Megara (in greco: Μέγαρα) è un comune della Grecia situato nella periferia dell'Attica (unità periferica dell'Attica Occidentale) con 34.174 abitanti secondo i dati del censimento 2001[1].
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Megara comune | |
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Μέγαρα | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Periferia | Attica |
Unità periferica | Attica Occidentale |
Territorio | |
Coordinate | 37°59′N 23°20′E |
Altitudine | 4 m s.l.m. |
Superficie | 333 km² |
Abitanti | 34 174 (2001) |
Densità | 102,62 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 191 00 |
Prefisso | 2296 |
Fuso orario | UTC+2 |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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A seguito della riforma amministrativa detta Programma Callicrate in vigore dal gennaio 2011[2] che ha abolito le prefetture e accorpato numerosi comuni, la superficie del comune è ora di 333 km² e la popolazione è passata da 28.195[3] a 34.174 abitanti.
Fu la città natale di Euclide e del poeta elegiaco Teognide.
Città dorica, sconosciuta a Omero, presenta prime tracce di insediamento urbano a partire dalla fine del medioevo ellenico. Fu una delle protagoniste indiscusse della colonizzazione greca d'età arcaica, fondando in Sicilia Megara Hyblaea, Trotilon (nei pressi dell'attuale Brucoli), Leontini e Thapsos. In Asia Minore fondò altre colonie come Bisanzio, Eraclea Pontica e Calcedonia.
Fu patria di una delle più antiche tirannidi arcaiche. Guidata dal tiranno Teagene, alla fine del VII secolo a.C. Megara conobbe un relativo splendore che la portò a conquistare l'adiacente isola di Salamina, spesso contesa con gli ateniesi (e che questi ultimi riconquistarono, poi, con Pisistrato).
Dopo la cacciata di Teagene, i Megaresi conobbero un periodo di disordini, poi sedati con il ritorno delle antiche famiglie aristocratiche. Testimone di questi avvenimenti è il poeta Teognide.
Come città istmica Megara era dotata di due porti, Paghe e Nisea; il primo si affacciava sul golfo Corinzio, il secondo su quello Saronico. Anche quest'ultimo, come Salamina, fu oggetto di contesa con Atene, seguendo le alterne vicende della guerra del Peloponneso, quando Megara si schierò dalla parte di Sparta.
Gli antichi la ricordano come sede di mimiche farsesche di origine popolare, tanto che Aristotele, nella Poetica, ci informa, polemizzando, che i Megaresi si vantavano di aver inventato la commedia. Difatti, inventore della commedia veniva ritenuto un certo Susarione, di origine megarese.
Forse proprio per questo motivo (oltre che per l'eterna ostilità con i vicini ateniesi) i Megaresi proverbialmente sono conosciuti dagli antichi greci come sciocchi e creduloni, ma anche parassiti ed imbroglioni. Famosa è l'espressione proverbiale: lacrime megaresi, che si usa per stigmatizzare un comportamento falso ed ipocrita.
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Scuola megarica. |
In età ellenistica fu sede dell'importante scuola filosofica megarica, d'impostazione socratica, famosa per il ruolo attribuito alla dialettica eristica. Nel solco della tradizione socratica, fu anticipatrice, per certi versi, di una concezione monoteistica.
Era devota principalmente ad Apollo, ma importanti centri di culto sono dedicati anche a Dioniso e a Demetra (in associazione con la vicina Eleusi).
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