Klagenfurt am Wörthersee[2] (pronuncia: [ˈklaːɡn̩fʊʁt am ˈvœʁtɐseː]) (Klognfuat in austro-bavarese, Celovec in sloveno, Celovac in croato, Clanforte in italiano storico, Clanfurt in friulano) è una città dell'Austria di 100 316 abitanti[1], capoluogo della Carinzia.
Klagenfurt am Wörthersee città statutaria | |
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Vista dell'abitato | |
Localizzazione | |
Stato | Austria |
Land | Carinzia |
Distretto | Non presente |
Amministrazione | |
Sindaco | Christian Scheider (Team Kärnten) |
Territorio | |
Coordinate | 46°37′N 14°18′E |
Altitudine | 446 m s.l.m. |
Superficie | 120,12 km² |
Abitanti | 100 316[1] (1º gennaio 2018) |
Densità | 835,13 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 9020, 9061, 9063, 9065, 9073, 9201 |
Prefisso | 0463 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice SA | 2 01 01 |
Targa | K |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
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La città sorge al centro della Carinzia, a circa 60 km dal confine italiano ed è bagnata dal lago di Wörth.
Fondata lungo il fiume Glan dal duca di Carinzia, a protezione del crocevia delle rotte commerciali in direzione est-ovest e nord-sud, tra il 1193 e il 1199 Klagenfurt viene nominata per la prima volta in un documento con il nome di Forum Chlagenvurth. L'area occupata dal centro abitato si trovava in una zona alluvionale del fiume e fu allagata numerose volte; ciò indusse, nel 1246 il duca Bernardo di Spanheim a rifondare la città in una zona più sicura.
Klagenfurt si sviluppò attorno all'attuale Alter Platz e ottenne i diritti civici nel 1252. Nei secoli successivi la città fu devastata da incendi, terremoti, invasioni di cavallette e dalla Guerra dei contadini. Nel 1514 un incendio distrusse quasi completamente la città e l'imperatore Massimiliano I, non avendo denaro per ricostruirla, la donò all'Assemblea Regionale, caso unico nella storia dell'Impero.
L'Assemblea ricostruì, modernizzò e ingrandì la città e molti esponenti della nobiltà eressero i loro palazzi a Klagenfurt. Nel 1592 l'architetto italiano Domenico dell'Allio realizzò il Neuer Platz, il nuovo centro cittadino e una nuova cinta muraria. Il religioso agostiniano svizzero Giovanni Antonio Gambazzi (1574-1662) di Novaggio fu designato quale Deputato dell'Arciducato di Carinzia con sede in città e con il titolo di abate mitrato[3].
Nel 1809 le truppe francesi guidate da Napoleone smantellarono le mura cittadine di cui oggi resta solo un piccolo tratto. Nel 1863 l'arrivo della ferrovia diede una forte spinta all'economia, facendo della città il centro di riferimento della regione.
Nel 1919 la città fu occupata dall'esercito del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni che rivendicava la sovranità sulla parte meridionale della Carinzia. Nel 1920 le forze di occupazione jugoslave si ritirarono dal centro cittadino, retrocedendo nei sobborghi meridionali come Viktring ed Ebenthal. Esse infine si ritirarono definitivamente oltre confine, dopo il plebiscito carinziano dell'ottobre 1920, col quale la maggioranza della popolazione decise che la città avrebbe dovuto rimanere parte dell'Austria.
Nel 1938 la popolazione aumentò di più del 50% a causa dell'incorporazione dei comuni limitrofi di Sankt Ruprecht, Sankt Peter, Annabichl e Sankt Martin. Durante la seconda guerra mondiale la città fu bombardata per ben 41 volte. I bombardamenti uccisero complessivamente 612 persone e rasero al suolo 443 edifici, danneggiandone altri 1.132. Alla fine del conflitto furono ben oltre 110.000 i metri cubi di macerie che dovettero essere rimossi prima di poter ricostruire la città. Nel 1945, alla fine del secondo conflitto mondiale, per la seconda volta gli jugoslavi tentarono l'annessione della parte meridionale della regione, ma, dopo un altro plebiscito che ebbe lo stesso esito, dovettero ugualmente rinunciare.
Evoluzione demografica 1869–2008 |
Klagenfurt è il più importante polo economico carinziano. Il fulcro è costituito dall'industria leggera, il commercio, l'artigianato e il turismo; sono presenti anche sedi di multinazionali come Siemens e Philips.
Klagenfurt è raggiungibile tramite l'autostrada A2 Süd Autobahn, molto utilizzata dai turisti italiani diretti verso Vienna e Budapest. Il distretto di Klagenfurt adotta come targa automobilistica la sigla "K". La stazione ferroviaria di Klagenfurt (Klagenfurt Hauptbahnhof) è uno dei nodi principali del traffico ferroviario del sud dell'Austria. La città è, inoltre, servita dall'aeroporto di Klagenfurt.
Il 4 giugno 1990 la 14ª tappa del Giro d'Italia si è conclusa a Klagenfurt con la vittoria dell'australiano Allan Peiper. Lo stadio di Klagenfurt, il Wörthersee Stadion, impianto utilizzato dallo Sportklub Austria Klagenfurt, è uno degli otto impianti che ha ospitato gli Europei di calcio del 2008 di Svizzera e Austria.
Klagenfurt am Wörthersee è gemellata con[4]:
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Altri progetti
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