Scherbina[1][2][3] (in sloveno: Škrbina) è un paese della Slovenia, frazione del comune di Comeno.
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Scherbina insediamento | |
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(SL) Škrbina | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione statistica | Litorale-Carso |
Comune | Comeno |
Territorio | |
Coordinate | 45°50′30.48″N 13°44′01.68″E |
Altitudine | 341,1 m s.l.m. |
Superficie | 4,05 km² |
Abitanti | 147 |
Densità | 36,3 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 6223 |
Prefisso | 05 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
La località è situata sul Carso a 341,1 metri s.l.m. e a 6,8 chilometri dal confine italiano.
I monti principali sono il monte Piccolo Visignacco (Mali Ovčnjak) (574 m) e il monte Sunca (Šumka) (533 m).
Il paese venne citato per la prima volta nel 1200 come Serbin in documenti d'epoca dei Conti di Gorizia.
Sotto il dominio asburgico Scherbina fu comune autonomo[4].
Durante la prima guerra mondiale era parte delle retrovie della linea difensiva austriaca del fronte dell’Isonzo. Seppur non direttamente coinvolto nelle battaglie, il paese venne prima sfollato e poi occupato dalle truppe austro-ungariche le quali ne riconvertirono le case in ospedali, officine e magazzini ai quali si aggiunsero lo scavo di rifugi, acquedotti e ferrovie.
Dal 1920 al 1947 fece parte del Regno d'Italia, inquadrato nella provincia di Gorizia e fu comune autonomo fino al 1928 quando fu soppresso e aggregato a Comeno; passò poi alla Jugoslavia e quindi alla Slovenia.
Nella parte nord del paese si trova la chiesa di Sant'Antonio da Padova (Sv. Antona Padovanskega), con un campanile di stile aquileiese.
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