Albosaggia (Busasgia in dialetto valtellinese[4]) è un comune italiano di 2 997 abitanti[1] della provincia di Sondrio in Lombardia.
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Albosaggia comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Graziano Murada (lista civica - Murada x Albosaggia Sindaco) dall'11-06-2018 |
Territorio | |
Coordinate | 46°09′N 9°51′E |
Altitudine | 490 m s.l.m. |
Superficie | 34,35 km² |
Abitanti | 2 997[1] (31-5-2022) |
Densità | 87,25 ab./km² |
Frazioni | Centro, Moia, Porto, Torchione |
Comuni confinanti | Caiolo, Castione Andevenno, Faedo Valtellino, Montagna in Valtellina, Piateda, Sondrio |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 23010 |
Prefisso | 0342 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 014002 |
Cod. catastale | A172 |
Targa | SO |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[2] |
Cl. climatica | zona F, 3 256 GG[3] |
Nome abitanti | bosaggini |
Patrono | santa Caterina d'Alessandria |
Giorno festivo | 25 novembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Il comune è situato nel versante orobico della media Valtellina, di fronte alla città di Sondrio.
Nel paese sono presenti boschi di latifoglie e, a partire dai 1.200 metri di altitudine, di conifere. Vi si trovano esemplari di cince, galli cedrone, civetta nana e vari tipi di rapaci, fra i quali l'aquila. Le aree boschive che sovrastano il paesaggio orobico ospitano pure esemplari di camoscio, capriolo, cervo, cinghiale e stambecco.
Il nome del comune, invece, significherebbe "monte o luogo santo" (dal latino Alpes + agia, -ae, a sua volta derivato dal greco Αγία, -ας). Secondo un'altra interpretazione, "Albosaggia" deve essere ricondotto alla gens romana Albucia o Albutia. Infine, per alcuni deriverebbe dal latino albosarius ("boscaiolo").
ll ritrovamento nel suo territorio di un'ascia in bronzo ad alette fa pensare all'esistenza di un insediamento preistorico nella zona.
In età imperiale romana (I-V sec.), la Valtellina rappresentò un importante punto di collegamento tra la Gallia Cisalpina (L'Italia settentrionale) e la Raetia (termine latino per indicare la Svizzera), ma non si assistette alla fondazione né di castra né di nuovi centri urbani.
La prima traccia documentale di Albosaggia risale al XIII secolo (periodo bassomedievale), quando il borgo che costituiva il nucleo del paese, detto "Paradiso", venne citato in alcune fonti e documenti.
Tra il 1354 e il 1357 venne costruito il primo nucleo della futura chiesa parrocchiale di S. Caterina
La storia locale è intensamente legata a quella della famiglia Paribelli, il cui palazzo familiare è tuttora presente in paese e lo sovrasta da una posizione sopraelevata. Tra i membri di questa famiglia, insignita del titolo di "nobile del Sacro Romano Impero" dal 1581, si ricordino Lorenzo e Gian Giacomo, diplomatici presso le corti europee, e poi Cesare, promotore della Repubblica Napoletana nel governo provvisorio della quale entrò a far parte nel 1799.
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 24 novembre 1983.[5]
«Di rosso, alla campana d'argento battagliata di nero, munita di corona costituita da due delfini uniti con le pinne caudali, accompagnata in punta da due spade in decusse d'argento, con le punte in alto, guarnite d'oro. Ornamenti esteriori da Comune.» |
Il gonfalone è un drappo partito di bianco e di rosso.
Abitanti censiti[6]
In Albosaggia ogni anno vengono organizzate varie manifestazioni, tra cui i mercatini natalizi e il festival della letteratura "Il Paese delle Storie" nel mese di maggio.
È diviso principalmente in quattro frazioni:
Paese a forte vocazione agricola e zootecnica fino all'inizio del XX secolo, fu successivamente convertito all'attività industriale e infine commerciale, artigianale, edilizio e terziario.
Ad Albosaggia è presente pure una centrale idroelettrica, costruita nel 1922 sul torrente Torchione, ora di proprietà di Enel Green Power.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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2018 | in carica | Graziano Murada | Murada x Albosaggia Sindaco | sindaco | |
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 145521065 |
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