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Barbariga (Barbariga in dialetto bresciano[4]) è un comune italiano di 2 329 abitanti[1] della provincia di Brescia in Lombardia. È famoso per la sua produzione di casoncelli, tipici ravioli, specialità locale da consumarsi asciutti e conditi con burro e salvia. Dal 2004 sono stati tutelati con il marchio della Denominazione comunale d'origine.

Barbariga
comune
Barbariga – Veduta
Barbariga – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Lombardia
Provincia Brescia
Amministrazione
SindacoGiacomo Uccelli (lista civica Insieme per il futuro) dal 26-5-2014 (2º mandato dal 27-5-2019)
Territorio
Coordinate45°24′N 10°03′E
Altitudine81 m s.l.m.
Superficie11,34 km²
Abitanti2 329[1] (30-11-2021)
Densità205,38 ab./km²
FrazioniFrontignano
Comuni confinantiCorzano, Dello, Offlaga, Orzinuovi, Pompiano, San Paolo
Altre informazioni
Cod. postale25030
Prefisso030
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT017011
Cod. catastaleA630
TargaBS
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 341 GG[3]
Nome abitantibarbarighesi
Patronosan Vito
Giorno festivo15 giugno
Cartografia
Barbariga
Barbariga – Mappa
Barbariga – Mappa
Posizione del comune di Barbariga nella provincia di Brescia
Sito istituzionale

Geografia fisica


Il territorio è sito in un'area pianeggiante, un tempo occupato da una palude, bonificata con una rete di canali ancor oggi presenti. Sul territorio vi sono alcuni fontanili (nella zona dei Morti di San Gervasio) da cui sgorga acqua che alimenta i canali stessi. Negli ultimi vent'anni sono stati scavati due pozzi principali: uno nei pressi del cimitero, che pesca l'acqua a una profondità di 170 metri e uno all'ingresso di Frontignano, che preleva ad una profondità di 190 metri. Il terreno è adatto alle colture di mais, perché abbastanza friabile ma capace di trattenere l'acqua.

Negli anni ottanta, nella zona chiamata "Valle di Co" dell'omonimo paese, sono stati effettuati degli scavi alla ricerca del gas metano, conclusi però senza esito.


Storia


In principio Barbariga era totalmente paludosa. I monaci benedettini dell'Abbazia di Leno, intorno all'anno Mille, bonificarono il territorio barbaresco e quello circostante. Già nel XIII secolo si ebbero notizie del comune di Barbaricha. Nel XV secolo avvenne il miracolo della Madonna del Ducco e venne costruita la chiesa di san Vito (oggi disciplina di san Pietro martire). Il tempio citato in precedenza venne sostituito nel 1752 con una nuova chiesa barocca, sempre dedicata a san Vito. Ebbe luogo nel 1762 una protesta alla Feroldina per via delle coltivazioni di riso che provocavano la malaria. Da allora il riso venne "bandito" dalle campagne di Barbariga, sostituendolo con il mais.


Simboli


«Partito: nel primo d'azzurro, allo sperone d'oro, posto in sbarra con in basso la sua rotella in guisa di stella a dieci punte, al capo d'Angiò; nel se­condo, d'oro alla torre di rosso, merlata alla guelfa e aperta di nero. Ornamenti esteriori da Comune.»

Lo stemma, privo di concessione ufficiale, è liberamente adottato ed usato dal Comune. Lo sperone da cavaliere è un'arma parlante ripresa dal blasone della famiglia bresciana dei Masperoni, mentre il capo d'Angiò allude all'antica appartenenza del Comune alla fazione guelfa. La torre ricorda il piccolo ca­stello di cui ancora esistono i resti, fondato probabil­mente nel XII secolo e diventato il nucleo primigenio della paese.[5]

Il gonfalone è un drappo di azzurro.


Monumenti e luoghi d'interesse



Chiesa parrocchiale


Su progetto di Antonio Marchetti, la chiesa si presenta con facciata a due ordini e interno a due campate ritmato da lesene, risolte, come il presbiterio, con copertura a vela, e l'abside schiacciata, molto simile al progetto della chiesa di Paderno in Franciacorta, attribuito al padre Giovanni Battista Marchetti.


Disciplina di San Pietro martire


Si tratta dell'antica parrocchiale di san Vito, oggi privata di una terza campata anticamente antistante alla facciata. Le due campate rimanenti sono decorate da cappelle di stile corinzio e ionico. Il piccolo tempio termina con un'abside poligonale, nella quale sono conservate delle tracce di affresco raffiguranti i calzari dei santi Vito e Modesto. Nel fianco sud è conservato uno strappo di affresco quattrocentesco raffigurante l'Annunciazione.


Santuario di Santa Maria del Ducco


Si tratta della chiesa del cimitero. Il Santuario neogotico che vediamo oggi è la ricostruzione del 1890. All'interno troviamo un affresco strappato di fine quattrocento definito miracoloso, raffigurante una Vergine col Bambino tra Angeli (aggiunti più tardi). L'affresco si trova in una cornice seicentesca placata d'oro. L'esterno è circondato dal portico collegato a quello del camposanto.


Società



Evoluzione demografica


Abitanti censiti[6]


Lingue e dialetti


Nel territorio di Barbariga, accanto all'italiano, è parlata la lingua lombarda prevalentemente nella sua variante di dialetto bresciano.


Cultura



Eventi


Il patrono del paese è San Vito, festeggiato il 15 giugno, cui corrisponde una tradizionale sagra e una solenne Processione. Dal 2004 è stata introdotta la "fiera del casoncello", nata allo scopo di far conoscere i casoncelli DE.CO e altri prodotti tipici della Bassa Bresciana.


Amministrazione


Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
24 aprile 1995 14 giugno 2004 Stefano Scalvenzi PPI Sindaco
14 giugno 2004 26 maggio 2014 Marco Marchi lista civica Insieme per il futuro Sindaco
26 maggio 2014 in carica Giacomo Uccelli lista civica Insieme per il futuro Sindaco

Sport


La principale squadra di calcio della città è F.C. Barbariga 1987 che milita nel girone F lombardo di Seconda Categoria. La società in realtà è stata costituita nel 2008, ma ha mantenuto la data di fondazione originaria, dopo la chiusura della prima società avvenuta nel 2001.

Nella città sono disponibili molteplici impianti sportivi, vi sono due campi di calcio, uno a 11 giocatori ed uno a 7 giocatori, ed una piastra polivalente che permette di svolgere anche le attività di tennis, pallavolo, beach volley e pallacanestro.


Note


  1. Dato Istat - Popolazione residente al 30 novembre 2021 (dato provvisorio).
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Toponimi in dialetto bresciano, su brescialeonessa.it.
  5. Marco Foppoli, Barbariga, in Stemmario Bresciano, Provincia di Brescia / Grafo, 2011, p. 69, ISBN 978-88-7385-844-7.
  6. Statistiche I.Stat ISTAT URL consultato in data 28 dicembre 2012.

Bibliografia



Altri progetti



Collegamenti esterni


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На других языках


[de] Barbariga (Italien)

Barbariga ist eine norditalienische Gemeinde (comune) mit 2320 Einwohnern (Stand 31. Dezember 2019) in der Provinz Brescia in der Lombardei. Die Gemeinde liegt etwa 17 Kilometer südsüdwestlich von Brescia.

[en] Barbariga, Lombardy

Barbariga is a comune in the province of Brescia, in Lombardy.

[es] Barbariga

Barbariga es una localidad y comune italiana de la provincia de Brescia, región de Lombardía, con 2.363 habitantes.

[fr] Barbariga

Barbariga (Barbariga en dialecte locale) est une commune italienne de 2 410 habitants[1] située dans la province de Brescia dans la région Lombardie dans le nord de l'Italie. La commune est fameuse pour sa production de casoncelli : ravioli typiques, une spécialité locale qui doit être consommée sec avec un assaisonnement au beurre et à la sauge. Depuis 2004, la ville est protégé par le label italien : Denominazione communale d'origine (it).
- [it] Barbariga



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