Coriano (Curién in romagnolo) è un comune italiano di 10 434 abitanti[1] della provincia di Rimini in Emilia-Romagna, a sud del capoluogo.
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Coriano comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | Italia | ||
Regione | Emilia-Romagna | ||
Provincia | Rimini | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Gianluca Ugolini (lista civica Progetto comune) dal 13-6-2022 | ||
Territorio | |||
Coordinate | 43°58′08.62″N 12°36′01.98″E | ||
Altitudine | 102 m s.l.m. | ||
Superficie | 46,77 km² | ||
Abitanti | 10 434[1] (30-6-2022) | ||
Densità | 223,09 ab./km² | ||
Frazioni | Cerasolo, Ospedaletto, Passano, Mulazzano, Sant'Andrea in Besanigo, Cavallino, MonteTauro[2] | ||
Comuni confinanti | Domagnano (RSM), Faetano (RSM), Misano Adriatico, Montescudo-Monte Colombo, Riccione, Rimini, San Clemente, Serravalle (RSM) | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 47853 | ||
Prefisso | 0541 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 099003 | ||
Cod. catastale | D004 | ||
Targa | RN | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] | ||
Cl. climatica | zona E, 2 282 GG[4] | ||
Nome abitanti | corianesi | ||
Patrono | san Sebastiano | ||
Giorno festivo | 20 gennaio | ||
Cartografia | |||
Posizione del comune di Coriano all'interno della provincia di Rimini | |||
Sito istituzionale | |||
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L'origine del nome pare risalire al latino Fondus Cornelianum. Coriano si sviluppò con i Malatesta, che edificarono un possente castello, intorno al 1440, di cui sono ancora ben visibili l'arco esterno (del XVI secolo) e interno, con torre merlata, possenti mura e grotte sotterranee, quasi tutte inesplorate. Nei pressi, l'Antiquarium Comunale, contiene reperti rinvenuti nei diversi scavi. Per un breve periodo il castello passò in mano ai Borgia e alla Repubblica di Venezia. La scarsa fortuna economica dei Malatesta e la loro rivalità verso lo Stato Pontificio portarono il castello nelle mani dei Sassatelli di Imola dal 1528 al 1605, donato da Papa Clemente VII, come ringraziamento della bellicosa collaborazione ricevuta nel liquidare i fastidiosi Malatesta.
La famiglia Sassatelli riedificò il castello, in gran parte distrutto, inserendo lo stemma del casato nel primo arco d'accesso. È ancora visibile e raffigura tre monti d'argento accostati in campo azzurro: quel di mezzo più alto cimato di cuore d'argento; due laterali sormontati da giglio d'oro; il tutto entro una corona a tre fioroni e due punte, come risulta attualmente nel gonfalone comunale. Il castello, dal 1800 ai bombardamenti della seconda guerra mondiale, venne utilizzato per usi diversi: abitazioni del postiglione e del medico condotto, carceri mandamentali, ecc.
Il comune entrò quindi nel Regno Sabaudo e diviene sede di mandamento e di tribunale, con competenza su ben 7 comuni: Villa Fiorita ora Misano Adriatico, Monte Colombo, Montescudo, Morciano di Romagna, Gemmano e San Clemente, oltre a Coriano. La sede mandamentale era presso il palazzo colonnato, ora sede del Teatro Comunale.
Nel corso della seconda guerra mondiale, il 14 settembre 1944 si combatté la più aspra battaglia di sfondamento della Linea Gotica, da parte dell'Ottava Armata Alleata Inglese, mirante alla liberazione di Rimini e della Romagna. L'intero paese fu più volte bombardato e distrutto. [5]
Titolo di Città | |
«Decreto del Presidente della Repubblica» — 17 maggio 2022 |
Coriano si trova al centro del triangolo formato delle spiagge di Rimini e Riccione e dalla Repubblica di San Marino. La campagna è caratterizzata dalla coltivazione di ulivi, grano e numerose vigne.
Il più importante fra quelli del territorio corianese, negli ultimi anni è stato ampiamente restaurato. All'interno delle sue mura, custodisce un piccolo antiquarium.
Fu qui, nel 1839, che la Beata Elisabetta Renzi diede vita al nuovo ordine religioso incentrato sull'educazione femminile giovanile: presso la chiesetta riposano i suoi resti. Sono anche esposti lavori di tessitura e di ricamo, eseguiti nei decenni dalle ragazze che frequentarono l'istituto.
È presente sul territorio anche il cimitero di guerra inglese dove riposano i resti di 1.496 militari alleati, di tutte le nazionalità, caduti nel corso della seconda guerra mondiale.
