Arvier (pron. fr. AFI: [aʁvie] - Arvë in patois valdostano[5]) è un comune italiano di 861 abitanti[1] adagiato sul fondovalle della Dora Baltea, attorno al borgo medievale che sorge a 780 metri s.l.m., a circa 14 chilometri a ovest da Aosta.
Arvier comune
(IT) Comune di Arvier (FR) Commune d'Arvier
Arvier – VedutaPanorama di Arvier dal Castello di Montmayeur
Classificazione sismica: zona 4 (sismicità molto bassa)[6]
Clima
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Storia
Il toponimo latino è Arva[7] e Arvarium[8][9]. Da Arvier, epoca romana, passava la via delle Gallie, strada romana consolare fatta costruire da Augusto per collegare la Pianura Padana con la Gallia.
Nel 1939 il toponimo venne italianizzato in Arviè[10] e il comune incluse quello di Avise. Il toponimo e il territorio sono stati ristabiliti nel 1946.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone del comune di Arvier sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 4 febbraio 1993.[11]
«Di azzurro, al leone d'argento, linguato di rosso, attraversato dalla fascia d'oro, caricata di tre rose di rosso. Ornamenti esteriori da Comune.[12]»
L'emblema comunale riproduce, con minime varianti, quello della nobile famiglia de La Mothe che si stabilì ad Arvier alla fine del XIII secolo.[13]
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.
Monumenti e luoghi d'interesse
Il principale patrimonio monumentale e storico di Arvier è costituito dai resti del castello di La Mothe risalente alla fine del Duecento, dal castello di Arvier in località Grand-Haury, e dalla casaforte di Planaval, in Valgrisenche, la casaforte valdostana posta a maggior altitudine.
L'architettura religiosa è invece rappresentata dalla chiesa parrocchiale di San Sulpizio con il campanile romanico e della cappella di Rochefort, affacciata sul fondovalle dall'alto di un roccione e sita dove fino all'Ottocento si trovavano ancora i resti del Castello di Rochefort[14]. Particolarmente interessante è il borgo di Léverogne, dove le tracce del Medioevo si fondono armoniosamente con strutture più recenti.
In Via Saint-Antoine 12 è presente una biblioteca comunale.
Musei
Museo parrocchiale d'arte sacra di Arvier
Eventi
Tour Du Rutor Extrême - Gara internazionale di scialpinismo (biennale) entrata a far parte del circuito internazionale La Grande Course[16] nel 2011.
Finale del 69º Campionato italiano di scacchi - dal 26 settembre al 4 ottobre 2009.
Economia
Turismo
Panorama di Arvier
In estate questo territorio è ideale per chi ama vacanze all'insegna della tranquillità e di salutari passeggiate ed escursioni in grandi boschi. Salendo, nella zona dei pascoli fino al limite dei ghiacciai del Doravidi e della Becca di Tos, sono percorribili panoramici sentieri.
Planaval, nella Valgrisenche, offre diverse possibilità agli amanti degli sport invernali: la sua pista di fondo, che si snoda ai piedi di una torre eretta nel XIV secolo, è anche il punto di partenza per splendidi itinerari di scialpinismo nel massiccio del Rutor.
La consorteria di Planaval
Nella frazione Planaval, pascoli e boschi, secondo un uso millenario, sono di proprietà collettiva della Consorterie de Planaval[17]
Infrastrutture e trasporti
Il paese dispone di una propria stazione ferroviaria vicino al centro della cittadina, posta lungo la ferrovia Aosta-Pré-Saint-Didier; tale linea nacque con scopi industriali e vi viene svolto servizio passeggeri regolare ad opera di Trenitalia, nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Valle d'Aosta.
Dati 2011. Cfr. Anna Maria Pioletti (a cura di), Giochi, sport tradizionali e società. Viaggio tra la Valle d'Aosta, l'Italia e l'Unione Europea, Quart (AO), Musumeci, 2012, pp.74-100, ISBN978-88-7032-878-3.
Bibliografia
Arvier. Una comunità nella storia, Quart (Aosta), Musumeci, 2004, ISBN88-7032-712-4.
Arvier, a cura della Regione Autonoma Valle d'Aosta, edito in occasione del XXV Concours Cerlogne, Planaval (Arvier) 25-27 maggio 1987, Aosta, Tipografia Valdostana, 1987
(FR) Ambroise Roux, La paroisse d'Arvier. Son église, ses chapelles, ses curés, par un enfant du pais, Aoste, Imprimerie Catholique, 1985 [1910].
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