Castrovìllari (Castruvìddari in calabrese[4]) è un comune italiano di 20 776 abitanti[2] della provincia di Cosenza in Calabria.
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Castrovillari comune | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Regione | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Amministrazione | |||
Sindaco | Domenico Lo Polito (centro-sinistra) dal 15-6-2015 (2º mandato dal 5-10-2020) | ||
Territorio | |||
Coordinate | 39°49′N 16°12′E | ||
Altitudine | 362[1] m s.l.m. | ||
Superficie | 130,64 km² | ||
Abitanti | 20 776[2] (31-3-2022) | ||
Densità | 159,03 ab./km² | ||
Frazioni | Cammarata, Vigne, Pietrapiana | ||
Comuni confinanti | Cassano all'Ionio, Cerchiara di Calabria, Chiaromonte (PZ), Civita, Frascineto, Morano Calabro, Spezzano Albanese, Altomonte, San Basile, Saracena, San Lorenzo del Vallo, San Lorenzo Bellizzi | ||
Altre informazioni | |||
Cod. postale | 87012 | ||
Prefisso | 0981 | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice ISTAT | 078033 | ||
Cod. catastale | C349 | ||
Targa | CS | ||
Cl. sismica | zona 2 (sismicità media)[3] | ||
Nome abitanti | castrovillaresi | ||
Patrono | Madonna del Castello, san Giuliano di Le Mans, san Francesco di Paola (compatrono) | ||
Giorno festivo | dal 29 aprile al 3 maggio, 27 gennaio e ultima domenica di agosto, ultima domenica di maggio | ||
Soprannome | la capitale del Pollino[senza fonte] | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
La città, posta in un avvallamento naturale denominato "Conca del Re", è attraversata dal fiume Coscile, a 362 m s.l.m.; è circondata dall'Appennino calabro - lucano e rappresenta il centro più popoloso del parco nazionale del Pollino. Il Monte Pollino, 2248 m, nei pressi della cittadina, è la seconda vetta più alta degli Appennini meridionali dopo la Serra Dolcedorme, 2267 m. Anche quest'ultima montagna, che fa parte della catena del Pollino, ricade - in parte - nel territorio di Castrovillari.
A nord-ovest, al confine con il territorio di Morano Calabro, vi è il Monte Sant'Angelo[5], un piccolo monte isolato che domina dall'alto l'intera Piana di Castrovillari.
Il Mar Ionio dista 30 km (lungo la SS 105); il mar Tirreno tra i 50 e i 110 km. Il clima prevalente è di tipo mediterraneo nella stagione estiva e da media montagna appenninica d'inverno; non mancano occasionali nevicate.
Castrovillari è situata a sud del Massiccio del Pollino, ovvero lungo la fascia pedemontana del massiccio calcareo.
Qui si ritrovano i depositi pleistocenici, costituiti da una successione marina di argille, sabbie e conglomerati appartenenti al ciclo suprapliocenico infrapleistocenico del bacino del Crati (Vezzani, 1968b) e da sedimenti continentali quaternari del bacino di Castrovillari (Russo e Schiattarella, 1992).
La classificazione sismica del territorio nazionale ha introdotto normative tecniche specifiche per le costruzioni di edifici, ponti ed altre opere in aree geografiche caratterizzate dal medesimo rischio sismico.
In basso è riportata la zona sismica per il territorio di Castrovillari, indicata nell'Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274/2003, aggiornata con la Delibera della Giunta Regionale della Calabria n. 47 del 10.02.2004.[6]
Zona sismica
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Zona con pericolosità sismica media dove possono verificarsi forti terremoti. |
Castrovillari sorge in una zona collinare. Contornata interamente dalla catena del Pollino e dagli Appennini meridionali, ha un clima poco mitigato dal relativamente vicino mare. Le estati sono di solito molto calde, con punte diurne anche di 40 gradi. Gli inverni possono essere periodicamente freddi, con temperature che arrivano a 0 gradi. Nel gennaio 2017 la temperatura ha raggiunto il record di -8 gradi. Periodiche sono le nevicate. Si ricordano in questo millennio quella del 16 dicembre 2007, con un accumulo vicino ai 25 cm, quelle dall'8 al 10 febbraio 2013, con accumulo di 15 cm, che provocarono l'annullamento delle feste carnevalesche, e quella del 10 gennaio 2017, con accumulo di quasi 20 cm.
