Chies d'Alpago (Ciéis in veneto[5]) è un comune italiano di 1 253 abitanti[1] della provincia di Belluno in Veneto. Si tratta di un comune sparso in quanto sede comunale è la frazione Lamosano.
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Chies d'Alpago comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Gianluca Dal Borgo (lista civica Costruire il domani) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019) |
Territorio | |
Coordinate | 46°09′55.18″N 12°23′32.9″E |
Altitudine | 647 m s.l.m. |
Superficie | 44,97 km² |
Abitanti | 1 253[1] (31-8-2022) |
Densità | 27,86 ab./km² |
Frazioni | Alpaos, Chies, Codenzano, Funes, Irrighe, Lamosano (sede comunale), Molini, Palughetto, San Martino[2] |
Comuni confinanti | Alpago, Barcis (PN), Claut (PN), Tambre |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 32010 |
Prefisso | 0437 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 025012 |
Cod. catastale | C630 |
Targa | BL |
Cl. sismica | zona 1 (sismicità alta)[3] |
Cl. climatica | zona F, 3 463 GG[4] |
Nome abitanti | alpagoti o alpagotti |
Patrono | San Giuseppe |
Giorno festivo | 19 marzo |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Il comune fa parte dell'Unione montana Alpago.
I primi insediamenti nel territorio di Chies si fanno risalire all'età del ferro. La zona pianeggiante della conca dell'Alpago all'epoca era un palude, dunque i primi paesi furono fondati sulle alture: Clessum, Codenseanum, Lamosanum, Alpagos. In epoca longobarda nasce il sistema delle regole, una sorta di amministrazione del territorio, ancora oggi diffusa a Chies.
In età comunale tutto l'Alpago era governato da Belluno e nel 1324 fu eretto a contea sotto l'amministrazione di Endrighetto di Bongaio, che governava dal castello omonimo, vicino alla frazione di Alpaos[6]. Nel 1404, come tutto il bellunese, il territorio viene conquistato dalla Serenissima. Dopo la caduta di Venezia si insedia il governo napoleonico, che mantiene lo statuto delle regole.
Successivamente Chies subisce le sorti di tutta l'area bellunese: dominio austriaco e annessione al Regno d'Italia. Durante la seconda guerra mondiale tutto il comune viene annesso direttamente al Reich da Hitler. A partire dal secondo dopoguerra il territorio subisce fortemente il fenomeno dell'emigrazione, che ne dimezzerà la popolazione nel giro di pochi anni.
Lo stemma comunale presenta sul campo di destra la torre del Castello del Bongaio e sulla sinistra la pecora, emblema della pastorizia, principale sostentamento del paese, che ancora oggi viene largamente praticata.
Il territorio di Chies d'Alpago è inserito lungo la valle del Tesa (immissario del Lago di Santa Croce) ai piedi del Monte Teverone (2347 m).
Il territorio, completamente montuoso, è alternato da pianori dove sorgono i principali paesi: Chies, Lamosano, Molini, Codenzano, San Martino d'Alpago, Irrighe, Funes, Carpinetto e Palughetto.
I principali corsi d'acqua sono:
Abitanti censiti[7]
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