Calvi dell'Umbria (Carbi in dialetto locale) è un comune italiano di 1 701 abitanti[1] della provincia di Terni in Umbria.
Calvi dell'Umbria comune | |
---|---|
![]() ![]() | |
Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Grillini Guido (lista civica) dal 31-5-2015 |
Territorio | |
Coordinate | 42°24′14.76″N 12°34′07.32″E |
Altitudine | 401 m s.l.m. |
Superficie | 45,79 km² |
Abitanti | 1 701[1] (31-8-2022) |
Densità | 37,15 ab./km² |
Frazioni | Piloni, Poggiolo, Santa Maria della Neve[2] |
Comuni confinanti | Configni (RI), Gallese (VT), Magliano Sabina (RI), Montebuono (RI), Narni, Otricoli, Stroncone, Torri in Sabina (RI), Vacone (RI) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 05032 |
Prefisso | 0744 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 055008 |
Cod. catastale | B446 |
Targa | TR |
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] |
Cl. climatica | zona D, 2 095 GG[4] |
Nome abitanti | calvesi |
Patrono | san Pancrazio |
Cartografia | |
![]() | |
Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Si erge a 401 m s.l.m. su uno sperone di roccia calcarea emergente dalle pendici boschive del Monte San Pancrazio, dove domina un paesaggio di colline coltivate a viti ed ulivi che declinano nella valle del Tevere, tra Lazio e Umbria.
La località era già abitata in età romana ma si sviluppò come centro urbano solo in epoca altomedievale. Fu feudo prima degli Orsini e poi degli Anguillara.
È un tipico centro medievale racchiuso entro le mura, le porte e i vicoli tortuosi. È un insediamento molto antico le cui tracce risalgono all'età del Bronzo Medio. Sulla sommità del monte San Pancrazio sono visibili i resti di un centro di culto del VI secolo di area umbro-sabellica. Nel XII secolo il castello di Calvi è compreso nella Diocesi di Narni e fino al 1860, ad eccezione dei brevi periodi del vicariato di Lorenzo de' Ceri e della dominazione francese, fu un libero comune dello Stato della Chiesa. Il centro storico, costituito dal castello e dalle dimore del borgo, si sviluppa lungo una serie di vicoli medievali che salgono e scendono tra gli archi, le volte ed i resti delle mura e delle torri.
Lo stemma è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 15 novembre 1935.
«D'argento, a tre fiamme al naturale. Lo scudo è timbrato dalla corona comitale.» |
Il gonfalone è un drappo partito di rosso e di bianco.
Di grande interesse artistico la chiesa di Santa Maria assunta, dove si può ammirare un fonte battesimale in stile tardorinascimentale e la chiesa di Sant'Antonio, con un presepe risalente al XVI secolo.
Nelle immediate vicinanze del centro abitato si trovano la chiesa ed i resti del convento fatti erigere da san Francesco nei primi decenni del XIII secolo, dedicati al protomartire francescano san Berardo (primo missionario francescano in terra saracena, martirizzato il 16 gennaio 1220, presso Marrakech, insieme ai suoi compagni Otone, Pietro, Accursio e Adiuto).
Il Monastero di Santa Brigida, che per moltissimi anni è stato abitato dalle suore Orsoline, ospita il Museo che raccoglie la collezione delle opere più significative di Calvi (come l'Immacolata Concezione attribuita al Masucci): un presepe risalente al Cinquecento composto da un totale di trenta statuine tutte in terracotta.
Calvi è da alcuni indicato come “paese dei presepi”: i muri delle antiche case sono infatti abbelliti dai murales raffiguranti la Natività, opera di noti pittori italiani e stranieri che ogni anno, dal 1982, arrivano a Calvi per affrescare le pareti delle antiche case cittadine in una galleria di dipinti murali a cielo aperto.
Abitanti censiti[5]
La festa di San Pancrazio si svolge dal giorno 11 al 14 maggio[6] è caratterizzata da un corteo storico di circa 100 figuranti in costume d'epoca medioevale. Il Santo patrono viene rappresentato da quattro “Signorini” a cavallo, uno per ogni contrada del paese (Fiamme, Croce, Castello e Drago), il corteo sfila per il paese facendo visita alle caratteristiche “Tavolate”, imbandite per la popolazione dai reggenti della festa.
Il territorio comunale di Calvi dell'Umbria comprende al suo interno tre frazioni:[2]
All'interno del comune sono compresi anche altri nuclei abitati: i borghi di Santa Maria Maddalena, San Lorenzo e San Vito; le contrade di Pacifici e San Giacomo; i vocaboli di Colletarocco, Forca, La Corte, Piedicasale, San Francesco, San Silvestro.[2]
Dal 1960 al 1970 il sindaco è stato Giuseppe Paolucci. Dal 1970 al 1999, per 29 anni, la carica di sindaco è stata coperta da Gaetano Trandafilo. Dal 1999 al 2004 il sindaco è stato Daniele Radici.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
---|---|---|---|---|---|
1960 | 1970 | Giuseppe Paolucci | Sindaco | ||
1970 | 1999 | Gaetano Trandafilo | Sindaco | ||
1999 | 2004 | Daniele Radici | Sindaco | ||
2005 | 2015 | Silvano Lorenzoni | lista civica | Sindaco | |
2015 | in carica | Grillini Guido | lista civica | Sindaco | |
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 234778372 · GND (DE) 4582376-5 · WorldCat Identities (EN) viaf-234778372 |
---|
![]() |