Il territorio del comune di Bosco Luganese prima degli accorpamenti comunali del 2004
Già comune autonomo che si estendeva per 1,56km², il 3 dicembre[senzafonte] 2004 è stato accorpato al comune di Bioggio assieme all'altro comune soppresso di Cimo. La fusione è stata decisa con la votazione popolare consultiva del 30 settembre 2004[senzafonte].
Monumenti e luoghi d'interesse
Chiesa parrocchiale di Sant'Abbondio, attestata dal 1580[1].
Società
Evoluzione demografica
L'evoluzione demografica è riportata nella seguente tabella[1]:
Ogni famiglia originaria del luogo fa parte del cosiddetto comune patriziale e ha la responsabilità della manutenzione di ogni bene ricadente all'interno dei confini della frazione.
Note
Bernardino Croci Maspoli, Bosco Luganese, in Dizionario storico della Svizzera, 11 gennaio 2017. URL consultato il 12 ottobre 2017.
Dizionario storico della Svizzera, Ufficio cantonale di statistica di Bellinzona
Bibliografia
Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 228, 233, 242.
Adolfo Caldelari, Arte e Storia nel Ticino, ETT, Locarno 1975, 122-123.
Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 239.
Plinio Grossi, Il Malcantone, riedizione della Guida Galli-Tamburini, Fontana Print S. A. Pregassona 1984, 145.
Giovan Maria Staffieri, "Iseo", in Malcantone. Testimonianze culturali nei comuni malcantonesi, Lugano-Agno 1985, 98-99, 101.
Flavio Maggi, Patriziati e patrizi ticinesi, Pramo Edizioni, Viganello 1997.
Luciano Vaccaro, Giuseppe Chiesi, Fabrizio Panzera, Terre del Ticino. Diocesi di Lugano, Editrice La Scuola, Brescia 2003, 137nota.
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