Ledine[1][2] (in sloveno Ledine[1]) è un paese della Slovenia, frazione del comune di Idria e comprende anche i piccoli agglomerati di Fojda e Kladnik .
Ledine insediamento | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione statistica | Goriziano |
Comune | Idria |
Territorio | |
Coordinate | 46°02′31.2″N 14°03′17.28″E |
Altitudine | 776,9 m s.l.m. |
Superficie | 3,18 km² |
Abitanti | 77 (2002) |
Densità | 24,21 ab./km² |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 5281 |
Fuso orario | UTC+1 |
Cartografia | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
La località è situata nell'alta valle del fiume Idria a 776,9 metri s.l.m.
Dopo la caduta dell'Impero romano, e la parentesi del Regno ostrogoto, l'attuale territorio di Ledine entrò nei domini del popolo longobardo (già nel 548 avevano occupato la Carniola)[3] al cui seguito vi erano popolazioni slave.
In seguito alla caduta del regno longobardo e alla sua inclusione nei domini di Carlo Magno, nel 781 entrò nel Regnum Italiae affidato da Carlo al figlio Pipino; nell'803 venne istituita la Marchia Austriae et Italiae che comprendeva il Friuli, la Carinzia, la Carniola e l'Istria. Alla morte di Pipino nell'810, il territorio passò in mano al figlio Bernardo[4].
Con la morte di Carlo Magno nell'814, la carica imperiale passò a Ludovico I che affidò il Regno d'Italia al suo primogenito Lotario, il quale già nell'828 (dopo aver deposto Baldrico per non aver saputo difendere le frontiere orientali dagli Slavi) divise la parte orientale del Regno, ossia la Marca Orientale (o del Friuli), in quattro contee: Verona, Friuli, Carniola e Istria (comprendente il Carso e parte della Carniola interna).
In seguito al Trattato di Verdun, nell'843, il territorio di Ledine entrò a far parte del Regno dei Franchi orientali[5] in mano a Ludovico II.
Nell'887 Arnolfo, Re dei Franchi orientali, istituì la marca di Carniola; nel 957 la Carniola passò sotto l'autorità del Duca di Baviera e poi nel 976 nel Ducato di Carinzia appena costituito dall'imperatore Ottone II.
In seguito il Ducato di Carinzia passò, come ricompensa per i servigi resi all'imperatore Rodolfo I contro Ottocaro II di Boemia, a Mainardo II di Tirolo-Gorizia, ma nel 1335 alla morte del figlio di questi, Enrico di Carinzia e Tirolo, la regione venne affidata da Ludovico il Bavaro alla Casa d’Asburgo.
Fece quindi parte dell'Alta Carniola[6] al confine con la Carniola interna.
Con il trattato di Schönbrunn (1809) entrò a far parte delle Province Illiriche.
Col Congresso di Vienna nel 1815 tornò in mano asburgica nel Regno d'Illiria come comune autonomo[7] che comprendeva anche gli attigui insediamenti di Corita (Korita), Carnizza di Ledine (Ledinsko Krnice), Govecco (Govejk) e Pecenico (Pečnik); passò in seguito sotto il profilo amministrativo alla Carniola nel 1849 come frazione del comune di Žiri[1].
Dopo la prima guerra mondiale fu annesso al Regno d’Italia e venne congiunto alla provincia di Gorizia, riprendendo lo status di comune che comprendeva, oltre ai vecchi insediamenti del Regno d'Illiria, adesso anche quegli insediamenti prima appartenenti all'ex comune di Žiri ed ora a ovest del confine disegnato dal Trattato di Rapallo[8], ossia Bresnizza o Bresenza d'Idria[1] (Breznica pri Žireh), Ossoinizza[1] (Osojnica), Versenico di sopra[1] (Gorenji Vrsnik) e Versenico di sotto[9] (Spodnji Vrsnik). In seguito all'abolizione della stessa nel 1923, passò alla provincia del Friuli sempre come comune autonomo[2]. Nel 1927 passò alla ricostituita provincia di Gorizia venendo assorbito nel 1928 dal comune di Idria[10].
Fu soggetta alla Zona d'operazioni del Litorale adriatico (OZAK) tra il settembre 1943 e il 1945.
Passò poi alla Jugoslavia e quindi alla Slovenia e le frazioni di Bresenza d'Idria, Collefreddo e Ossoinizza tornarono a fare parte del comune di Žiri.
Gradišče, m 998; Trepalova Sivka, m 969; Kovk, m 952; Kamniška Sivka, m 966
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