Svitto sorge a 516 metri di altitudine (capoluogo) ai piedi dei due Mythen (il Grande Mythen, 1 899 m, e il Piccolo Mythen, 1 811 m), tra il lago di Lauerz e il lago dei Quattro Cantoni.
Origini del nome
La prima attestazione del toponimo risale al 972, quando in un documento si fa riferimento, in latino medioevale, a una certa villa Suittes. Questa attestazione viene preceduta da una serie di attestazioni incerte comprese tra il 924 e il 960 nelle quali il toponimo sarebbe riportato nelle forme di Swites (Suuites) e Switz.[2] Il nome venne in seguito riportato come Schwitz nel XIII secolo e come Schweitz tra il XVII e il XVIII secolo.
L'etimo rimane incerto: sebbene si sia a lungo presentato il toponimo come derivato dal nome dell'omonimo fondatore della Svizzera, un certo Suito o Switer (spiegazione presente nei libri di testo sino alla prima metà del XX secolo), non c'è al momento comun consenso sull'origine del nome.[3]
Un'etimologia germanica venne suggerita dal Gatschet (1867), il quale fece risalire il toponimo da un verbo dell'alto-tedesco antico significante "bruciare" (suedan), in riferimento alla pratica del debbio.[4]
Storia
Questa sezione sull'argomento centri abitati della Svizzera è ancora vuota. Aiutaci a scriverla!
Monumenti e luoghi d'interesse
Architetture religiose
La piazza centrale, creata dopo l'incendio che nel 1642 distrusse buona parte dell'abitato, è dominata dall'alto fianco meridionale della chiesa barocca di San Martino di Tours (1774)[1], architettura dei fratelli Singer: ha interno con fastosa decorazione di stucchi e affreschi e stazioni della Via Crucis di Sebastiano Ricci (XVIII secolo)[senzafonte].
La monumentale mole del Dominikanerinnenkloster St. Peter am Bach, monastero delle domenicane[1]ricostruito nel XVIII secolo e oggi adibito a scuola, la cui chiesa è fastosamente decorata[senzafonte].
Il Kapuzinerkloster, convento dei cappuccini del 1620[1]che all'altare maggiore dell'annessa chiesa mostra una pala (Incoronazione della Vergine, 1620) di Panfilo Nuvolone[senzafonte].
Architetture civili
Il municipio
Sulla piazza sorge il Rathaus, municipio del 1642[1]le cui pareti esterne sono rivestite di affreschi (1891) con episodi e personaggi della storia nazionale. A sinistra dell'edificio è la Bannerbrunnen (fontana del gonfalone del 1649), alle spalle del municipio[senzafonte] la Schatzturm, torre del XII-XIII secolo[senzafonte] che funse da archivio cittadino[1].
La via, che parte alle spalle della parrocchiale, lascia a destra l'Ital Reding Haus, elegante villa patrizia del 1609[1]riconoscibile per le due torrette a cupola. Piegando a sinistra in St. Karligasse, si superano subito a destra le seicentesche Hettlingen Hauser e Haus Ab Yberg; in fondo alla via è lo Schornhaus (1564). Corre dalla parrocchiale verso ovest, lasciando a sinistra, subito all'inizio, la strada che prende nome dallo Zeughaus[senzafonte], arsenale costruito come granaio[1]nel 1711-1717[senzafonte].
La diga di Schlattli.
Cultura
Al numero 20 della Bahnhofstrasse[senzafonte] è la sede del Museo dei Patti federali, che custodisce i documenti originali più preziosi della storia della Confederazione: il Patto eterno confederale (1291), il patto di Morgarten del 1315, i patti di alleanza tra i cantoni sovrani, le convenzioni di Stans, le bandiere e i gonfaloni[5].
Economia
Nella frazione di Ibach ha sede la Victorinox, azienda produttrice del coltellino svizzero.
Note
Erwin Horat, Svitto, in Dizionario storico della Svizzera, 1º aprile 2014. URL consultato il 9 agosto 2017.
Viktor Wiebel, 'Suittes – Schwyz – Schweiz: Geschichte und Deutung des Namens Schwyz' Mitteilungen des historischen Vereins des Kantons Schwyz 65 (1972) (retro.seals.ch)
Lexikon der schweizerischen Gemeindenamen, Frauenfeld 2005, 819f.
Albert S. Gatschet, Ortsetymologische Forschungen als Beiträge zu einer Toponomastik der Schweiz, 1867.
Josef Wiget, Museo dei Patti federali, in Dizionario storico della Svizzera, 23 febbraio 2009. URL consultato il 9 agosto 2017.
Другой контент может иметь иную лицензию. Перед использованием материалов сайта WikiSort.org внимательно изучите правила лицензирования конкретных элементов наполнения сайта.
2019-2025 WikiSort.org - проект по пересортировке и дополнению контента Википедии