Arten è una frazione del comune italiano di Fonzaso, nella provincia di Belluno, nel Veneto.
Arten frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 46°00′28.22″N 11°49′43.03″E |
Altitudine | 314 m s.l.m. |
Abitanti | 930 (2011) |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+1 |
Patrono | Gottardo di Hildesheim |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Il borgo dista circa 2,5 km dal capoluogo comunale ed è situato a un'altitudine di 314 m s.l.m.. Risulta abitato da 930 persone.
Le tracce di un primo insediamento umano nell'area di Arten risalgono al periodo in cui l'area del Feltrino era abitata dalle popolazioni autoctone dei Reti e dei Paleoveneti, attorno al I-II millennio a.C. Successivamente, dopo che la Gallia Cisalpina fu inglobata dai Romani, la zona, posta sotto la sfera d'influenza del Municipium di Feltria, entrò a far parte della Regio X Venetia et Histria. La tradizione farebbe derivare il toponimo Arten dall'unione tra il termine di origine retica o celtica "Art"/"Arkt", traducibile con "orso" lingua italiana, ed il suffisso di matrice etruscoide "-en", mentre è più probabile una derivazione dal latino "Arx", rocca o fortezza.[1] Vi fu edificata una struttura difensiva nel periodo del Tardo Impero, poi riutilizzata dai Bizantini quando l'Italia tornò in mano all'Impero Romano d'Oriente con la guerra Greco-Gotica, che durò dal 535 al 553 d.C. L'esistenza di tale fortificazione è testimoniata dal ritrovamento fatto nel 1875 da parte di Luigi Buzzati di piatti d'argento e monili vari databili al regno dell'Imperatore Romano Giustiniano.
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