Acquasanta (Æguasanta in genovese[1] /ˌɛːɡwa'saŋta/) è una località dell'immediato entroterra del ponente genovese, sorge nella valle del torrente omonimo (bacino del Leira) e dista circa 23 km in direzione nord-ovest dal capoluogo di provincia.
Acquasanta frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Città metropolitana | ![]() |
Comune | ![]() ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 44°27′24.73″N 8°46′04.19″E |
Altitudine | 163 m s.l.m. |
Abitanti | 260 |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 16010 e 16158 |
Prefisso | 010 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | acquasantesi |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
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Il suo territorio è amministrativamente diviso tra i comuni di Mele a ovest e Genova ad est seguendo il corso del torrente Leira che la attraversa.
Già in epoca romana era conosciuta grazie ad una fonte di acqua solforosa[senza fonte]. Sulla rupe da cui sgorga la fonte fu costruito, su una sponda a ridosso del greto del torrente, un piccolo tempietto pagano, distrutto da antiche alluvioni; al suo posto fu poi ricostruita una piccola cappella cristiana, in cui si conserva una statua della Madonna.
Il complesso delle Terme di Acquasanta sorge sulla sponda sinistra del torrente Leira in prossimità del Santuario di N.S. dell'Acquasanta
La realizzazione dello stabilimento termale si deve all'iniziativa dell'Opera Pia Nostra Signora dell'Acquasanta di Voltri, che decide di far progettare e costruire i bagni pubblici per consentire l'utilizzo dell'acqua solforosa, che sgorga ai piedi della Cappella, per le cure dei malati meno abbienti.
Le terme vengono realizzate tra il 1830 ed il 1832 e fino al primo conflitto mondiale funzionano regolarmente in conformità agli scopi per i quali sono state erette.
Tra gli anni '30 e '40 il primo piano viene adibito a scuola elementare mentre il piano terra rimane destinato alle funzioni termali, fino a quando nel 1943 viene chiuso ed occupato dai soldati dell'esercito tedesco che ne asportano le vasche di marmo per utilizzarle come abbeveratoi per i cavalli, posizionandole nel giardino dove ancora oggi si trovano.
L'edificio termale ottocentesco costituisce un importante esempio di architettura neoclassica con una forte impronta genovese legata all'architettura di villa di derivazione alessiana.
ANALISI CHIMICO-FISICA DELLA FONTE “TERME DI ACQUASANTA” (01/03/2010)[2]
Lungo la strada che porta in paese si incontrano parecchie fabbriche alcune delle quali ancora in funzione: quasi tutte sono o furono cartiere.
Anche in paese, a poche decine di metri dal Santuario, si trova una cartiera del XVIII secolo, la cartiera Piccardo non più operativa ma non per questo meno importante; la sua posizione ha consentito all'Amministrazione Pubblica di poterla restaurare e aprirla al pubblico in qualità di Museo della Carta e costituirvici un centro didattico rivolto alla produzione di questo materiale.
All'interno ci si possono ritrovare i macchinari restaurati della macchina continua, la macchina per la pressatura dei fogli, le vasche, ed altre attrezzature.
Acquasanta è collegata alla ex SS456 "del Turchino" mediante la strada detta delle Giutte.
La stazione di Genova Acquasanta, posta lungo la ferrovia Genova-Acqui Terme, è servita da treni regionali svolti da Trenitalia nell'ambito del contratto di servizio stipulato con la Regione Liguria.
Acquasanta è servita da un'autolinea AMT numero 101.
La zona di Acquasanta è dominata dalla dirupata Punta Martin (o meglio Martìn) di 1001 m e dalle rocce della Baiarda ad est su cui si svolgono molti itinerari di arrampicata discontinui ma in un ambiente severo e con dislivelli apprezzabili.
Punta Martìn è raggiungibile da Acquasanta per un sentiero che segue la panoramica e ripida cresta SW con qualche passo che richiede attenzione e che è stato segnalato dalla Federazione Italiana Escursionisti.
Da Acquasanta parte il sentiero dedicato al beato Pier Giorgio Frassati che risale la selvaggia valle del Rio Baiardetta e poi volge verso le rocce della Baiarda e Pietralunga e ne sale alla sommità su cui è una cappella. È percorribile una variante attrezzata con cavi per escursionisti esperti. Il sentiero è stato curato ed è in manutenzione del C.A.I Sezione di Bolzaneto.
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