Cava Manara (La Càva in dialetto lomellino) è un comune italiano di 6 640 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia. Si trova presso il Po, alta sul bordo del terrazzo alluvionale, non lontano dalla confluenza del Ticino, al confine tra la Lomellina e la piccola regione del Siccomario.
Questa voce o sezione sull'argomento centri abitati della Lombardia non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
Cava è nota fin dal XIII secolo, quando apparteneva al territorio soggetto a Pavia, incluso nella podesteria o squadra di Sommo, nella regione della Lomellina; amministrativamente però la squadra di Sommo era aggregata all'Oltrepò Pavese. Era allora detta Cava Taverna. Nel 1466 fu infeudata alla famiglia Eustachi di Pavia, passando attorno al 1650 ai marchesi Olevano, che terranno il feudo sino all'abolizione del feudalesimo nel 1797. Il territorio di Cava apparteneva allora alla Lomellina, ai confini con il Siccomario; nel 1707 esso passò con la Lomellina ai Savoia, mentre il Siccomario, con l'Oltrepò da cui dipendeva amministrativamente, restava allo Stato di Milano.In questo piccolo territorio trovimo dei piccoli feudi, gestiti al tempo da famiglie facoltose, come un discendente della famiglia dei conti Pilla di San Protaso,(Fiorenzuola), infatti Don Giovanni VIttorio Pilla di San Protaso, classe 1743, si insedio con la sua famiglia nel territorio Nel 1743 anche questo territorio, che comprendeva alcune delle attuali frazioni di Cava, passò al territorio sabaudo. Sotto i Savoia continuò a far parte della provincia di Lomellina, e dal 1859 fu incluso nella Provincia di Pavia. Nel 1863 prese il nuovo nome di Cava Manara in onore di Luciano Manara, che vi aveva combattuto nel 1849. Nel 1871 al comune di Cava Manara furono aggregati i soppressi comuni di Torre de' Torti e di Gerrechiozzo.
Torre de' Torti (CC L266), di origini medievali, nel suo territorio fu rinvenuta una tomba di età longobarda[4], fece parte dello stesso feudo di Cava, appartenente agli Eustachi e poi agli Olevano. Divenne particolarmente nota nel XVIII secolo, poiché, situato com'era ai confini tra la Lomellina e il Siccomario, insieme ad altri tre piccoli centri (San Fedele e Travedo, frazioni di Sommo, e Campomaggiore, fraz. di Carbonara al Ticino), quando la Lomellina passò ai Savoia, l'Austria (padrona del Milanese) rifiutò di consegnare queste quattro terre, ritenendole parte del Siccomario. Per un certo tempo (1710-1738) dunque questa zona rimase senza padrone, divenendo un rifugio di malviventi. Solo dopo alcuni anni, grazie alla mediazione inglese, la questione fu risolta a vantaggio dei Savoia. Nel 1871 il comune fu aggregato a Cava Manara.
Mezzana Corti ebbe una storia molto tormentata a causa del vicinanza del Po. Esso formava, all'inizio del XVIII secolo, un'ampia ansa a sud di Mezzana, fino a comprendere un tratto dell'attuale comune di Bressana Bottarone, e all'interno di essa sorgeva un grosso paese detto appunto Mezzana Corti, presso l'attuale Cascina Bella di Bressana; tale comune comprendeva anche Bottarone, oltre il Po. Verso la metà di quel secolo il Po tagliò l'ansa, e solo un breve territorio rimase a nord del Po; quando poi i confini amministrativi (1800) furono riportati sul Po, al comune di Mezzana Corti rimaneva solo una piccola parte del territorio originario, quello appunto rimasto a nord del Po. Qui si era andato nel frattempo sviluppando il nuovo paese. Esso rimase un comune solo fino al 1838, poi fu unito a Gerrechiozzo.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 2 dicembre 1957.
«Di rosso, alle due spade d'argento, guarnite d'oro, poste in croce di S. Andrea, con le punte rivolte in alto. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è un drappo troncato di rosso e di bianco.
Il sindaco è Michele Pini dal 26/05/2014 eletto con la lista civica "Lista Pini", noto in ambito locale soprattutto per le sue battaglie politiche in difesa dell'ambiente.
Il 3 novembre 2016 ottiene il No definitivo dalla Regione Lombardia alla realizzazione della discarica di amianto a Cava Manara.
Note
Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2021.
(EN) Fabio Romanoni, Insediamenti di età longobarda in Lomellina tra Ticino, Sesia e Po, in Longobardi 569- 2019. 1450º anniversario della presenza longobarda tra Ticino, Sesia e Po. Atti del convegno del 29 giugno 2019, Vigevano, a cura di Giovanni Borrini, Guido Cazzani, Gabriele Becciolini, Vigevano2020. URL consultato il 24 maggio 2021.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2024 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии