Civitella Alfedena (La Ciuvëtélla IPA: [la tʃʉvəˈtella] in dialetto civitellese[4]) è un comune italiano di 287 abitanti[1] della provincia dell'Aquila in Abruzzo.
Civitella Alfedena comune
Civitella Alfedena – VedutaIl centro storico di Civitella Alfedena
Il comune sorge nel bacino dell'Alto Sangro, in mezzo al gruppo montuoso dei Monti Marsicani, ai piedi di Monte Sterpi d'Alto (1 966m), prospiciente al lago di Barrea, nel parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise e comprendente la riserva naturale integrale della Camosciara. Il principale corso d'acqua della zona è costituito dal fiume Sangro, che nel territorio comunale di Civitella Alfedena riceve uno dei suoi primi affluenti, lo Scerto.
Storia
Torre cilindrica
Età antica
Il territorio dell'Alto Sangro fu abitato sin dal Paleolitico superiore, come attestato dai ritrovamenti archeologici effettuati nella grotta Achille Graziani.[5] È probabile che i primi abitanti del territorio fossero gruppi di cacciatori provenienti da quote più basse, i quali raggiungevano periodicamente queste montagne alla ricerca di selce e di grosse prede. Inoltre, alcune antiche necropoli testimoniano la presenza, almeno dal primo millennio a.C., di popolazioni stanziali che praticavano sia l'agricoltura che l'allevamento.
Infatti, sono numerosi i luoghi di sepoltura rinvenuti nelle vicine località di Val Fondillo e di Colle Ciglio, tutti riconducibili ad un periodo compreso tra il VI secolo a.C. e il V secolo a.C.. Con il processo di romanizzazione che seguì le guerre sannitiche, nell'Alto Sangro si affermò la pastorizia transumante verso l'odierna Puglia settentrionale.
Età medievale
L'origine dell'abitato di Civitella Alfedena fu coeva allo spopolamento di Rocca Intramonti, antico centro abitato sorto ai piedi della Camosciara, abbandonato dai suoi abitanti tra la fine del XIV secolo e l'inizio del XV secolo.
A trainare l'economia della zona in questa fase storica fu la ripresa dell'industria armentizia promossa da Alfonso I di Napoli, il quale, istituendo nel 1447 la Regia dogana della mena delle pecore di Puglia, riaprì i tratturi.
Età contemporanea
Civitella Alfedena, avendo una popolazione inferiore ai 1 000 abitanti, fu accorpata al comune di Villetta Barrea fino al 1853. Inoltre, la crisi della pastorizia transumante, insieme all'incremento demografico, contribuì ad accrescere il fenomeno dell'emigrazione oltreoceano, che ebbe il suo apice tra gli ultimi anni del XIX secolo e i primi anni del XX secolo.
Durante la seconda guerra mondiale, a soli 9km da Civitella Alfedena, si assestò il fronte della linea Gustav.
Alla fine della guerra, i civitellesi si ritrovarono in una condizione di miseria assoluta e, con il declino dell'economia tradizionale, l'emigrazione riprese.
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa della Madonna del Carmelo.Chiesa di San Nicola.
Architetture religiose
Chiesa di San Nicola di Bari: si tratta dell'ampliamento di una cappella gentilizia preesistente. La chiesa risale al XVII secolo ed è costituita da tre navate. Al suo interno, dietro all'altare centrale in marmo, si trova un coro ligneo.
Chiesa di Santa Lucia: in seguito ai danni subiti a causa del terremoto della Marsica del 1915, è stata completamente ricostruita. Si trova poco distante dal centro storico.
Chiesa Madonna del Carmine o della congrega
Architetture civili
Torre cilindrica, risalente al XV secolo.
Torretta della Saettèra: costruita nel XVI secolo per scopi difensivi, si trova nella parte più alta e antica del paese.
Scorcio della via principale di Civitella Alfedena.
Siti archeologici
Grotta Achille Graziani.
Resti dell'antica Rocca Intramonti nei pressi della Riserva naturale integrale della Camosciara.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии