world.wikisort.org - Italia

Search / Calendar

Calavino (Calavin in dialetto trentino[4]) è un ex comune italiano di 1 544 abitanti della provincia autonoma di Trento.

Calavino
frazione
Calavino – Veduta
Calavino – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Trentino-Alto Adige
Provincia Trento
ComuneMadruzzo
Territorio
Coordinate46°03′N 10°59′E
Altitudine460 m s.l.m.
Superficie12,88 km²
Acque interne5,92 km² (45,96%)
Abitanti1 544[1] (31-12-2015)
Densità119,88 ab./km²
Altre informazioni
Cod. postale38076
Prefisso0461
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT022031
Cod. catastaleB386
TargaTN
Cl. sismicazona 4 (sismicità molto bassa)[2]
Cl. climaticazona F, 3 029 GG[3]
Nome abitanticalavini
PatronoSanta Maria Assunta
Giorno festivo15 agosto
Cartografia
Calavino
Sito istituzionale

Il 1º gennaio 2016 si è fuso con Lasino per formare il nuovo comune di Madruzzo.


Storia


Monumento ai caduti
Monumento ai caduti

I primi abitanti della zona vivevano di caccia e pastorizia. Con l'andar del tempo, però, appresa meglio l'arte agricola, si trasferirono nella plaga pianeggiante detta Campagna, dove scorreva anche la roggia proveniente da Lasino e che solo più tardi, a causa di alluvioni, prese il corso attuale. In questo pianoro si costruirono abitazioni più comode, utilizzando il legname del luogo e bonificando nel contempo il terreno necessario alla loro sussistenza. È di questo conglomerato che i Romani prendono possesso fra il 200 e il 100 a.C., organizzandolo con strade che furono la traccia delle moderne vie di comunicazione. Largamente documentata archeologicamente è la romanità della zona sia sul terrazzo del centro storico, sia nella campagna che sui monti.


Simboli


Lo stemma di Calavino si blasonava:

«Inquartato: nel primo e nel quarto di rosso, al grappolo d'oro, pendente da un tralcio fogliato al naturale; nel secondo e nel terzo d'azzurro, al busto di leone d'oro, linguato di rosso, rivoltato nel terzo; sul tutto uno scudetto bandato d'azzurro e d'argento.»


Organizzazione


Vista aerea del paese
Vista aerea del paese

L'organizzazione urbanistica del nucleo più vecchio segue l'antica viabilità. La vecchia strada veniva da Padergnone, attraversava il centro storico e proseguiva per Madruzzo. Su di essa si affacciavano con portali e simmetriche finestre, talvolta con inserti affrescati, le facciate delle case. La struttura dell'aggregato del "Mas" è medioevale. I suoi caseggiati compatti e massicci, sono ordinati a corti interne vincolate da androni (pòrteghi) aperti sulle due strade maggiori. Le dimore signorili abbinano alla residenza la casa rurale, il cui spazio antistante, cinto da muri con ingresso carraio a portale, è solitamente comune. Lo spazio pievano composto dalla piazza, dalla chiesa, dal sagrato, dal cimitero, dalla canonica, dalle case coloniche e di servizio annesse, è un illustre esempio dell'organizzazione urbanistica di nucleo religioso, di matrice medioevale, a dimensione valligiana, isolato e allo stesso tempo concentrico rispetto al paese.


Geografia


Il territorio comunale di Calavino disegna una lunga fascia irregolare, trasversale rispetto alla Valle di Cavedine, di cui occupa l'estremo tronco nord. Dal Monte Bondone, m. 1550, scende nella Valle del Sarca, dove si allarga ad abbracciare l'intera conca di Toblino. Il Paese di Calavino è situato alle falde occidentali del Monte Bondone nella Valle dei Laghi, a 409 metri di altitudine, a 18 chilometri da Trento, all'imboccatura della Valle di Cavedine. La sua planimetria si sviluppa principalmente lungo il torrente che discende da Lasino, la Roggia, alimentato all'estremità meridionale del paese dalla sorgente del Buss Foran. È costituito da quattro rioni: Mas, Bagnol, Piazza e Casal.

