Podolínec (in ungherese Podolin, in tedesco Pudlein, in polacco Podoliniec) è una città della Slovacchia facente parte del distretto di Stará Ľubovňa, nella regione di Prešov.
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Podolínec città | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Regione | ![]() | |
Distretto | Stará Ľubovňa | |
Territorio | ||
Coordinate | 49°15′27″N 20°32′03″E | |
Altitudine | 565[1] m s.l.m. | |
Superficie | 33,18 km² | |
Abitanti | 3 287[2] (31 dicembre 2009) | |
Densità | 99,07 ab./km² | |
Altre informazioni | ||
Cod. postale | 065 03 | |
Prefisso | 052 | |
Fuso orario | UTC+1 | |
Targa | SL | |
Cartografia | ||
Sito istituzionale | ||
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La prima menzione di Podolínec risale al 1235.
Sul luogo di un originario insediamento slavo, distrutto dai Tatari nel 1241 e nel 1285, rinacque ben presto un nuovo insediamento, che già nel 1292 ottenne i privilegi di città e alla fine del XIII secolo fu fortificato. In questo periodo lo sviluppo edilizio fu notevole, come testimoniato da due monumenti: la parte più antica della chiesa parrocchiale e la cappella del cimitero, ditata di un'abside romanica.
Nel 1412 il re d'Ungheria Sigismondo di Lussemburgo innalza Podolínec al rango di libera città regia e poco dopo la cede al regno di Polonia con le altre città dello Spiš.
Durante il Medioevo furono avviate anche due edifici di grandissima importanza - la parte gotica della chiesa parrocchiale nella seconda metà del XIV secolo e la fortezza del XV e XVI secolo, di cui rimane oggi una parte significativa. All'inizio del XV secolo fu eretto - probabilmente sul sito dell'odierno convento - un castello gotico, oggi non più esistente, che divenne il centro della signoria locale. Nel XVII secolo si aggiunse all'impianto urbanistico della città un campanile rinascimentale sulla piazza risalente al 1659 e la maggior parte delle case cittadine tardorinascimentali. Al posto del castello dal 1642 al 1648 fu costruito il Convento dei piaristi e la chiesa dell'ordine, con due campanili in facciata, rimaneggiata poi nel secolo successivo.
Nel 1772 lo Spiš tornò a far parte del Regno d'Ungheria.
Le officine e i negozi, che nei secoli precedenti avevano assicurato il benessere della città, si avviarono verso il declino.
Più tardi vi giunse la linea ferroviaria da Poprad, che si estese fino a Plavča negli anni 1960 e collegava lo Spiš settentrionale con il resto della Slovacchia.
Altri progetti
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