Barcis sorge a 409m s.l.m. nel cuore della Valcellina, nelle Dolomiti friulane, sulle rive dell'omonimo lago artificiale. La conca dove si trovano il paese e le sue frazioni è chiusa a nord dal monte Resettùm (2067m), a ovest dai monti Crep Nudo (2207m) e Messer (2230m), a sud dai monti Cavallo (2251m) e Cjastelât (1641m), a est dai monti Raut (2026m) e Fara (1342m).
Storia
Barcis è antico toponimo che risalirebbe al termine “barc” (dal femminile “barce”) nel senso di capanna, adoperato in particolare nella zona attigua dell’Alto Veneto; la forma Barcis sarebbe un plurale. Invece a detta del suo noto cantore Giuseppe Malattia della Vallata, deriva da “barcia”, barca, oppure da “bacis”, provenzale, traducibile con il nostro “bacino”, per la sua forma a conca che determina la sua vocazione lacustre.
Inizialmente era una località dell'antica Cellis, distrutta da una frana nel 1314 e poi ricostruita sulle sponde del fiume Cellina. Fu distrutta da un incendio nel 1606 una prima volta e una seconda durante la guerra nel 1944.[6]
Nel novembre del 1917 fu al centro di aspri combattimenti tra le truppe italiane e quelle tedesche, difesa specialmente dal battaglione alpini Val d'Arroscia.
Nel 1954 per scopi idroelettrici venne costruita la diga che determinò la formazione del lago che con il suo surreale color verde smeraldo caratterizza questa piccola località turistica.
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
Chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista, risalente al XVI secolo e rimaneggiata nel XIX secolo.
Chiesetta di San Francesco, risalente al XVIII secolo, fu edificata in località Ribe dagli abitanti per difendersi dagli animali, in particolare dal lupo.
Chiesetta di San Giorgio, risalente all'VIII secolo, fu edificata in località Roppe e distrutta da una frana nel 1392. Quella attuale è una riedificazione settecentesca.
Cappella di San Daniele del Monte, edificata intorno al 1240, fu colpita da un fulmine nel 1806. Attualmente ne sono visibili i resti, testimonianza della sua antichità.
Palazzo Centi, risalente al XVII secolo. Sicuramente l'edificio di maggior pregio storico e architettonico del paese, unisce gli elementi propri dello stile rustico della Valcellina con quelli dell'architettura veneziana. Sulla facciata principale vi è un doppio loggiato, ad arco ribassato nel piano terra, ad arco a tutto sesto nel piano superiore. È costruito in pietra viva talvolta rusticamente disposta, e ha una struttura assai raffinata anche se priva di orpelli[8].
Diga, costruita tra il 1952 e il 1954, è tuttora percorribile[9].
Luogo di ritrovamento del meteorite di Barcis (pallasite, 1953).[10].
Altro
Una interessante meridiana ad affresco sulla facciata dell'antica osteria "Aquila nera" al centro di Barcis, opera dell'artista pordenonese Pierino Sam (1921-2010), raffigura assieme ai numeri delle ore, ai segni dei solstizi ed equinozi anche l'aquila, la solenne abitatrice dei cieli friulani e delle cime spoglie erte e rocciose che corcondano il meraviglioso abitato lungo le sponde del lago che riceve le verdi e azzurre acque fresche ed impetuose dei dirupi.
Il ponte tibetano lunga 55 metri permette di attraversare la forra naturale del Cellina e godere di una vista unica dell'ambiente e del canyon.
Itinerari
Sentieri
Sentiero degli Alpini
Sentiero del Dint
Sentiero di Armasio
Sentiero Grotte vecchia diga
Sentiero delle Carbonaie
Sentiero Barcis-Andreis
Sentiero Casera Molassa
Strada forestale Portuz-Casera Pala-Vallata
Strada forestale del Montelonga (Casera Montelonga) e collegamento con Piancavallo
Sentiero del monte Lupo
Percorsi
Giro del lago
San Daniele del Monte - San Giorgio - San Francesco
A Barcis, accanto all'italiano, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione Autonoma Friuli-Venezia Giulia, il comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[12].
Quella che si parla a Barcis rientra fra le varianti appartenenti al friulano occidentale[13].
Cultura
Eventi
Giugno: Barcis motonautica.
Giugno: La notte di San Giovanni.
Giugno: Marcia panoramica.
Luglio: Premio letterario nazionale “Giuseppe Malattia della Vallata”[14].
Luglio: Campionato di sumo.
Luglio: Artisti in strada ed ex-tempore di pittura.
Sito ufficiale, su premiobrunocavallini.it. URL consultato il 2 dicembre 2016.
Eletto il 12 maggio.
Eletto il 6 maggio.
Eletto il 23 aprile.
Eletto consigliere comunale il 24 aprile 1995 e nominato vicesindaco, ha guidato la giunta dopo l'elezione del sindaco Maurizio Salvador al Consiglio regionale.
Eletto il 16 aprile.
Eletto il 22 maggio.
Eletto il 16 maggio.
Bibliografia
Lorenzo Cardin, Tiziana Melloni, Maurizio Pertegato, L'Acqua e la memoria. Barcis, Pordenone, 2016.
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