Rovigno (in croato Rovinj; in istrioto Ruvèigno o Ruveîgno; in tedesco Ruwein; in veneto Rovigno; in greco antico Ῥυγίνιον, Ryghìnion) è una città croata di 14 367 abitanti dell'Istria sud-occidentale.
|
Questa voce o sezione sull'argomento Croazia non cita le fonti necessarie o quelle presenti sono insufficienti.
|
Rovigno città | ||
---|---|---|
(HR) Rovinj (IT) Rovigno | ||
Localizzazione | ||
Stato | Croazia | |
Regione | Istria | |
Amministrazione | ||
Sindaco | Marko Paliaga | |
Territorio | ||
Coordinate | 45°04′N 13°37′E | |
Altitudine | 32 m s.l.m. | |
Superficie | 79 km² | |
Abitanti | 14 367 (31-03-2011, Censimento 2011) | |
Densità | 181,86 ab./km² | |
Comuni confinanti | Canfanaro, Valle d'Istria | |
Altre informazioni | ||
Lingue | Italiano, croato | |
Cod. postale | 52210 | |
Prefisso | 052 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Targa | PU (Pola) | |
Nome abitanti | rovignesi | |
Patrono | santa Eufemia e san Giorgio | |
Giorno festivo | 16 settembre e 24 aprile | |
Cartografia | ||
Confini comunali rispetto alla regione | ||
Sito istituzionale | ||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Sorge su una costa frastagliata e fronteggiata da scogli ed isolotti a sud del Canale di Leme, tra Parenzo e Pola.
Dista in linea d'aria circa 105 km da Venezia, 65 km da Trieste, 125 da Marina di Ravenna e 155 dal Porto di Ancona.
Geologicamente il territorio rovignese, come quello del resto dell'Istria è caratterizzato da formazione rocciosa di tipo carsico, molti infatti sono i fiumi sotterranei e le doline formate da questi, dette anche foibe.
Le ampie spiagge bianche di roccia calcarea o pietra d'Istria erano un tempo rosse per la forte presenza di bauxite nel terreno, presenza che ancora oggi può essere notata nel suolo superficiale.
L'aspetto rosso delle rocce in antichità ha probabilmente dato il nome alla città, infatti alcuni storici fanno risalire l'origine del nome al sostantivo rubinus volgarizzato dal latino, il quale vorrebbe significare proprio rosso.
È inoltre presente tra le due città di Rovigno e Orsera il famoso Canale di Leme o Fiordo di Lemme o Baia di Lemme, derivante dall'erosione operata dal torrente Foiba di Pisino, lo stesso torrente intorno al quale gira gran parte della trama del romanzo Mathias Sandorf di Jules Verne. Il canale fa parte dell'omonima valle di Lemme, lunga ben 35 km.
Con molta probabilità il nome di Lemme deriva dalla corruzione dialettale del termine latino limes, confine, bordo, probabilmente in antichità infatti fungeva da divisione delle due province di Pola e Parenzo, nonché da confine dei due territori di Rovigno e Orsera.
Il clima rovignese si presenta molto mite, con inverni piovosi ed estati afose ma mitigate dalla corrente del mare.
Rovigno[1] | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | 8,1 | 9,4 | 12,4 | 16,3 | 20,9 | 24,6 | 27,3 | 27,1 | 23,5 | 19,0 | 13,3 | 9,7 | 9,1 | 16,5 | 26,3 | 18,6 | 17,6 |
T. min. media (°C) | 3,3 | 3,8 | 5,9 | 9,1 | 13,3 | 17,0 | 19,5 | 19,3 | 16,3 | 12,4 | 7,6 | 4,6 | 3,9 | 9,4 | 18,6 | 12,1 | 11,0 |
Precipitazioni (mm) | 75 | 65 | 68 | 78 | 70 | 69 | 59 | 80 | 98 | 91 | 112 | 84 | 224 | 216 | 208 | 301 | 949 |
Il centro ha origini pre-romane. Assunse importanza sotto il dominio romano solo nei primi secoli d.C. quando il suo nome era Arupinum o Mons Rubineus e successivamente anche Ruginium e Ruvinium, da cui poi si è giunti al nome attuale. Fu per secoli città, fra le più importanti d'Istria, appartenente alla Serenissima Repubblica di Venezia. Dopo la caduta di quest'ultima e la parentesi napoleonica, passò nelle mani dell'Impero austro-ungarico, a cui rimase sino la fine della prima guerra mondiale.[2]
Appartenne all'Italia fino al Trattato di Parigi del 1947, data in cui fu ceduta alla Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. Tale fatto, come nel resto dell'Istria, causò l'esodo della maggioranza della popolazione italiana autoctona.
Nonostante questo dato storico la presenza italiana sia dal punto di vista culturale che dal punto di vista demografico è rimasta impregnata nella vita di questa e di altre città confinanti, tanto che è possibile ancora oggi a distanza di parecchi decenni ascoltare canzoni popolari in dialetto italiano, notare la toponomastica dei luoghi, quasi completamente di derivazione italiana, leggere targhe commemorative ad illustri cittadini italiani legati alla città o all'Italia stessa.
