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Storia
La necropoli di Solduno (Donati, 1979; Costa 2005) è molto importante dal punto di vista scientifico (cultura di La Tène) e consente di ricostruire gli usi e i costumi delle popolazioni che si sono insediate nel territorio durante l'età del ferro, l'epoca romana[2]e la tarda antichità. Il Museo archeologico allestito al Castello Visconteo di Locarno presenta in esposizione permanente molti oggetti provenienti dalla necropoli di Solduno in particolare di vetri romani.[senzafonte].
Il territorio del comune di Solduno prima degli accorpamenti comunali del 1928
Solduno fu parte della Magnifica Comunità di Locarno quale vicinanza, attestata dal 1316[2]. Comune autonomo dal 1803, nel 1928 è stato accorpato al comune di Locarno. Dopo la fusione Solduno è stato prima frazione, quindi quartiere[senzafonte].
Monumenti e luoghi d'interesse
La chiesa di San Giovanni Battista
Chiesa di San Giovanni Battista, consacrata nel 1385[2]e modificata nel 1582, nel 1626, nel 1636[senzafonte] e nel 1778-1789[2]; ospita uno fra i più antichi organi del Canton Ticino (Lanini, 1986).[senzafonte];
Torchio del "rià in dent", antico strumento di foggia piemontese, probabilmente del XVII secolo, più volte restaurato ma tramandato così come si presentava in origine; l'edificio che lo ospita, di proprietà del locale patriziato, accoglie un'esposizione su pannelli di documenti fotografici e d'archivio di storia locale organicamente presentati sulla linea del tempo (Mallè e Mainardi 2002).[senzafonte].
Società
Evoluzione demografica
L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[2]:
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione; è proprietario e curatore dell'archivio patriziale, una preziosa fonte per la storiografia del Locarnese. Il patriziato di Solduno e la corporazione borghese di Locarno costituiscono assieme un ulteriore patriziato per la gestione congiunta di beni promiscui[senzafonte].
Note
Ottavio Lurati Nomi di luoghi e famiglie e i loro perché?... Lombardia-Svizzera-Piemonte, Varese, Pietro Macchione ec., 2011.
Rodolfo Huber, Solduno, in Dizionario storico della Svizzera, 10 febbraio 2012. URL consultato il 26 settembre 2017.
Dizionario storico della Svizzera
Bibliografia
AA.VV, Testimonianze della famiglia Storno (di Solduno): da spazzacamino gli Storno divennero decoratori e collezionisti. A loro si deve il restauro di monumenti sparsi per la regione transdanubiana (Ungheria). In: Bell'Europa. N° 91, novembre 2000.
Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 118, 129, 130, 138, 167.
Ivan Cappelli, Claudia Manzoni, Dalla canonica all'aula. Ed. Uni Pavia 1997. la scuola cappellanica a Solduno: p.188 - p.399
Consuelo, Costa, La necropoli di Solduno nell'Età del Ferro. In: Bollettino dell'Associazione archeologica ticinese, N° 17, 2005
Pierangelo Donati, La necropoli romana di Solduno. Ed. Ufficio cantonale dei monumenti storici, 1979 (1988-2)
Antonio Galli, Il Ticino all'inizio dell'800 nella descrizione topografica e statistica di Paolo Ghiringhelli. Istituto ed. ticinese. B'zona-Lugano 1943. (Peculiarità della coltivazione del vino Spanna nelle terre di Solduno, p.114, 120, 123)
Virgilio Gilardoni e Padre Rocco da Bedano, Fonti per la storia dei monumenti di Locarno, Muralto, Orselina e Solduno, Opera svizzera dei monumenti d'arte e Società storica locarnese, Archivio storico ticinese, Istituto grafico Casagrande, Bellinzona 1972.
Virgilio Gilardoni . I monumenti d’arte e di storia della Svizzera. Canton Ticino Vol I. Locarno e il suo circolo (Locarno, Solduno, Muralto e Orselina). Riferimento all’unico documento grafico della struttura del vecchio abitato soldunese (ticinensia IV, fig.33); interessante descrizione e ricostruzione storica del comune. Descrizione impeccabile della Chiesa e dei beni ivi raccolti. Si accenna anche al Castello di Solduno cui fa riferimento anche Anna Malè nel suo libro (1961). Nello stessoTicinensia IV: primi documenti topografici sul comune e sulla montagna di Solduno, archivio storico ticinese, 1972.
Virgilio Gilardoni, I monumenti d'arte e di storia del Canton Ticino, Locarno e il suo circolo (Locarno, Solduno, Muralto e Orselina), volume I, Società di storia dell'arte in Svizzera, Birkhäuser Verlag, Basilea 1972.
Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
Anna Malè, Solduno storia arte e tradizione, 1961.
Anna Malè, Solduno, frazione di Locarno, Armando Dadò Editore, Locarno 1983.
Anna Malè, Quando i morti erano vivi, Armando Dadò, 1997.
Milla Mallè, Michele Mainardi, Solduno: un percorso nella storia e nei ricordi, Ed.Patriziato di Solduno, 2002. Guida per un percorso nei luoghi e nella storia (percorso storico-didattico) e bibliografia ragionata in cui sono raccolti i principali rimandi bibliografici riguardo a "preistoria e romanizzazione", "medioevo", "età moderna", "età contemporanea".
Milla Malè, Alberto Regazzi e Stefano Vassere (a cura di) Repertorio di toponomastica ticinese “Solduno”. Archivio di Stato Bellinzona, 2011.
Claudia Mangani, Nuovi scavi nella necropoli di Solduno: le tombe dell'età del ferro. In: De Marinis Raffaele C. e Biaggio Simona Simonetta (2000) Op.cit.
Renato Martinoni Viaggiatori del '700 nella Svizzera italiana. Ed. Dadò, 1989, p.48; p.137; p.317-319.
Aldo Lanini, Gli organi della Svizzera italiana vol. II - Organi moderni del Sopraceneri e del Grigioni Italiano, Lugano, 1986
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