Sanur[2] è un villaggio di circa 45.000 residenti, ad appena 5 chilometri a sud-est di Denpasar e ad una ventina di minuti dall'Aeroporto Internazionale Ngurah Rai. La via principali di Sanur è la Jalan Danau Tamblingan (Jalan DT)[3], che la percorre da nord a sud parallelanente alla spiaggia ed alla via By Pass Ngurah Rai[4].
La spiaggia settentrionale di Sanur è stata protagonista delle occupazioni olandesi nel 1909 e poi quelle giapponesi nel 1942 dell isola.
Turismo
Sanur è stata la culla del turismo di massa di Bali[6]. Intorno al 1930 divenne l'ingresso principale dell'allora mitico paradiso tropicale che era l'isola. Dagli anni '60 e '70, poi, mantiene il record delle destinazioni turistichedi più gettonati al mondo.
Oggigiorno sulla Jalan DT, che percorre quasi gli 8km di costa della città, tra Matahari Terbit Beach a Mertasari Beach, si trovano i ristoranti, i bar, i negozi di souvenir, i resort e gli alberghi più importanti della città[7], dove i turisti non mancano in nessuna ora della giornata.
Monumenti e luoghi d'interesse
L'isola di Nusa Penida, Il Museo Le Mayeur[8], Il giardino delle orchidee di Bali[9], la colonna Blanjong[10] ed il fiume Ayung[11] sono i principali luoghi da visitare.
La colonna Blanjong è considerato il manufatto più antico dell'isola, risalente al IX secolo e costruita durante il regno del re Sri Kesari Waemadewa. Testi in sanscrito e balinese sono scolpite sulla sua superficie. Essa si trova in via Jalan Danau Poso nei pressi del tempio Pura Belanjong.
Il museo Le Mayeur
Mayeur e Ni Pollok
Il museo Le Mayeur[12] è un'abitazione tradizionale balinese, essa fu la casa-studio dell'artista belga Adrien-Jean Le Mayeur de Merpres[13] (1880–1958), il quale giunse a Bali durante la II Guerra Mondiale e vi rimase fino alla morte, realizzando una vasta collezione di dipinti che spesso ebbero come modella la moglie, Ni Wayan Polok Tjoeglik (1917-1985). Dopo la morte dell'artista, il luogo venne trasformato in museo.
Il giardino delle orchidee[14] è un luogo magico a 3km da Sanur su via Jalan Ngurah Rai. È un tipico giardino tropicale con una varietà di oltre mille orchidee tra cui l'orchidea dorata.
Il fiume Ayung dalle bianche acque[15], è il fiume più lungo dell'isola, scendendo dalle montagne viaggia per oltre 68km passando per le reggenze di Bangli, Badung, Gianyar e finisce nelle acque dell'oceano indiano a Sanur[16].
Arte
Sanur è stato uno dei tre poli artistici[17] di Bali, con Batuan e Ubud, che negli anni '20 del XX secolo videro nascere un movimento artistico internazionale sull'isola e l'artista balinese Ida Bagus Nyoman Rai (c.1915-2000)[18] ne fu l'artista più illustre. Mentre tra gli artisti stranieri che visitarono Sanur spiccano oltre Adrien-Jean Le Mayeur, il pittore svizzero Swiss painter Theo Meier (1908-1982)[19], il pittore messicano Miguel Covarrubias (1904-1957)[20][21] ed il pittore tedesco Walter Spies (1895-1942)[22].
La scuola di Sanur[23] è la più stilizzata e decorativa tra le scuole pittoriche balinesi, le prime opere furono realizzate solo con inchiostro nero su carta bianca[24] che col tempo vennero arricchite da sfumature tenui di colori a pastello.
Galleria d'immagini
Le truppe olandesi nelle acque di Sanur, 1906.
Barche tradizionali balinesi sulla spiaggia di Sanur.
Il templio induista di Pura Belangjong a Sanur.
Parte della colonna del XI presso il tempio di Pura Belangjong.
Note
(EN) Winart Agnes, Unclear beach rules causing disarray, in The Jakarta Post, 3 aprile 2013. URL consultato il 18 novembre 2020 (archiviato dall'url originale il 6 aprile 2013).
(EN) Sanur, su indonesia.travel. URL consultato il 19 novembre 2020.
(EN) Sanur main town?, su tripadvisor.com. URL consultato il 19 novembre 2020.
(EN) Coe, Michael D., Covarrubias, Miguel, in Davíd Carrasco (a cura di), The Oxford Encyclopedia of Mesoamerican Cultures, Oxford University Press, 2001, ISBN978-0-19-518843-1.
(EN) Covarrubias Miguel, The Island of Bali, in Alfred A. Knopf, New York, 1937, p.xxi-xxii.
(DE) Elke Voss, Walter Spies – Ein Leben für die balinesische Kunst, in Ingrid Wessel (a cura di), Indonesien am Ende des 20. Jahrhunderts, Abera Verlag, Hamburg, ISBN3-934376-07-X.
(EN) Adrian Vickers, Balinese Art: Paintings and Drawings of Bali 1800-2010, in Tuttle Edition, 2012.
(EN) Spanjaard Helena, Pioneers of Balinese Painting, KIT Publishers, 2007, ISBN978-90-6832-447-1 (archiviato dall'url originale il 6 agosto 2009).
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