Breme (Brèmi in dialetto lomellino[4]) è un comune italiano di 713 abitanti della provincia di Pavia in Lombardia, posto nella bassa Lomellina, alla confluenza tra il fiume Po ed il Sesia.
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Breme comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Cesarina Guazzora (lista civica) dal 4-10-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 45°08′N 8°38′E |
Altitudine | 101 m s.l.m. |
Superficie | 18,81 km² |
Abitanti | 713[1] (31-12-2021) |
Densità | 37,91 ab./km² |
Comuni confinanti | Candia Lomellina, Frassineto Po (AL), Sartirana Lomellina, Valle Lomellina, Valmacca (AL) |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 27020 |
Prefisso | 0384 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 018022 |
Cod. catastale | B142 |
Targa | PV |
Cl. sismica | zona 4 (sismicità molto bassa)[2] |
Cl. climatica | zona E, 2 812 GG[3] |
Nome abitanti | bremesi |
Patrono | San Barnaba |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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È sede dell'antica abbazia di San Pietro di Breme[5], che acquisì grande importanza nel 929, quando vi si trasferirono i monaci dell'Abbazia della Novalesa, distrutta dai Saraceni intorno al 929. Nel 1542 i monaci benedettini si trasferirono nell’Eremo di Sant'Alberto di Butrio e al loro posto si insediarono i monaci olivetani là presenti, in conseguenza fu soppresso il titolo di abate e i beni dell’abbazia furono uniti a quelli del Monastero di San Bartolomeo in Strada di Pavia. Nel 1784 il Re di Sardegna Vittorio Emanuele I di Savoia decretò la soppressione dell’abbazia e l’incameramento dei suoi beni da parte dello stato. Sotto l'occupazione napoleonica venne infine abbattuta la chiesa abbaziale, già diroccata e pericolante.
Dal punto di vista civile, Breme è noto fin dal X secolo, quando apparteneva al Comitato (contea) di Lomello. Nel 1164 è citato tra i centri della Lomellina posti sotto il dominio di Pavia; nell'elenco delle terre pavesi del 1250 appare come Bremide. Sotto i Visconti è sede di podesteria; i Visconti lo infeudano dapprima agli Adorno, e nel 1439 a Pietro Visconti, lontano congiunto del duca di Milano. Breme resta signoria dei suoi discendenti fino al XVIII secolo, quando il feudo è acquistato dagli Arborio di Gattinara, già signori di Sartirana Lomellina, che sono nominati Marchesi di Breme. Breme, posto al confine tra il ducato di Milano e il Monferrato, fu un'importante piazzaforte di forma pentagonale: nel 1638, presa dai Francesi, fu riconquistata dagli Spagnoli dopo un lungo e sanguinoso assedio. Nel 1707 entrò a far parte con la Lomellina dei domini dei Savoia.
Lo stemma e il gonfalone del comune sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 19 settembre 2012.[6]
«D'oro, al castello di rosso, mattonato di nero, chiuso dello stesso, merlato alla guelfa, le due torri ognuna di tre, il fastigio di sei; esso castello fondato sulla campagna di azzurro, fluttuosa di argento, accompagnato a destra ed a sinistra da due pioppi di verde, uno e uno, nodriti nella campagna. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo di rosso.
In cento anni si è assistito ad un forte spopolamento che ha portato i residenti ad un terzo di quelli presenti nel 1911.
Abitanti censiti[7]
A giugno si svolge la Sagra della Cipolla Rossa di Breme, presidio Slow food. Ad agosto si svolge la Sagra della Cipolla Bionda di Breme.
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 240126370 · GND (DE) 7572684-1 · BNF (FR) cb15529015b (data) · J9U (EN, HE) 987010685531705171 |
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