Castel Viscardo (Castèllo in dialetto locale[4]) è un comune italiano di 2 702 abitanti della provincia di Terni in Umbria.
Castel Viscardo comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Daniele Longaroni (lista civica) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 42°45′19″N 12°00′06″E |
Altitudine | 507 m s.l.m. |
Superficie | 26,22 km² |
Abitanti | 2 702[1] (31-8-2022) |
Densità | 103,05 ab./km² |
Frazioni | Le Prese, Monterubiaglio, Pianlungo, Viceno |
Comuni confinanti | Acquapendente (VT), Allerona, Castel Giorgio, Orvieto |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 05014 |
Prefisso | 0763 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 055010 |
Cod. catastale | C289 |
Targa | TR |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 287 GG[3] |
Nome abitanti | castellesi |
Patrono | sant'Antonio di Padova |
Giorno festivo | 27 agosto |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Castel Viscardo si erge a ridosso dell'Altopiano dell'Alfina, a 507 m s.l.m. e dista 13 km da Orvieto.
La località si pone in una splendida posizione panoramica, che si apre nella vallata del fiume Paglia fino ad Orvieto.
Castel Viscardo fa parte della Comunità Montana Monte Peglia e Selva di Meana.
Il centro si sviluppa attorno al castello denominato "Castello di Madonna", eretto nel XIV secolo, dapprima proprietà della famiglia Monaldeschi della Cervara, poi feudo degli Spada Veralli e tuttora di proprietà dei duchi di Montevecchio. Testimonianze di un centro abitato antecedente la costruzione del castello, si hanno sin dal VI secolo a.C., è infatti databile a quest'epoca la necropoli etrusca che si estende a pochi chilometri dal paese, in località "Caldane".
Il paese possiede una chiesa parrocchiale che custodisce ancora un bel crocifisso in avorio del '600, regalato da Luigi XIV a un cardinale della famiglia Spada residente a Parigi. Un altro membro degli Spada, Francesco, ufficiale al servizio dei Veneziani, conquistò agli Ottomani uno stendardo custodito anch'esso nella chiesa parrocchiale.
L'aeroporto, di cui oggi rimangono poche rovine, venne realizzato, nel 1938, sull'altopiano al confine tra i comuni di Orvieto e Castel Viscardo, su territori afferenti alla frazione di Benano, passati dalla giurisdizione del comune di Castel Giorgio a quello di Orvieto (che viceversa cedette a Castel Giorgio la località Casa Perazza). Inoltre, sulla Carta d'Italia dell'Istituto Geografico Militare, Foglio 130 III S.O. il sito viene riportato come "Ex Aeroporto di Castel Giorgio". Il progetto delle caserme e degli edifici funzionali si deve all'ing. Roberto Marino, mentre le aviorimesse furono progettate dall'ing. Pier Luigi Nervi.
Queste ultime, interamente realizzate in cemento armato, fecero dell'aeroporto un'opera unica nel suo genere. L'inaugurazione dell'aeroporto avvenne il 27 marzo 1938. L'aeroporto, tra il 1938 e il 1940, ospitò la "scuola di pilotaggio di 2° periodo". Al 10 giugno 1940 era sede del XLII Gruppo del Maggiore Ademaro Nicoletti Altimari inquadrato nel 12º Stormo della Regia Aeronautica, tra il 1940 e il 1942 vennero costruite, sempre dall'ing. Nervi, altre due aviorimesse, nel 1942 venne dislocato ad Orvieto il 18º Stormo o "Stormo Trasporti". Il 9 settembre 1943, il giorno dopo l'armistizio, l'aeroporto viene assediato dalla Wehrmacht e divenne ben presto la base operativa dell'aviazione tedesca; dopo diversi bombardamenti degli alleati, i tedeschi, nel 1944, decisero di spostarsi più a nord bruciando i velivoli e distruggendo tutte le strutture.
Oggi, esattamente di fronte a dove era ubicato il vecchio aeroporto, è presente l'Aviosuperficie Alfina, sede dell'Aereo Club Volovelistico di Castel Viscardo. Dal 2004 è sede del Centro Nazionale Acrobazia Alianti Alfina, medaglia d'oro 2012 e 2009 ai Campionati Mondiali di Acrobazia Alianti.[senza fonte]
Abitanti censiti[5]
La banda musicale di Castel Viscardo fu fondata nell'estate del 1886 da alcuni appassionati di musica che decisero di intitolarla a Giuseppe Verdi, che in quegli anni veniva acclamato in tutto il mondo. Il primo Maestro fu Giovanni Glicerio Bonserini, un valente musicista di Orvieto. La banda era costituita da una trentina di persone; tutti lavoravano in campagna e nei mesi caldi la maggioranza di loro andava alle fornaci. La stagione cominciava in primavera e terminava in autunno; i concerti, chiamati "servizi", si svolgevano soprattutto in occasione delle feste del paese. La banda di Castel Viscardo, unica in tutto il circondario, cominciò ad essere richiesta anche nei centri vicini. Fu così che i musicanti iniziarono a spostarsi esibendosi nei paesi limitrofi. Tuttora la banda è in funzione.
Le attività produttive sono legate all'agricoltura e all'artigianato. La ricchezza geologica del territorio è data dall'argilla, materiale primo dell'industria del laterizio: il Comune conta infatti una decina di aziende che producono il "cotto mattone". Altra attività produttiva è data dal settore vitivinicolo: nel territorio di Castel Viscardo si producono pregiatissimi vini, tra i quali l'Orvieto DOC; accanto a questa produzione non si può non citare l'olio di oliva extra vergine, ottenuto tramite la spremitura a freddo delle olive.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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1995 | 2004 | Marcello Tomassini | centro-sinistra | Sindaco | |
2014 | 2014 | Massimo Tiracorrendo | lista civica | Sindaco | |
2014 | 2019 | Daniele Longaroni | lista civica di centro-sinistra Trasparenza partecipazione responsabilità | Sindaco | |
2019 | in carica | Daniele Longaroni | lista civica di centro-sinistra Cammino comune | Sindaco | |
Altri progetti
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