Castelvecchio Calvisio è un comune italiano di 128 abitanti[1] della provincia dell'Aquila in Abruzzo. Faceva parte, fino al 2008, della Comunità montana Campo Imperatore-Piana di Navelli. Parte del territorio del comune rientra nel territorio del Parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga costituendone di fatto una delle porte di accesso nella sua parte meridionale.
Il borgo è situato nell'entroterra abruzzese, nella parte meridionale del massiccio del Gran Sasso d'Italia, a mezzogiorno del vasto altopiano di Campo Imperatore, in posizione panoramica sulla valle del Tirino da una parte e la bassa Conca Aquilana dall'altra, ad un'altitudine di poco superiore ai 1000 m s.l.m.. Il comune possiede un'exclave sulla piana di Campo Imperatore.
È raggiungibile dalla strada statale 17 svoltando in prossimità di Barisciano o, in alternativa, di San Pio delle Camere, oppure da Ofena-Capestrano. Da nord è inoltre possibile arrivare al paese attraversando Campo Imperatore e superando il valico di Capo di Serre oppure da Vado di Sole (passando poi per Capo di Serre) provenendo da Castelli o Farindola.
Storia
Si ha notizia del primo castello e delle prime chiese dal Chronicon Vulturnense nel 779. L'attuale borgo fortificato, raro esempio di pianificazione medievale, nacque invece nel XII secolo.[4] Il borgo fece parte della famosa baronia di Carapelle, che prese il nome dal Demanium Carapelle, comprendente anche il limitrofo comune di Carapelle Calvisio e che incluse successivamente i castelli di Calascio, Rocca Calascio e Santo Stefano di Sessanio.[5] Feudo della famiglia Pagliara, il borgo passò nell'ordine alle famiglie Colonna, Celano, Caldora, Accrocciamuro, Piccolomini Todeschini, Del Pezzo, Cattaneo, Medici e Borbone.
Numerose testimonianze epigrafiche romane e preromane indicano che il territorio fu popolato da tempi remoti e in epoca romana pare certa la presenza di una Villa Calvisia detta nel periodo altomedievale Villa Magna, situata nella valle tra Castelvecchio e Carapelle Calvisio[6].
Sempre nel 779 abbiamo la prima notizia dell'importantissima chiesa di San Cipriano, antica parrocchiale del paese che testimonia con i suoi reperti tutte le varie fasi storiche.
Castelvecchio nel XV secolo era detto Castello Vecchio della Baronia, dal XVI secolo è documentato come Castelvecchio Carapelle e infine assunse l'attuale denominazione con R.D. del 30/07/1883 n. 1546.
Aggregato al Governo di Capestrano dal 1807 al 1811, riunito amministrativamente al comune di Capestrano dal 1811 al 1816 e poi al vicino comune di Carapelle, ottenne l'autonomia comunale con Legge n. 377 del 15/07/1906.
Il borgo rimase nel resto dei secoli legato all'economia agricola e pastorale, finché non si incrementò lo spopolamento nel primo Novecento per via dell'emigrazione.
Il borgo negli anni 2000 è diventato un piccolo centro turistico, parzialmente danneggiato nel 2009 dal terremoto.
Monumenti e luoghi d'interesse
Borgo fortificato: impianto medievale di tipo cardo - decumanico forse di origine romana, è a forma ovoidale, con cinta muraria munita di torri quadrangolari rompitratta. È noto per essere uno dei centri meglio conservati della zona.
Porta di Torre Maggiore: porta a tutto sesto che immette al centro storico
Porta del Ponte Levatoio: del XVII secolo si apre su Palazzo Di Marco - Corsi - Pucci, ora detto Palazzo del Capitano
Porta San Martino o Porta dell'orologio: seconda porta che immette al centro storico; ogivale, costruita nel Medioevo
Chiesa parrocchiale di san Giovanni Battista: chiesa principale, edificata dai Piccolomini nella seconda metà del XV secolo. L'interno è a due navate con decorazioni barocche, simboli bernardiniani, statue lignee del XV-XVII secolo, croci processionali, ostensori e reliquiari di scuola sulmonese e le feritoie dell'ex palazzo fortificato in facciata
Chiesa di San Cipriano VIII secolo: parrocchiale fino al 1478 e sita nei pressi del borgo, di costruzione romanica su resti di tempio pagano dedicato a Venere, con iscrizioni medievali, romane e preromane, nonché affreschi del XV secolo
Ruderi della chiesa di San Lorenzo documentata nell'VIII secolo
Ruderi medievali di Villa S.Martino o Villa Magna dell'VIII - XIII secolo, tra Castelvecchio e Carapelle Calvisio
A causa del mancato raggiungimento del quorum alle elezioni amministrative del 31 maggio 2015 da parte dell'unico candidato sindaco in corsa[8], il dottor Rinaldo Pezzoli è stato nominato commissario prefettizio del comune sino alla prossima tornata.[9]
A seguito delle elezioni amministrative del 6 giugno 2017, è stata eletta, con 60 voti, la candidata sindaco della lista civica Ricominciamo insieme, Luigina Antonacci, ad oggi ancora sindaco.
Comune di Castelvecchio Calvisio, Comunicato nomina Commissario prefettizio (PDF), su comune.castelvecchiocalvisio.aq.it, 8 giugno 2015. URL consultato il 27 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2015).
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