Nella zona di Pedrolara si trova la casa dell'abate Giovanni Antonio Battarra (1714-1789), studioso di agronomia ed etnografo.
L'area naturale si estende da Ospedaletto fino al confine con la Repubblica di San Marino: è utilizzata per diverse attività.
Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Maria Assunta (Coriano). |
Al centro del paese di Coriano, sulla cima del colle, si trova la chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta, imponente costruzione eretta dopo il disastroso bombardamento di Coriano nella Seconda Guerra Mondiale e inaugurata nel 1956. L'interno, spazioso e luminoso, contiene un affusolato crocifisso ligneo del XIII secolo e diverse statue mariane e di altri santi. Grazie a una bolla diocesana, la chiesa è dichiarata Santuario del Santissimo Crocifisso con festa triennale la terza domenica di settembre. Fra il 2006 e il 2007, a causa di un cedimento della struttura dovuto al terreno su cui sorge, la chiesa fu sottoposta ad un radicale restauro.
Nel settembre 1919 don Guglielmo Mondaini e un gruppo di maggiorenti del paese promossero la nascita di un orfanotrofio per ospitare i figli maschi dei caduti per eventi bellici. Dopo pochi anni l'orfanotrofio si trasferì nella grande casa in Corso Umberto I, ora in Via Garibaldi, che era stata della famiglia Savini, acquistata insieme al podere che si estendeva nella retrostante vallata. Nel 1923 l'istituzione venne eretta Ente morale denominato Istituto Agricolo “Orfani di Guerra”. La popolazione contribuì alla sussistenza degli orfanelli con offerte e aiuti di ogni tipo, e contribuirono alla costruzione della chiesetta, inaugurata nel 1933, per la quale vennero utilizzati in parte materiali di recupero, compresi quelli della demolita “Cella Tonda” del Foro boario.
Al confine con San Marino si trova dal 1993 il Ponte di Confine progettato dall'architetto Giancarlo De Carlo.
Abitanti censiti[6]
Mostra mercato dei prodotti agro-silvo-pastorali e dell'artigianato tipico. L'evento si svolge nella terza e quarta domenica di novembre nel centro storico.
Si svolge l'ultima domenica di agosto. Presenta un mercato dei prodotti artigianali di tutti i generi, mostre agricole, stand gastronomici e degustazione dei vini romagnoli.
Cerimonia che partiva dal castello malatestiano e arrivava alle piazze del Centro Storico, con gare e spettacoli: sbandieratori, fanfare, bombarde, armigeri, corteo storico, e rappresentazioni sceniche con gruppi in costume. Si svolgevano il terzo sabato di luglio.
Era famoso a livello locale lo "scontro" tra le due contrade della piazza e del borgo, le cui origini risalgono al dopoguerra; l'evento era nato come una partita di calcio disputata tra i figli degli artigiani del paese (la Piazza) e i ragazzi che invece abitavano le campagne e i dintorni (il Borgo).
Con la nascita di una società calcistica ufficiale, lentamente la tradizionale partita di Piazza e Borgo si andò perdendo fino al 1987, quando si decise di riorganizzare l'evento, variandone la formula: vennero aggiunti alla classica partita di calcio, la podistica, il basket e la pallavolo. Dopo cinque anni la manifestazione fu nuovamente interrotta a causa di alcuni tifosi irrequieti. Nel 2003 si riprese con i giochi, vennero introdotte coreografie per i balletti di apertura. Dopo due anni una nuova interruzione. Nel 2011 l'iniziativa riprese e si mantenne negli anni.
La Karatella Race era una competizione amatoriale fra caratelle svolta nel paese a partire dall'anno 2009. Essa non prevedeva premi per il vincitore e il ricavato è devoluto in beneficenza. All'edizione del 2011 ha partecipato anche Marco Simoncelli, classificatosi quinto.[7]
Lo stesso argomento in dettaglio: Ferrovia Rimini-San Marino e Stazione di Coriano-Cerasolo. |
Dal 1932 al 1944 ha operato la Ferrovia Rimini-San Marino, a scartamento ridotto, completamente finanziata dall'Italia fascista, in seguito alla stipula di una convenzione (1927) di esercizio fra i due stati. Fu distrutta il 26 giugno 1944 dai bombardamenti della Desert Air Force durante la Seconda guerra mondiale e smantellata fra il 1958 e il 1960. La linea ferroviaria contava una stazione anche sul territorio del comune, nella frazione di Cerasolo. L'edificio, nonostante sia stato smantellato, è ancora esistente.
Altri progetti
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