I vari reperti archeologici, ritrovati sulle sponde del fiume Coscile (antico "Sybaris") e custoditi nel Museo Civico della città, testimoniano la frequentazione del sito sin dall'epoca paleolitica; le prime forme di vita organizzata, tuttavia, sono testimoniate da reperti risalenti all'epoca ellenica e bruzia.
Il rinvenimento di alcuni ruderi di ville romane portano alla certezza che il luogo ebbe una colonizzazione romana, da cui deriverebbe l'antico nome della città Castrum Villarum cioè "Fortezza delle ville". La mancanza di documenti rende frammentaria e poco chiara la storia fino a che, nel 1064 d.C., i Normanni, con a capo Roberto il Guiscardo, assediarono e conquistarono le mura della città. Il dominio normanno si prolungò fino al 1189, quando Costanza d'Altavilla, ultima discendente della famiglia normanna, sposò Enrico VI di Svevia e il potere passò nelle mani degli Hohenstaufen.
Gli Svevi dominarono la città fino alla battaglia di Benevento, nel 1266, in cui tutta l'Italia meridionale passò nelle mani degli Angioini, che dominarono fino al 1400, fino a quando, cioè, Ferdinando I d'Aragona riuscì a conquistare definitivamente Castrovillari. A questo periodo dobbiamo il castello aragonese, che, finito di costruire nel 1480, non aveva come scopo quello di proteggere i cittadini, bensì di tenere a freno le continue rivolte dei Castrovillaresi, da sempre ostili agli aragonesi: questo scopo è testimoniato dalla frase in latino incisa sotto lo stemma che troneggia sull'ingresso del castello: ad continendos in fide cives.
In seguito la città passò direttamente sotto l'autorità imperiale, per finire poi infeudata alla famiglia degli Spinelli di Cariati, che la ressero quasi ininterrottamente fino all'eversione della feudalità (eccetto il periodo dal 1579 al 1610, durante il quale la città appartenne alla famiglia Sanseverino di Bisignano).
Nel 1700 i Borbone si impossessarono di tutta l'Italia meridionale; nel 1806 le truppe borboniche furono sconfitte dall'esercito francese di Napoleone a Campotenese, che conquistò così anche la città di Castrovillari. L'arrivo dei francesi apportò grandi novità: venne abolita la feudalità, furono soppressi gli ordini monastici, vennero concesse alla ricca borghesia emergente enormi quantità di terreno, mentre la nobiltà si vide costretta a vendere anche i propri titoli nobiliari.
Le novità francesi portarono all'urbanizzazione del Piano dei Peri e consentì alla città di espandersi verso l'attuale corso Garibaldi (come attestano anche gli ampi marciapiedi costruiti a immagine dei boulevard francesi). Sotto il dominio francese fu istituito anche il distretto di Castrovillari, che riconobbe alla città il ruolo di guida del suo territorio. Caduto il dominio napoleonico, con il congresso di Vienna del 1814 i Borbone ne ripresero il controllo (ma nel 1848 ci furono moti insurrezionali guidati nella zona da Carlo Maria L'Occaso) fino a che il Risorgimento italiano non fuse la storia di Castrovillari con il resto d'Italia.
Castrovillari diede il suo contributo all'unificazione d'Italia; nel 1860 Giuseppe Garibaldi, ospitato dal colonnello Giuseppe Pace, arrivò trionfante a Castrovillari e poco dopo, in piazza San Giuliano, si svolse il plebiscito popolare per l'Unità d'Italia. Dal 1860 la storia della città si fonde con quella dell'Italia; Castrovillari partecipò attivamente alle guerre mondiali, subendo nel 1943 anche duri bombardamenti da parte degli alleati.
Nel 1992, durante la X legislatura, Castrovillari fu sul punto di diventare provincia; la popolazione sentì la bocciatura del corrispondente disegno di legge come una cocente delusione. Ulteriori tentativi seguirono quello del 1992. L'ultimo, in ordine di tempo, fu costituito dalla proposta di legge n. AC-2243 della XIV legislatura[7], presentata alla Camera dei Deputati il 30 gennaio 2002, d'iniziativa dei deputati Pappaterra, Boccia, Pisapia e Siniscalchi, che però non ebbe miglior fortuna, essendosi fermata alle prime fasi dell'iter parlamentare.
Ad ogni modo, pur non essendo capoluogo di provincia, Castrovillari continua a essere il punto di riferimento principale per i paesi del territorio circostante. La città, ad esempio, è il centro d'attrazione territoriale per gli istituti scolastici di secondo grado ed è anche sede dell'Archivio di Stato, nonché località principale della Comunità Montana Arbereshë del Pollino.
Abitanti censiti[9]
La popolazione straniera al 2013 è di 875 unità[10]; nella tabella sono riportate le minoranze etniche che superano le 20 unità[11]
Nel comune si svolge il Carnevale del Pollino, nato ufficialmente nel 1959 dall'impegno della Pro loco del Pollino, fondata l'anno precedente, e dal 2006 ribattezzato Carnevale di Castrovillari, ma attestato almeno dal 1635, data in cui fu rappresentato, proprio in occasione del carnevale, il primo testo teatrale scritto in un dialetto calabrese, la commedia in tre atti Organtino, di Cesare Quintana.
A Castrovillari vi sono un asilo nido, due asili pubblici e alcuni privati, quattro scuole elementari, due scuole medie statali, tre licei (scientifico, classico e artistico) e cinque altri istituti superiori statali.
La biblioteca civica "Umberto Caldora" è ospitata al primo piano del Protoconvento francescano; al suo interno custodisce circa 30.000 volumi, molti dei quali provenienti da collezioni private di famiglie locali.
La presenza di spazi teatrali a Castrovillari conferma l'antica tradizione teatrale della città, che risale al XVII secolo:
Carnevale del Pollino, dal 1959, ribattezzato "Carnevale di Castrovillari" nel 2006, ogni anno nel periodo tra febbraio e marzo, porta in città tantissimi turisti sia della regione e sia dalle regioni limitrofe. È annoverato tra i 10 carnevali più belli d'Italia.
Tra le feste principali della città, la più importante è la festa patronale della Madonna del Castello, patrona principale della città, che si svolge ogni anno tra il 29 aprile e il 3 maggio. Durante la vigilia della festa il 30 aprile, momento intenso è l'incoronazione della Madonna e la processione del pomeriggio. Il giorno festivo dedicato alla Vergine Santa il primo maggio, molto attesi sono i fuochi pirotecnici e il giorno conclusivo il 3 maggio il concerto di cantanti di fama nazionale.[senza fonte]
Particolare della città è la festa di Pasquetta che si svolge sia il lunedì di Pasqua, che il martedì successivo di Pasqua, in dialetto locale detto (Pascunu o Marte i Pasca).[senza fonte]
Rassegna teatrale "Primavera dei Teatri", giunta nel 2020 alla sua XXI edizione.[senza fonte]
I piatti tipici della città di Castrovillari, risentono molto dei prodotti del territorio, prevalentemente ortaggi, legumi, cereali. I formaggi e le conserve sottolio e sottaceto, il baccalà con le patate (baccalà e patane). Piatto tipico è la pasta fatta in casa, in dialetto Castrovillarese (maccaruni 'i casa, a firrittu), conditi con sugo di carne di maiale e ricotta salata grattugiata, tipico piatto domenicale, che viene consumato anche durante la vendemmia e la raccolta delle olive; notevole anche la produzione di vini. Dolci per tutte le occorrenze sono: (ciotaredde, scaliddi, zuccheriddi, cannarituli, giurgiulina, cicirata).
La città è divisa in due parti separate dal Ponte della Catena:
L'economia della cittadina si basa principalmente sull'agricoltura, sul terziario e sull'edilizia. I tentativi di industrializzazione degli anni '70 sono stati fortemente frenati dal declino del settore tessile che in città occupava una buona parte della produzione industriale. Ad oggi sul territorio comunale si trovano in attività aziende per la produzione del latte (che coprono l'80% del fabbisogno regionale) ed un cementificio di proprietà di italcementi, oltre ad un buon numero di piccole aziende.
La città è attraversata dall'autostrada A2 del Mediterraneo, gli svincoli di Morano Calabro-Castrovillari e Castrovillari-Frascineto distano entrambi 6 km dal centro della città, lo svincolo di Firmo-Sibari invece si trova in piena area industriale/agricola di Cammarata. Castrovillari possiede un'Autostazione, gestita da Ferrovie della Calabria srl,con autobus che percorrono linee provinciali e nazionali che collegano Castrovillari con tutte le maggiori realtà nazionali (Napoli, Bari, Roma, Firenze, Siena, Perugia, Bologna, Modena, Milano, Torino) e anche con alcune internazionali (Germania).
Dal 1930 al 1978 la cittadina era servita dalla ferrovia Lagonegro-Castrovillari-Spezzano Albanese, poi definitivamente soppressa nel 1979. Infine, Ferrovie della Calabria gestisce un servizio di trasporto pubblico urbano che circa ogni ora collega l'autostazione al centro commerciale "le vigne" e viceversa.
