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Caldari o Villa Caldari (Callièrë in abruzzese) è una frazione del comune di Ortona, in provincia di Chieti. Conta 1057 abitanti contando pure Caldari Stazione, è situata a circa 6 chilometri dal mare e a 182 metri di altezza.

Villa Caldari
frazione
Villa Caldari
Villa Caldari – Veduta
Villa Caldari – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Abruzzo
Provincia Chieti
Comune Ortona
Territorio
Coordinate42°18′N 14°23′E
Altitudine176 m s.l.m.
Abitanti900 (30-11-2019)
Altre informazioni
Cod. postale66020
Prefisso085
Fuso orarioUTC+1
Nome abitanticaldaresi
Patronosan Zefirino Papa
Giorno festivo26 agosto
Cartografia
Villa Caldari


San Zefferino Papa e Martire, patrono di Caldari. La statua si trova nella chiesa parrocchiale
San Zefferino Papa e Martire, patrono di Caldari. La statua si trova nella chiesa parrocchiale

Storia


Il castello di Caldara è noto dalle fonti storiche fin dal IX secolo, ma tra X ed XI venne inglobato nel territorio di Ortona, che ne fece oggetto di lite per la definizione dei confini con l'Abbazia di San Giovanni in Venere, lite che venne definitivamente composta dall'Abate Giovanni nel 1097[1].

Con le leggi francesi sull'abolizione della feudalità e con il passaggio dei beni ecclesiastici al demanio comunale si crearono i presupposti per la nascita del comune di Caldari. Le tendenze autonomistiche, infatti, cominciarono a manifestarsi dal 1809 quando i caldaresi avevano raggiunto un migliore sviluppo economico e rivolsero un'istanza al governo pro tempore, per potersi staccare dal comune di Ortona. Il re però, dietro le pressioni degli ortonesi, non acconsentì alla richiesta di ampliare la contrada.

All'inizio del XIX secolo fu anche preparata un'adeguata documentazione con lo scopo di motivare la richiesta di autonomia di Caldari e delle tre Ville ossia Villa Torre, Rogatti e Iubatti. Nella documentazione veniva messo in risalto che il numero della popolazione era sufficiente per far fronte alle spese comunali. Queste ragioni vennero accolte dal Consiglio dell'Intendenza di Chieti che, con documento del 22 gennaio 1811, invitava il sindaco di Ortona a predisporre gli atti dovuti per l'attuazione della scissione. Il Ministro degli Interni approvò la formazione del comune di Caldari con atto del 30 marzo 1811, seguito dall'ordinanza del 10 aprile ad opera dell'Intendenza di Chieti. Successivamente, anche nell'ambito di un progetto di riforma delle Amministrazioni comunali, Ferdinando II decretò la riaggregazione ad Ortona del comune di Caldari, a partire dal 1º gennaio 1840.[2][3]


Monumenti e luoghi d'interesse


Lo stesso argomento in dettaglio: Chiese ed ex conventi di Ortona § Battistero di Caldari - Chiesa di S. Zefferino.

Società



Tradizioni e folclore



Economia



Industria


Nel 1994 viene inaugurato il secondo stabilimento del pastificio De Cecco


Sport



Calcio


La Polisportiva Caldari nacque nel 1970, anno nel quale alcuni ragazzi locali decisero di iscrivere la squadra nel campionato di serie C posizionandosi ultimi con 0 punti facendo fallire la società. I dirigenti che la rifondarono 3 anni dopo furono: Antonio D'Alessandro, Nicola Mattioli, Angelo De Lucia e Antonio Gaeta; il primo allenatore Tommaso Marra. I colori sociali sono il rosso e verde a strisce verticali (la prima divisa fu comprata e riportata direttamente da Terni). La formazione è arrivata a militare nel campionato di Eccellenza, Girone B. Nell'estate 2014 ha dichiarato la fine della sua attività per bancarotta fraudolenta.

Nell'annata 1984-85 nasce l'AC Atletico Caldari, che ha partecipato ai campionati di I e II categoria arrivando a giocare fino a quello di III Categoria prima del suo scioglimento.

Nel 2009 è stata creata un'altra società calcistica, denominata Real Caldari, che è arrivata a giocare in Serie D girone F nel 2015/2016 per poi confluire nella SSD Ortona Calcio che milita attualmente nel campionato abruzzese di Eccellenza.


Impianti sportivi


Gli impianti sportivi sono il campo di calcio di Caldari, dove giocava la Polisportiva Caldari in gemellaggio con la SS Lazio, che è abbandonato, e il palasport.


Note


  1. A. L. Antinori, Annali degli Abruzzi, VI, Bologna, Forni Editore, 1971, pp. sub anno 1097 sub voce "S. Giovanni in Venere".
  2. Dal sito ufficiale di Villa Caldari[collegamento interrotto]
  3. Edgardo Giangrande.
  4. Dal sito ufficiale di Villa Caldari[collegamento interrotto]

Bibliografia



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