Barrafranca (IPA: ['barra'fraŋka], è un comune italiano di 11 754 abitanti[1] del libero consorzio comunale di Enna in Sicilia.
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Barrafranca comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Libero consorzio comunale | Enna |
Amministrazione | |
Sindaco | Carmelo La Paglia Leonardo La Vigna Maria Salerno (commissione straordinaria) dal 16-4-2021 |
Territorio | |
Coordinate | 37°22′N 14°12′E |
Altitudine | 450 m s.l.m. |
Superficie | 53,71 km² |
Abitanti | 11 754[1] (31-8-2022) |
Densità | 218,84 ab./km² |
Comuni confinanti | Mazzarino (CL), Piazza Armerina, Pietraperzia, Riesi |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 94012 |
Prefisso | 0934 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 086004 |
Cod. catastale | A676 |
Targa | EN |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona C, 1 344 GG[3] |
Nome abitanti | barresi |
Patrono | sant'Alessandro |
Giorno festivo | 3 maggio |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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È situata su un territorio collinare a sud-ovest del capoluogo, sul versante sud-ovest dei monti Erei, fra i fiumi Tardara e Braemi. Ha un'estensione di circa 53,64 km² e un'elevazione dal livello marino di 448 m.
Nella carta topografica edita dall'I.G.M. ricade tra le tavolette Barrafranca 268 III SE e Monte Navone 268 II SO.
Barrafranca risale probabilmente all'antica Hibla Heraia (o Galeota o Galatina), poi romanizzata con il nome di Callonania.[senza fonte] In epoca normanna l'abitato si chiamò Convicino e divenne feudo della famiglia Barresi, intorno al 1330. Duecento anni dopo, nel 1529, Convicino assunse l'attuale nome di Barrafranca. Il nome del comune, molto probabilmente, deriva da Francesco Barresi che, nel XIII secolo, propiziò la costruzione delle prime case del comune. Secondo altri, invece, da "barriera franca" in quanto, per far incrementare la popolazione e i commerci, Matteo III Barresi, marchese di Barrafranca, aveva esentato dalle franchigie che si dovevano pagare per attraversare il paese ai nuovi arrivati e ai commercianti di passaggio. In seguito, grazie a un clima di pace e di libertà garantita ai cittadini, Barrafranca incominciò un periodo di costante aumento della popolazione residente, sia per l'ottima accessibilità del paese, sia per l'ampia possibilità di trovare un lavoro nelle miniere di sale. Il paese cominciò a espandersi attorno al castello dei Barresi, estendendosi prima a ovest verso il quartiere Sopra Canale poi verso le terre del monastero a est e successivamente a nord.
Il primo stemma ufficiale di Barrafranca, anche se non approvato dal Governo, fu ideato dal signor Santo Scarpulla, mastro muratore, alla fine degli anni venti quando fu restaurata la facciata del Palazzo Municipale. Esso era costituito: Scudo ovale, celeste, all'aquila al naturale, poggiata su una fascia di verde caricata dalla scritta in nero “Barrafranca”, e una torre bianca, merlata alla guelfa, poggiata a sinistra sulla fascia sotto l'ala dell'aquila; corona marchionale e scritta in oro.
Il 10 febbraio 1953 il Consiglio comunale adotta un nuovo stemma costituito da: Scudo inquartato, sormontato dalla corona argentea dei Comuni e circondato in basso da due fronde d'albero, una di ulivo e una di alloro, tenute insieme da un nastro tricolore. Nel 1996, il Presidente della Repubblica firma il decreto di approvazione del nuovo Stemma comunale. Il 10 ottobre viene trascritto nel Registro Araldico dell'Archivio Centrale dello Stato e il 25 dello stesso mese nel Registro dell'Ufficio Araldico. Lo stemma è così rappresentato: nel I, di azzurro, all'aquila con il volo abbassato, d'oro, afferrante la lista svolazzante, dello stesso, caricata dal motto, in lettere maiuscole, OLIM CONVICINUM, essa aquila sormontata dalla corona marchionale d'oro; Nel II, d'oro, alla torre di rosso, mattonata di nero, chiusa dello stesso, finestrata di due in fascia, di nero, merlata alla guelfa di quattro, fondata sulla pianura di verde.
![]() | Medaglia di bronzo al merito civile |
«La cittadina durante il secondo conflitto mondiale subì i bombardamenti aerei, prima americani e poi tedeschi, che provocarono numerosi morti e feriti e la distruzione quasi totale delle abitazioni. La popolazione sopportò gli avvenimenti bellici con coraggiosa determinazione e generosa solidarietà, prodigandosi in aiuto dei superstiti. Chiaro esempio di spirito di sacrificio ed elette virtù civiche. Luglio 1943 - Barrafranca (EN)» — 17 aprile 2012.[4] |
Abitanti censiti[5]
L'economia è prevalentemente agricola (con produzione di ortaggi (particolarmente apprezzate le cipolle), frumento, mandorle, olio d'oliva, uva, agrumi) con allevamenti. Sono presenti cinque frantoi ed uno stabilimento di lavorazione della mandorle (quest'ultimo non più operativo). È sviluppato anche l'artigianato (lavorazione del marmo e consimili, ceramica, ferro e alluminio, legno, cornici in gesso, statue in cementizio ecc.), il comparto sartoriale e il commercio. Sono presenti miniere di zolfo (ormai in disuso) e farine fossili.
Di seguito è presentata una tabella relativa alle amministrazioni che si sono succedute in questo comune.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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16 luglio 1988 | 15 luglio 1989 | Giuseppe Bonincontro | Democrazia Cristiana | Sindaco | [6] |
18 settembre 1989 | 19 gennaio 1990 | Gaetano Giunta | Partito Comunista Italiano | Sindaco | [6] |
26 gennaio 1990 | 16 novembre 1992 | Giovanni Nicolosi | Democrazia Cristiana | Sindaco | [6] |
18 gennaio 1991 | 18 aprile 1992 | Giuseppe Balsamo | Democrazia Cristiana | Sindaco | [6] |
19 febbraio 1993 | 22 giugno 1993 | Vincenzo Spagnuolo | Democrazia Cristiana | Sindaco | [6] |
22 giugno 1993 | 15 dicembre 1997 | Gaetano Giunta | Partito Democratico della Sinistra | Sindaco | [6] |
15 dicembre 1997 | 11 giugno 2002 | Salvatore Giuseppe Marchì | centro-destra | Sindaco | [6] |
11 giugno 2002 | 29 maggio 2007 | Giuseppe Marchì | centro-destra | Sindaco | [6] |
29 maggio 2007 | 14 maggio 2012 | Angelo Ferrigno | centro-destra | Sindaco | [6] |
8 maggio 2012 | 16 dicembre 2015 | Salvatore Lupo | lista civica | Sindaco | Mozione di sfiducia[6] |
16 dicembre 2015 | 7 giugno 2016 | Pio Guida | commissario straordinario | [6] | |
13 giugno 2016 | 16 aprile 2021 | Fabio Arnaldo Ettore Accardi | lista civica | Sindaco | [6] |
27 agosto 2020 | 16 aprile 2021 | Calogero Sirna | commissario straordinario | [6] | |
16 aprile 2021 | in carica | Carmelo La Paglia-Leonardo La Vigna-Maria Salerno | commissione straordinaria | [6] | |
Ha sede nel Comune la società di calcio A.S.D. Barrese, che partecipa al campionato di seconda categoria 2022-2023.
Altri progetti
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