All'interno del suo territorio comunale si trova il canyon del Limarò, una forra naturale che il torrente Sarca crea per alcuni chilometri.[5]


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose



Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[6]


Variazioni


Nel 1928 il comune viene soppresso e i suoi territori aggregati al comune di Madruzzo; nel 1953 il comune viene ricostituito (Censimento 1951: pop. res. 1121). Nel 1978 aggregazione di territori staccati dal comune di Lasino (Censimento 1971: pop. res. 86).[7]


Geografia fisica



Territorio



Clima


Il clima è mite proprio per la benefica influenza del Lago di Garda e dei laghetti circostanti; vi si coltivano infatti olivi e vigneti specializzati con una flora mediterranea.


Cultura



Istruzione



Eventi

Scorcio del paese
Scorcio del paese

Ogni anno, a luglio, la Pro Loco di Calavino, in collaborazione con le altre associazioni del paese, rievoca il passato e per un fine settimana le vie del paese si trasformano in quelle di un borgo medievale con i suoi momenti di vita quotidiana.

La manifestazione storica è imperniata sul rapporto fra la Comunità di Calavino e la famiglia Madruzzo, che per 119 anni (1539-1658) resse ininterrottamente le sorti del principato vescovile di Trento in uno dei periodi più importanti della storia della chiesa trentina.

Anche se gli avvenimenti che hanno interessato il XVI e XVII secolo riguardarono la città di Trento, rimangono segni tangibili della presenza dei Madruzzo in quei luoghi da cui la famiglia proveniva: i castelli di Madruzzo e di Toblino, la chiesa arcipretale di Calavino con la famosa cappella cinquecentesca, la chiesetta settecentesca dei SS. Mauro, Grato e Giocondo a Corgnon. Tra Calavino e i Madruzzo si instaurò un rapporto sia giuridico-amministrativo sia di tipo socio-economico; la gente era impegnata nello svolgimento dei lavori sia nel castello che nelle proprietà agricole, sparse sul territorio, oltre all'assolvimento di oneri feudali.

Nasce così la "Carta di Regola" di Calavino, una sequenza di 27 articoli che regolamentavano la vita comunitaria, approvata nel 1493 da Giovanni Gaudenzio, padre del Cardinale Cristoforo Madruzzo. La Carta regolava democraticamente la comunità, che si riuniva annualmente alla presenza del rappresentante della famiglia Madruzzo nella piazza del paese. Nel corso di questo incontro venivano prese delle decisioni rilevanti, come l'elezione delle cariche comunali, il calendario agreste in riferimento allo sfalcio del fieno e al periodo della vendemmia, ecc. La convocazione avveniva la sera precedente per mezzo del saltaro, ossia una guardia giurata comunale che passava di casa in casa avvertendo i vicini, termine col quale si indicavano gli abitanti originari del luogo, distinti dai forestieri, ossia coloro che si erano insediati da poco nella comunità, di presentarsi all'indomani in piazza per la regola. La partecipazione era obbligatoria; gli assenti, salvo cause di forza maggiore, venivano multati, verificandone la presenza per appello nominale. Oltre alle autorità locali, come il maggiore (carica di sindaco) o i giurati (specie di consiglieri), la figura centrale era rappresentata dal regolano, l'incaricato vescovile (per Calavino coincideva con un rappresentante della famiglia Madruzzo o con il Capitano del Castello) che doveva verificare la regolarità delle operazioni assembleari e svolgere anche la funzione di giudice civile fra gli abitanti per eventuali questioni inerenti ai possibili contrasti sul mancato rispetto delle norme statutarie o liti private. Il momento più atteso era l'elezione delle cariche pubbliche; il meccanismo elettorale non era del tutto semplice e, al di là delle scelta di persone valide per i posti di maggiore responsabilità, era in uso allora il sistema della rotazione secondo l'ordine progressivo delle abitazioni; prevaleva, quindi, il senso del dovere più che quello dell'onore.

