Sabbioncello[1][2][3][4] (in croato Orebić ascolta[?·info]) è un comune portuale di 4.101 abitanti nella regione raguseo-narentana in Dalmazia. È situato sull'omonima penisola. Prima del XVI sec. era chiamato Trestenicco[3] o Trestenico[5] (Trstenica). Sabbioncello è collegata con traghetti con la città di Curzola, situata sull'isola dallo stesso nome. Nella regione è importante il turismo.
Sabbioncello comune | |
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(HR) Orebić | |
Localizzazione | |
Stato | Croazia |
Regione | Raguseo-narentana |
Amministrazione | |
Sindaco | Tomislav Jurjević |
Territorio | |
Coordinate | 42°58′N 17°10′E |
Altitudine | 14 m s.l.m. |
Superficie | 113,13 km² |
Abitanti | 4 122 (31-03-2011, Censimento 2011) |
Densità | 36,44 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 20 250 |
Prefisso | 020 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Localizzazione del comune di Sabbioncello nella regione raguseo-narentana | |
Sito istituzionale | |
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Il convento francescano Nostra Signora degli Angeli è la principale attrazione della cittadina dalmata. Di origine medioevale si trova vicino al monte di Sant'Elia, che offre un'ottima vista panoramica verso l'isola di Curzola. Nel cimitero del convento si possono ancora trovare le tombe di alcuni dalmati italiani, che erano l'originale popolazione della penisola di Sabbioncello.
Lo stesso argomento in dettaglio: Italiani di Croazia e Dalmati italiani. |
Lo stesso argomento in dettaglio: Dalmati italiani, Esodo giuliano dalmata, Italiani di Croazia e Unione Italiana. |
A Sabbioncello esiste una piccola comunità di italiani autoctoni, che rappresentano una minoranza residuale di quelle popolazioni italiane che abitarono per secoli ed in gran numero, le coste dell'Istria e le principali città di questa, le coste e le isole della Dalmazia, e il Quarnaro, che erano territori della Repubblica di Venezia. La presenza di italiani autoctoni a Sabbioncello è drasticamente diminuita in seguito all'esodo giuliano dalmata, che avvenne dopo la seconda guerra mondiale e che fu anche cagionato dai "massacri delle foibe".
Sabbioncello ebbe un sindaco italiano fino alla fine dell'ottocento, inoltre, i documenti marinareschi e commerciali, redatti in lingua italiana, testimoniano la lingua e la cultura prevalenti fino a quell'epoca. La cittadina dalmata venne annessa al Regno di Jugoslavia alla fine della prima guerra mondiale, ciò provocò una drastica diminuzione della minoranza di madrelingua italiana che nell'ottocento e i primi anni del novecento andò sempre regredendo. La diminuzione continuò fino a dopo la seconda guerra mondiale, compromettendo fortemente l'esistenza della comunità italofona.
Secondo il censimento 2001 il comune di Sabbioncello contava 4.165 residenti, di cui il 93% della popolazione si dichiarava croata e i pochi rimanenti principalmente serbi, bosniaci e albanesi. Il censimento del 2011 ha confermato la realtà etnica del Comune con la larghissima maggioranza croata, il 94,32%. Presente una piccolissima percentuale di italiani, lo 0,02% della popolazione[6].
Il comune di Sabbioncello è suddiviso in 14 frazioni (naselja)[7] di seguito elencate. Tra parentesi il nome in lingua italiana, che eccetto il capoluogo, è generalmente desueto.
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