Saint-Louis, o Ndar come è chiamata in wolof, è il capoluogo della regione omonima della Repubblica del Senegal. È situata nel nord del paese, su un'isola alla foce del fiume Senegal, a 250 km di strada dalla capitale Dakar, ha una popolazione di 171.000 abitanti, che ne fanno la quinta città del Senegal.
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Saint-Louis comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | Saint-Louis |
Dipartimento | Saint-Louis |
Arrondissement | Non presente |
Amministrazione | |
Sindaco | Cheikh Bamba Dièye (Front for Socialism and Democracy/Benno Jubël) |
Territorio | |
Coordinate | 16°02′N 16°37′W |
Altitudine | 22 m s.l.m. |
Abitanti | 171 263 (2007) |
Altre informazioni | |
Fuso orario | UTC+0 |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
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Isola di Saint-Louis | |
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Tipo | Culturali |
Criterio | (ii) (iv) |
Pericolo | Non in pericolo |
Riconosciuto dal | 2000 |
Scheda UNESCO | (EN) Island of Saint-Louis (FR) Scheda |
Manuale |
Il luogo della città fu scoperto nel 1659 da colonizzatori arrivati dalla Francia che gli diedero il nome di Saint-Louis-du-Fort in onore del re Luigi IX. I francesi vi fondarono la prima colonia permanente nel territorio del Senegal. Divenne ben presto un centro per la tratta degli schiavi e il commercio della gomma arabica.
Divenne capitale del Senegal nel 1840, le venne riconosciuto lo statuto di comune di Francia nel 1872 e nel 1895 venne elevata a capitale dell'intera Africa Occidentale Francese (AOF). Nel 1897 fu inaugurato il ponte mobile Faidherbe, uno dei simboli della città.
Il declino di Saint-Louis cominciò quando perse lo status di capitale prima dell'AOF (1902) e poi del Senegal stesso (1957). Mentre la popolazione e i militari francesi si ritiravano, la maggior parte dei negozi, degli uffici e dei commerci locali chiuse i battenti. Gli investimenti e l'interesse coloniale diminuirono drasticamente, creando una situazione di degrado perdurata anche dopo l'indipendenza del Senegal.
Saint-Louis si trova nella fascia di passaggio tra il paesaggio sabbioso del Sahara e quello della savana. Di rilievo nella geografia della città è una stretta lingua sabbiosa, la langue de Barbarie, che s'interpone tra la foce del Senegal e l'Oceano Atlantico.
Esistono solo due stagioni, quella umida, dal giugno ad ottobre, caratterizzata da temperature elevate, tempeste e umidità; quella secca, da novembre a maggio, con brezze oceaniche fresche e tempeste di sabbia.
Numerosi sono i siti naturali attorno a Saint-Louis, tra cui il Parco Nazionale della langue de Barbarie, il santuario nazionale degli uccelli di Djoudj, la riserva faunistica di Gueumbeul; nonché numerose spiagge.
La caratteristica architettura coloniale con il suo impianto regolare, la posizione della città su un'isola alle foci del Senegal e il sistema di banchine, nonché il particolare contesto naturale ha dato a Saint-Louis una apparenza singolare che ha convinto il World Heritage Commitee a erigere l'Isola di Saint-Louis a Patrimonio dell'Umanità nel 2000.
È sede dell'Università Gaston Berger, seconda università del Senegal, fondata nel 1990, e dell'Accademia militare Charles Ntchorere (1922).
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 145458067 · LCCN (EN) n83193984 · GND (DE) 4118222-4 · BNE (ES) XX456292 (data) · BNF (FR) cb11581254j (data) · J9U (EN, HE) 987007562117905171 (topic) · WorldCat Identities (EN) lccn-n83193984 |
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