Nella quotidianità l'attività prevalente era legata alla terra, piuttosto diffusa era l'attitudine dei contadini per i lavori artigianali; ossia la realizzazione in proprio di utensili e di vestiario. Calavino possedeva inoltre una notevole ricchezza naturale: la roggia, che costituì per quel tempo e per i secoli seguenti la risorsa fondamentale per lo sviluppo di un'attività artigianale con pochi uguali: fra mulini, fucine, gualchiere, segherie, ecc. La crescita demografica influenzò l'organizzazione urbanistica del paese nel corso dei secoli, sia nella viabilità, sia nell'attività agricola e artigianale lungo il corso della Roggia portando alla nascita di 4 insediamenti rionali: Mas (il più antico di stampo prettamente artigianale in funzione dei suoi innumerevoli mulini, segherie, fucine, ...), Piazza (il luogo residenziale), Bagnol (contrassegnato dalle numerose sorgenti e dal suo rapporto più stretto, data la vicinanza, con il castello) e Casal (il rione che confinava con la campagna).

Nacque così il "Palio dei Rioni" e gli stendardi per cui battersi, che abbinano i 4 elementi fondamentali a ciascun rione: l'Aria per Piazza, il Fuoco per Mas, l'Acqua per Bagnol e la Terra per Casal. La gara, oltre all'immancabile duello, consiste nell'approvvigionamento idrico, attingendo con antichi recipienti (secchi di legno, botti, ...) l'acqua della fontana della Piazzetta, a cui anticamente potevano rifornirsi gli abitanti del rione.


Amministrazione


La scuola elementare di Calavino
La scuola elementare di Calavino

Sport



Calcio


La squadra di calcio del paese è l'U.S. Calavino che milita in Seconda Categoria, fondata nel 1968. La migliore stagione in assoluto è stata il 2007/2008 quando militava nella promozione trentina. Nella stagione 2008/2009 i pulcini del Calavino allenati da Filippo Santoni vincono il campionato da imbattuti pareggiando solo con la Sacra Famiglia. Attualmente la squadra è allenata da Matteo Dallapè.


Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 31 dicembre 2015 (il dato si riferisce a quello dell'ex comune di Calavino).
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, ed. Pàtron, 1981.
  5. Il canyon del Limarò su VisitTrentino
  6. Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.
  7. Fonte: ISTAT - Unità amministrative, variazioni territoriali e di nome dal 1861 al 2000 - ISBN 88-458-0574-3

Bibliografia



Voci correlate



Altri progetti



Collegamenti esterni


Controllo di autoritàVIAF (EN) 131494002 · WorldCat Identities (EN) lccn-n92096730
Portale Italia
Portale Trento

На других языках


[de] Calavino

Calavino (deutsch veraltet: Kalfein) ist eine Fraktion der Gemeinde (comune) Madruzzo und war bis 2015 eine selbständige Gemeinde im Trentino in der Region Trentino-Südtirol.

[en] Calavino

Calavino (German: Kalfein) was a comune (municipality) in Trentino in the northern Italian region Trentino-Alto Adige/Südtirol, located about 18 kilometres (11 mi) west of Trento. As of 31 December 2004, it had a population of 1,365 and an area of 12.8 square kilometres (4.9 sq mi).[2] It was merged with Lasino to form a new municipality, Madruzzo.

[es] Calavino

Calavino es una localidad y comune italiana de la provincia de Trento, región de Trentino-Alto Adigio, con 1.391 habitantes.

[fr] Calavino

Calavino est une ancienne commune italienne d'environ 1 400 habitants située dans la province autonome de Trente, dans la région du Trentin-Haut-Adige dans le nord-est de l'Italie. Le 1er janvier 2016, elle a fusionné avec Lasino pour former la nouvelle municipalité de Madruzzo.
- [it] Calavino

[ru] Калавино

Калавино (итал. Calavino) — коммуна в Италии, располагается в провинции Тренто области Трентино-Альто-Адидже.



Текст в блоке "Читать" взят с сайта "Википедия" и доступен по лицензии Creative Commons Attribution-ShareAlike; в отдельных случаях могут действовать дополнительные условия.

Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.

2019-2024
WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии