Deriva dal nome personale latinoAttilius; si tratta di un nome prediale, ovvero legato a terreni o fondi rustici, con suffisso -ānus, che ha attestazioni in Umbria[4][5][6].
Storia
La zona, di origine etrusca, delimitata dalla linea naturale del fiume Tevere, ospitò le primitive popolazioni, come attestano i ritrovamenti di tombe, cripte e vasellame. All'inizio del XIII secolo fu coinvolta nelle guerre, e Todi si assicurò il possesso del castello (di importante posizione strategica). Fino al 1500, insieme ai paesi vicini, Attigliano fu teatro di guerre ed assalti e più volte passò dal dominio di Todi a quello della Santa Sede, a quello di Amelia, fino a tornare definitivamente dominio di Bartolomeo d'Alviano. A Corrado o Consolo, nipote di Bartolomeo, si deve la costruzione del palazzo Baronale e della chiesa della Madonna del Porto (ora chiesa del cimitero). Nel 1540 Attigliano venne ceduto a papa Paolo III Farnese. Dopo 104 anni di possesso, nel 1644 il feudo di Attigliano fu venduto dai Farnese al marchese Marcello Raimondi di Genova, che dopo sette anni lo rivendette ad Olimpia Pamphili, che lo passò poi alla famiglia Orsini. Nel 1840 il feudo fu acquistato dal principe Borghese.
Intorno alla seconda metà dell'800 il comune di Attigliano si scelse un emblema, un gonfalone in pesante velluto, diviso in bande, una bianca e una verde, con al centro uno scudo sormontato da una corona baronale rappresentante tre figure naturali e ideali: un tiglio, un mitologico ippogrifo che lo arrampa su una distesa d'acqua.
Monumenti e luoghi d'interesse
Fontana dei delfini. Al centro della piazza principale, fu costruita da Ramperti da Amelia nel 1885 con il duplice scopo di favorire l'approvvigionamento idrico e
e di ornare lo spazio antistante. I materiali upera provengono dalla vecchia cava di S. Eugenia.
Chiesa di S. Lorenzo Martire. La chiesa, di moderna concezione, risalente al 1983, si fregia di vetrate artistiche concretizzate attraverso l'uso del mosaico e di un portale di bronzo realizzato dalla scultrice Nadia Rognoni. Nel giardino antistante il sagrato un monumento bronzeo realizzato dalla scultrice Annita Mechelli rappresenta L'AVIS Attigliano, una delle numerose associazioni operanti nel paese.
Il campanile di piazza della Rocca. La piazza della Rocca è sovrastata da un campanile che reca sul frontale un singolare orologio ad una sola lancetta e a dodici ore.
La chiesa della Madonna delle Grazie. Situata alla periferia del paese, al di là della stazione ferroviaria, è nata tra la I e la II guerra mondiale. Il quadro della Madonna dipinto su tegola da ignoto era punto di unione e devozione dei familiari dei combattenti.
Parco di Studio e Riflessione: inaugurato nel maggio 2008, prima chiamato "Parco del Messaggio di Silo" .
Vi si fermano treni regionali in servizio navetta tra Viterbo e Orte, tutte le coppie di treni regionali veloci Viterbo Porta Fiorentina-Orte-Roma Termini nonché tutti i treni regionali della ferrovia Roma-Firenze.
Amministrazione
Istituzioni
È la sede nazionale del Sindacato dei direttori e degli assistenti amministrativi delle scuole pubbliche italiane (ANQUAP).
(DE) Wilhelm Bofinger, Lateinische Personennamen in den Romanischen Ortsnamen auf -anum, -acum und -anicum. Versuch einer vergleichenden Toponomastik, Tübingen, Bölzle, 1938, p.6.
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