Tra le infrastrutture si annoverano:
A Castrovillari hanno sede, inoltre, tutte le scuole, di ogni ordine e grado, sino alle superiori, e molti uffici pubblici, tra cui l'Agenzia delle entrate, l'Inps, l'Inail, il Centro per l'impiego. È presente anche una caserma militare dell'esercito italiano appartenente al 21º reggimento genio guastatori di Caserta.
Sindaci eletti dal Consiglio comunale (1946-1994) | ||||||||
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Nominativo | Partito | Giunta | Mandato | Elezione | ||||
Inizio | Fine | |||||||
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Amedeo Zagarese | Democrazia Cristiana | DC | 1946 | 1947 | Elezione 1946 | ||
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Gaetano Vetere | Democrazia Cristiana | DC | 1947 | 1951 | |||
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Pasquale Cosentino | Democrazia Cristiana | DC | 1951 | 1952 | |||
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Biagio D'Arienzo | Partito Comunista Italiano | PCI-PSI | 1952 | 1954 | Elezione 1952 | ||
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Pasquale Cosentino | Democrazia Cristiana | DC-MSI | 1954 | 1959 | Elezione 1954 | ||
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Francesco Laudadio | Democrazia Cristiana | DC-MSI (1959-1960) DC (1960-1964) | 1959 | 1963 | Elezione 1959 | ||
DC-PSI | 1963 | 1967 | Elezione 1963 | |||||
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Mirko Massacra | Democrazia Cristiana | DC-PSIUP | 1967 | 1968 | |||
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Achille Salerni | Partito Socialista Italiano | PSU-PSIUP-PCI | 1968 | 1969 | Elezione 1967 | ||
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Mirko Massacra | Democrazia Cristiana | DC-PSI | 1969 | 1972 | |||
DC-PSI | 1972 | 1973 | Elezione 1972 | |||||
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Francesco Laudadio | Democrazia Cristiana | DC-PSDI | 1973 | 1975 | |||
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Vincenzo Tarsia | - | Commissario prefettizio | - | 1975 | 1975 | ||
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Piero Schettini | Partito Socialista Italiano | DC-PSI | 1975 | 1976 | Elezione 1975 | ||
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Gianni Grisolia | Partito Socialista Italiano | PSI-PCI-PSDI | 1976 | 1980 | |||
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Arcangelo Cerminara | - | Commissario prefettizio | - | 1980 | 1981 | Elezione 1980 (1) | |
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Gianni Grisolia | Partito Socialista Italiano | PSI-PCI-PSDI | 1981 | 1985 | Elezione 1980 (2) | ||
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Annunziato Saccomanno | Partito Socialista Italiano | DC-PSI | 1985 | 1987 | Elezione 1985 | ||
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Nicola Rocco | Partito Comunista Italiano | PSI-PCI | 1987 | 1988 | |||
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Angelo Cosentino | Democrazia Cristiana | DC-PSI | 1988 | 1990 | |||
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Annunziato Saccomanno | Partito Socialista Italiano | DC-PSI (1990) PSI (1991) | 1990 | 1991 | Elezione 1990 | ||
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Antonio Torsello | Partito Socialista Italiano | PSI-PCI | 1991 | 1992 | |||
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Sandro Calvosa | - | Commissario prefettizio | - | 1992 | 1992 | ||
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Nicola Aiello | Democrazia Cristiana | DC-PSI | 1992 | 1994 | Elezione 1992 | ||
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Mario Gonzales | - | Commissario prefettizio | - | 1994 | 1994 | ||
Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1994) | ||||||||
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Riccardo Vico | Partito Democratico della Sinistra | Progressisti | 1994 | 1998 | Elezione 1994 | ||
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Francesco Fortunato | Democratici di Sinistra | L'Ulivo | 1998 | 2002 | Elezione 1998 | ||
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Francesco Blaiotta | Alleanza Nazionale | AN-UDC-Nuovo PSI | 2002 | 2007 | Elezione 2002 | ||
AN-UDC-Civiche | 2007 | 2012 | Elezione 2007 | |||||
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Domenico Lo Polito | Partito Democratico | PD-PSI-SeL-UdC | 2012 | 2014 | Elezione 2012 | ||
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Massimo Mariani | - | Commissario prefettizio | - | 2014 | 2015 | ||
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Domenico Lo Polito | Partito Democratico | PD-PSI | 2015 | 2020 | Elezione 2015 | ||
PD-Civiche | 2020 | in carica | Elezione 2020 | |||||
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