al-Qayrawan (in arabo: القيروان, al-Qayrawān, in francese Kairouan) è una città della Tunisia che, nel periodo califfale islamico, fu capitale del governatorato (wilāya) dell'Ifrīqiya.
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al-Qayrawan municipalità | |
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القيروان | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Governatorato | al-Qayrawan |
Delegazione | Non presente |
Amministrazione | |
Sindaco | Mustapha Houcine |
Territorio | |
Coordinate | 35°40′12″N 10°05′24″E |
Altitudine | 68 m s.l.m. |
Superficie | 68,02 km² |
Abitanti | 139 070 (2014) |
Densità | 2 044,55 ab./km² |
Altre informazioni | |
Lingue | arabo; francese; |
Cod. postale | 3100 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
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al-Qayrawan | |
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Tipo | Culturali |
Criterio | (i) (ii) (iii) (v) (vi) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 1988 |
Scheda UNESCO | (EN) Kairouan (FR) Kairouan |
Manuale |
Originariamente fu fondata dalla Tribù berbera dei Jlass (Zlass in berbero) poi nel 670 venne conquistata dagli arabi musulmani e prese il nome di al-Qayrawān. La città perse proprio in periodo aghlabide il suo ruolo di capitale, a vantaggio di Raqqāda, fin quando l'Ifrīqiya fu conquistata all'inizio del X secolo dai Fatimidi. Già nel corso del dominio fatimide la regione ifriqiyana fu governata dalla dinastia ziride, inizialmente vassalli dei Fatimidi e che, quando si resero di fatto indipendenti, dovettero subire le devastanti incursioni dei nomadi arabi Banū Hilāl e Banū Sulaym, mandati in segno di rappresaglia dai Fatimidi. Nel 1988 l'UNESCO ha inserito la città tra i patrimoni dell'umanità. Dato l'aspetto suggestivo della sua urbanistica, non guastata da modernizzazioni sfrenate, è stata utilizzata come set nelle scene di diversi film, tra cui I predatori dell'arca perduta (per rappresentare Il Cairo).
![]() | Lo stesso argomento in dettaglio: Grande moschea di Qayrawan. |
La città è considerata particolarmente venerabile dai musulmani per la presenza della più antica moschea del Maghreb, la Grande moschea di Qayrawan, eretta nel VII secolo (I secolo del calendario islamico) dal conquistatore arabo ʿUqba ibn Nāfiʿ ("Sīdī ʿOqba", lett. "Signor mio (Sayyidī) ʿOqba [b. Nāfi']") e per la Moschea del Barbiere del profeta Muhammad ("Sīdī Ṣaḥbī", lett. "Signor mio Compagno [del Profeta]").
Qayrawān conserva anche due grandi invasi idrici (i cosiddetti "bacini aghlabidi"), allestiti per l'appunto nel periodo in cui l'Ifrīqiya fu governatorato ereditario della dinastia aghlabide, la stessa che organizzò la conquista islamica della Sicilia nell'827 d.C.
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