Molti cittadini rovignesi italiani sono stati inoltre decorati di medaglia d'oro al valor civile dalla repubblica italiana durante le varie commemorazioni del Giorno del ricordo, che si svolgono puntualmente ogni 10 febbraio attraverso molteplici iniziative culturali e istituzionali in tutto il territorio italiano e non solo.
L'esodo dei cittadini rovignesi ha coinvolto non solo l'Italia, ma altri paesi come ad esempio l'Australia, gli Stati Uniti d'America, il Canada, nonché molti paesi orientali, dove alcuni rovignesi conservano ancora lo status di cittadini italiani.
In origine la penisola su cui sorge il centro cittadino era un'isola, separata dalla terraferma da un canale e cinta da una spessa muraglia e da torrioni: a ponente vi era la porta di san Damiano con il relativo torrione (ora la Torre dell'Orologio), a levante la porta di Valdibora con il suo torrione (divenuta nel XVIII secolo casa di proprietà della famiglia Bognolo) e nel mezzo il famoso Portone del Ponte, munito di ponte levatoio, sul quale campeggiava una lapide con la scritta Lo Reposso dei Deserti. Tale porta fu demolita ed il canale interrato nel 1763, per espandere l'antico abitato.
Vi ha sede il Centro di Ricerche Storiche di Rovigno[3], un'istituzione del Consiglio d'Europa.
Storicamente gli abitanti di Rovigno hanno fatto parte della comunità linguistica italiana. Secondo l'ultimo censimento austriaco del 1911 il 97,8% della popolazione era di madrelingua italiana.[4]
Nel 1924 il comune di Rovigno assunse la denominazione di Rovigno d'Istria[5].
Tipica è la via Grisia, che si snoda nel centro storico della cittadina.
Lo stesso argomento in dettaglio: Esodo giuliano dalmata, Italiani di Croazia e Unione Italiana. |
È presente una comunità italiana autoctona che costituisce una minoranza residuale delle popolazioni italiane che abitarono in gran numero le zone costiere dell'Istria e le isole del Quarnaro e della Dalmazia, territori che appartennero della Repubblica di Venezia. La presenza degli italiani a Rovigno è drasticamente diminuita in seguito all'esodo giuliano dalmata, avvenuto dopo la seconda guerra mondiale e motivato anche dai massacri delle foibe.
Fino al 1945 gli italiani costituivano la quasi totalità degli abitanti di Rovigno (circa 10.000 persone). Negli anni seguenti, in seguito all'annessione alla Jugoslavia, gran parte degli italiani migrarono (circa l'85%) e furono rimpiazzati da cittadini jugoslavi di varie etnie, prevalentemente croati.
Oggi Rovigno è un comune bilingue dove il croato e l'italiano sono lingue ufficiali; vi risiede una consistente minoranza italiana di circa 1650 persone, riunite nella locale Comunità degli Italiani di Rovigno. La Comunità conta circa 2.401 soci con diritto di voto, ai quali si aggiungono numerosi bambini e ragazzi; il presidente è Marino Budicin che è anche Vicesindaco di Rovigno. Altri gruppi etnici sono costituiti da serbi, bosniaci, sloveni e albanesi.
In città, pur se in drastico calo dal secondo dopoguerra, causa l'esodo dei parlanti e l'erosione del patrimonio linguistico italiano in favore del croato, è ancora usato da taluni il tipico dialetto istrioto nella sua variante rovignese (ruvigniz nell'idioma locale): questa è una parlata romanza del gruppo italico, autoctona di queste terre d'Istria.
A Rovigno ha sede la Scuola media superiore italiana.
% | Ripartizione linguistica (gruppi principali)[6] |
---|---|
0,81% | madrelingua bosniaca |
81,85% | madrelingua croata |
10,81% | madrelingua italiana |
2,31% | madrelingua albanese |
1,34% | madrelingua serba |
% | Ripartizione linguistica (gruppi principali)[7] |
---|---|
1,09% | madrelingua bosniaca |
81,15% | madrelingua croata |
10,39% | madrelingua italiana |
2,57% | madrelingua albanese |
1,57% | madrelingua serba |
Il comune di Rovigno è diviso in due frazioni (in croato chiamate naselja):
|
In base ai dati dell'Ente per il Turismo della Contea (Regione) Istriana, Rovigno, per il numero di pernottamenti realizzati, è la seconda destinazione turistica della Croazia.
Tra i paesi d'origine dei più numerosi ospiti della città di Rovigno ci sono la Germania, l'Italia, l'Austria e l'Olanda. Sul territorio della città di Rovigno si contano 10 alberghi. Nel 2009 è stato aperto il primo hotel a 5 stelle, l'hotel Monte Mulini.
Numerosi sono i centri naturisti (FKK) nei dintorni. Il più grande è il villaggio Valalta che ospita oltre seimila persone e che fu fondato nel 1968.
Fonte:[8]
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 131344674 · LCCN (EN) n80040808 · GND (DE) 4105049-6 · BNF (FR) cb14647690q (data) · J9U (EN, HE) 987007564216805171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n80040808 |
---|
Portale Croazia | Portale Venezia Giulia e Dalmazia |