una profonda cisterna sotterranea interna. Sui suoi ruderi intorno al 1990 è stato edificato il Palazzo degli Uffici ove ha sede il nuovo Municipio che campeggia, come un tempo, sul paesaggio circostante. Dietro al castello feudale rimane un irto pendio, mentre tutto davanti ad esso era un profondo fossato con funzione difensiva contro le incursioni esterne: ancora oggi i corletani usano indicare la grande Piazza del Plebiscito, antistante il vecchio castello, come la Piazza del Fosso.

Via degli Insorti
Via degli Insorti

La storia di Corleto Perticara, similmente a quella delle comunità intorno, è caratterizzata da un incessante processo di conquiste e colonizzazioni. Assoggettati nel corso dei secoli a più dominazioni, i corletani sono passati da un feudatario all'altro, senza mai consolidarsi in stabili strutture economiche, sociali e politiche: ai Normanni succedettero i Suebi, poi gli Angioini e gli Aragonesi; nel Cinquecento, sotto l'imperatore Carlo V, il feudo passò ai De Castella per diventare, a cavallo del Seicento, marchesato di Casa Costanzo. Nel 1659 passò quindi ai Riario, i quali conservarono il potere fino alla fine del sistema feudale.

Largo (Carmine e Tommaso) Senise
Largo (Carmine e Tommaso) Senise

Negli anni successivi, del dominio borbonico, Corleto Perticara fu un attivo centro liberale e assunse una posizione di primo piano nell'insurrezione lucana contro quella dinastia, che dopo una lunga cospirazione fu dichiarata decaduta il 16 agosto 1860, in una gremita Piazza del Fosso rinominata quel giorno in Piazza del Plebiscito. La toponomastica del paese ci rammenta bene i giorni del Risorgimento: Via del Comitato (dalla sede degli insorti contro la dinastia borbonica), Via 16 agosto, Via Camillo Boldoni (colonnello cavouriano), Sopportico della Bandiera; e poi Via Giacinto Albini, Largo Senise, Corso Pietro Lacava, in riferimento ai patrioti protagonisti dell'insurrezione lucana antiborbonica.

Dopo il 1860, il fenomeno del brigantaggio postunitario attraversò anche Corleto Perticara; gli oppositori del processo di unificazione dell'Italia arruolarono tra le proprie truppe i corletani Leonardo Brigo, Maria Gallicchio, Pasquale Cavalcante, Vito Francolino.

Durante il secondo conflitto mondiale il paese venne gravemente danneggiato dai violenti bombardamenti aerei degli Statunitensi sui Tedeschi in fuga: il 60% delle abitazioni fu abbattuto, interrotti per lungo tempo i servizi elettrici ed idrici. Enorme fu lo sforzo umano ed economico per la ricostruzione del paese, ufficialmente terminata nel 1978.


Monumenti e luoghi d'interesse



Luoghi di culto


Chiesa Madre di Santa Maria Assunta
Chiesa Madre di Santa Maria Assunta
Cappella di Santa Domenica nel Rione Costa
Cappella di Santa Domenica nel Rione Costa

Monumenti



Luoghi naturali



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[6]


Cultura



Istruzione



Biblioteche

La biblioteca comunale "Michele e Pietro Lacava" è sita in Via Zanardelli, nel centro del paese.

La "biblioteca del libro lucano" ha la sede in Via Nazionale, 159


Scuole

Il comune è dotato di una scuola materna pubblica, una scuola primaria (mentre erano due fino all'anno scolastico 2007/2008), una scuola secondaria di primo e una di secondo grado, l'istituto tecnico industriale statale A. Einstein, con sede centrale in Potenza.


Cultura



Musei


Nel 2004 è stato istituito il museo comunale "Michele Lacava" sito nella "Piazzetta del Risorgimento Lucano" presso lo storico ed ormai ex Castello Ducale, oggi Palazzo degli uffici già sede del municipio. Nel museo si può ammiraro stemma di Corleto Perticara, fu protagonista dell'insurrezione lucana del 16 agosto 1860 e lo è stata anche nelle recenti rievocazioni storiche in occasione del 150° dell'unità d'Italia. Nel museo è inoltre conservato il "Fondo Lacava" composto dai libri dei fratelli Lacava in particolare di Pietro e della sua operato politico essendo stato più volte Ministro e e lo storico tricolore dei patrioti lucani, ovvero la prima bandiera d'Italia in terra lucana, come ricorda la lapide sita in Sottoportico della bandiera. La medesima bandiera, con sopra lParlamentare. Vi sono anche importanti testimonianze della storia post-unitaria della regione, testimoniate dalle copie autentiche ed anastatiche dei principali giornali dell'epoca, uno su tutti "Il Lucano" del 1860. Il museo ospita fra l'altro la mostra "Quadri di civiltà" pannelli e fotografie sulla storia della regione, miniature di alcune importanti scoperte archeologiche in Lucania e varie mostre fotografiche.


