Nel 1976, durante lavori di cava svolti sulla sommità del Monte Cros, venne scoperta una breccia ossifera risalente al Pleistocene Medio-Superiore, all'interno della quale sono stati rivenuti resti ossei e dentari di numerosi mammiferi[3].
Nei pressi dei cosiddetti "stretti di Andonno" è stata rinvenuta una lapide risalente al periodo romano, la quale riporta un'invocazione agli dei a protezione dei viandanti.
Il paese fu un possedimento dei benedettini, e i suoi terreni furono ceduti agli abitanti in enfiteusi a fronte del pagamento di un canone[4]. Il comune di Andonno faceva parte del Mandamento di Valdieri[5]. Tradizionalmente i suoi abitanti, oltre che all'agricoltura e alla pastorizia, si dedicavano alla tessitura[6]. Nel 1928, con il Regio decreto del 13 novembre n.2741, fu unito al comune di Valdieri.[7]
Toponimo
Il nome Andonno deriverebbe dall'espressione latinaAn donum, cioè altro luogo[8]
Geografia fisica
Il borgo di Andonno è ubicato accanto al torrente Gesso, in sinistra idrografica. Il centro dell'abitato si trova a 733 metri sul livello del mare.[1]
Edifici e luoghi di interesse
Chiesa della Confraternita di Santa Croce
Museo etnografico, allestito su due piani è dedicato alla storia del paese e alla sua cultura materiale. È intitolato a Giuseppe Giraudo.[9]
Chiesa parrocchiale di Sant'Eusebio, risalente al XV secolo.[8]
Confraternita di Santa Croce
Nei pressi del paese si trova un importante sito di arrampicata, dove è stato aperto il primo 8c+ d'Italia.[10]
Copia archiviata, su sevescassa.it. URL consultato l'11 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2012). Curriculum Vitae di S. Scassa.
Voci correlate
Modifiche territoriali e amministrative dei comuni del Piemonte
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