Abyei (anche scritto Abyēy; in arabo: أبيي) è una città del Sudan, nel distretto di Abyei, la cui area appartiene contemporaneamente agli stati del Kordofan meridionale (Sudan) e di Bahr al-Ghazal settentrionale (Sud Sudan).
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Abyei città | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() ![]() |
Stato (wilāya) | Kordofan meridionale Bahr al-Ghazal settentrionale |
Territorio | |
Coordinate | 9°35′44″N 28°26′13″E |
Altitudine | 400 m s.l.m. |
Abitanti | 20 000 (Maggio 2011) |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+3 |
Cartografia | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
La città di Abyei fu quasi completamente distrutta nel maggio 2008 quando le tensioni tra l'Esercito di Liberazione del Popolo di Sudan (i ribelli indipendentisti del Sud Sudan) e le Forze Armate del Sudan divennero troppo alte e le due fazioni si diedero guerra per via del nuovo sindaco o amministratore che il Governo del Sud Sudan aveva appuntato per questa zona, una mossa ampiamente contrastata dalla tribù araba dei Misseriya.[1] Circa 50.000 abitanti di Abyei, la maggior parte Ngok Dinka, dovettero fuggire dalla città e andare verso quella di Agok. Con la ricostruzione delle strade per il ritorno dei profughi parte della città è stata ricostruita[1][2].
Nel luglio 2009 un arbitrato internazionale riconobbe al governo del Sud Sudan il centro urbano di Abyei.
Un referendum per l'autodeterminazione di Abyei, inizialmente previsto per il gennaio del 2011, è stato rinviato a data da destinarsi.
Il 27, 28 e 29 ottobre 2013 il gruppo etnico dei ngok dinka ha organizzato una consultazione non ufficiale per decidere se fare parte del Sudan o del Sud Sudan. Un osservatore indipendente, Tim Flatman, ha riferito che, su 63.433 votanti, solo 12 hanno votato per l'annessione al Sudan, mentre 362 hanno votato scheda bianca.[3] Il voto non è comunque vincolante, anche perché è stato boicottato dal secondo grande gruppo etnico della zona, i misseriya (arabi seminomadi).
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