Economia


L'economia locale si basa principalmente su agricoltura e allevamento, mentre è molto basso il tasso di industrializzazione, con attività concentrate prevalentemente nel campo dell'edilizia, con la carpenteria metallica e in legno e con la produzione di calce e calcestruzzo, e nel campo dell'artigianato tradizionale, con la lavorazione della pietra, del legno e del ferro.[7]

La Statistica Murattiana (1811) del Regno di Napoli segnala che all'inizio del secolo romantico a Corleto Perticara si producevano vini, latticini, tele in lino per uso di camicie e lenzuola e legname da costruzione.

Nel 1989 si verificò la scoperta di un giacimento petrolifero che si estende in superficie per circa 30.000 ettari di terreno boschivo a nord-est dell'abitato, ampiamente sfruttato già dal 2001 nella produzione di energia eolica.

Il 28 gennaio 2008 il comune e l'azienda Total Italia S.p.A. hanno siglato un accordo per la concessione dei diritti di superficie necessari alla realizzazione di un centro olio in località Tempa Rossa per 99 anni.[8]


L'oro nero in cifre



Infrastrutture e trasporti


Lo stesso argomento in dettaglio: Strade provinciali della provincia di Potenza.

Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
2005 2010 Pietro Paolo Montano Lista civica Sindaco
2010 2015 Rosaria Vicino Sindaco
2015 2020 Antonio Massari Lista civica Sindaco
2020 in carica Mario Montano Lista civica Sindaco

Gemellaggi



Galleria d'immagini



Note


  1. Bilancio demografico anno 2021 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Costantino Gatta, Della Terra di Corneto detto Perticara e della Guardia, in Memorie topografico-storiche della provincia di Lucania, Napoli, Gennaro Muzio, 1732, pp. 347-351. Ristampa anastatica, Bologna, Forni, 1966, ISBN 978-88-271-0101-8.
  5. Manoscritto cartaceo ad acquerello e tempera, conservato a Matera presso il Museo di Arte Medievale e Moderna della Basilicata Archiviato il 30 agosto 2007 in Internet Archive.; si tratta di un'elaborazione del rilevamento del Regno di Napoli di Nicola Antonio Stigliola (1546-1623) e Mario Cartaro (1540-1620) iniziato nel 1589 e terminato nel 1595. Corleto Perticara qui appare col nome di Cornito.
  6. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. Atlante cartografico dell'artigianato, vol. 3, Roma, A.C.I., 1985, p. 8.
  8. Petrolio, si allarga lo scandalo: indagato anche il capo della Marina, su Repubblica.it. URL consultato il 2 aprile 2016.

Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Corleto Perticara

Corleto Perticara (im lokalen Dialekt: Curlét oder Curletero) ist eine süditalienische Gemeinde (comune) mit 2461 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Potenza in der Basilikata. Die Gemeinde liegt etwa 34,5 Kilometer südöstlich von Potenza. Die Gemeinde grenzt unmittelbar an die Provinz Matera.

[en] Corleto Perticara

Corleto Perticara (Corletano: Curléte) is a town and comune in the province of Potenza, in the Southern Italian region of Basilicata. It is bounded by the comuni of Armento, Gorgoglione, Guardia Perticara, Laurenzana, Montemurro, Pietrapertosa, Viggiano.

[es] Corleto Perticara

Corleto Perticara es un municipio situado en el territorio de la provincia de Potenza, en Basilicata, (Italia).

[fr] Corleto Perticara

Corleto Perticara est une commune italienne d'environ 2 500 habitants, située dans la province de Potenza, dans la région Basilicate, en Italie méridionale.
- [it] Corleto Perticara

[ru] Корлето-Пертикара

Корлето-Пертикара (итал. Corleto Perticara) — коммуна в Италии, расположена в регионе Базиликата, подчиняется административному центру Потенца.



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