Białystok (in bielorusso: Беласток?, traslitterato: Bielastok; in russo: Белосток?, traslitterato: Belostok; in lituano Balstogė; in tedesco Bjelostock[1]; in italiano storicamente Bialistocco) è una città polacca del voivodato della Podlachia, la decima città più grande della Polonia e la più grande città della Polonia nord-orientale.
Białystok comune | |
---|---|
Plazza del Mercato di Kościuszko | |
Localizzazione | |
Stato | Polonia |
Voivodato | Podlachia |
Distretto | |
Amministrazione | |
Sindaco | Tadeusz Truskolaski |
Territorio | |
Coordinate | 53°07′N 23°10′E |
Altitudine | 120-160 m s.l.m. |
Superficie | 102,12 km² |
Abitanti | 294 399 (2009) |
Densità | 2 882,87 ab./km² |
Comuni confinanti | distretto di Białystok |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 15-001 |
Prefisso | 85 |
Fuso orario | UTC+1 |
Targa | BI |
Cartografia | |
Sito istituzionale | |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
Città natale di Ludwik Lejzer Zamenhof, il padre dell’esperanto, nonché dell’inventore del vaccino per la poliomielite Albert Bruce Sabin, nel 2009 la sua popolazione era di 294 399 abitanti, con un'area urbana di circa 402 000 abitanti.
Secondo la leggenda, il toponimo sarebbe stato dato alla città dal granduca di Lituania Gediminas nel 1320 circa: nell'antica lingua polacca il nome potrebbe avere un significato simile a "pendio bianco" oppure "ruscello limpido". Precedenti nomi nelle diverse lingue sono stati Беласток, Balstogė, ביאַליסטאָק (Byalistok, Bjalistok), Бѣлостокъ (pre-1918), Белосток (post-1918) o Belostok.
La prima citazione della città nelle fonti storiche è datata al 1437, anno in cui le terre intorno al fiume Biała vennero donate da re Casimiro a Raczko Tabutowicz, per passare successivamente (1547) alla famiglia Wiesiołowski, che fece costruire un castello e una chiesa. Alla morte dell'ultimo esponente della famiglia (1645), tutta la zona rientrò tra le proprietà del demanio, per essere poi donata a Stefan Czarniecki, nel 1661, come ricompensa per i servigi prestati in occasione della guerra, e della vittoria, contro gli svedesi. Quattro anni dopo, al matrimonio della figlia Aleksandra, passò, come dote, alla famiglia Branicki.
Nella seconda metà del XVIII secolo, l'hetman Jan Klemens Branicki, comandante in capo, ereditò l'area di Białystok: fu lui che trasformò i precedenti edifici in una magnifica residenza di un nobile, frequentata da artisti e scienziati ivi attirati dal suo mecenatismo. Durante il suo governo, nel 1749, per Białystok venne ufficializzato lo status di città.
Con le spartizioni della Polonia successive alla fine della Confederazione polacco-lituana, Białystok divenne dapprima nel 1795 parte del regno di Prussia, poi dopo la pace di Tilsit, firmata nel 1807, passò all'Impero russo. Durante il XIX secolo la città assurse a maggior centro dell'industria tessile, portando la popolazione al quadruplicamento in un trentennio circa (1857 13.787 abitanti, 1889 56.629), con altri 10.000 abitanti guadagnati in soli 12 anni: in questo periodo la maggior parte della popolazione era di religione ebraica.
Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, avvenuta nel 1914, i primi bombardamenti distrussero la località il 20 aprile 1915; il 13 agosto l'esercito imperiale tedesco fece la sua apparizione nelle vie della città, inglobando Białystok nella regione occupata dell'Ober Ost. Nel marzo del 1918 fu annessa alla Repubblica Popolare Bielorussa, e solo pochi mesi dopo (luglio) entrò nella provincia lituana, divenendo capitale della regione lituana meridionale. Il 19 febbraio dell'anno successivo la città fu conquistata dalla Polonia. Nel corso del 1920, sottomessa dalle truppe sovietiche durante la guerra sovietico-polacca, fu per breve tempo il quartier generale del Comitato rivoluzionario provvisorio polacco sotto il comando di Julian Marchlewski.
Negli anni '20 e '30 Białystok fu nuovamente parte della Polonia indipendente, fino al settembre 1939 quando venne occupata prima dall'esercito tedesco e poi da quello sovietico secondo quanto stabilito nel protocollo segreto di Molotov-Ribbentrop che la annetteva alla repubblica bielorussa, con la contemporanea creazione del vobłasć di Biełastok.
Il 27 giugno 1941 Białystok cadde nelle mani dei nazisti, a seguito dell'invasione tedesca dell'Unione Sovietica. Fin dall'inizio dell'occupazione, i nazisti perseguirono dei saccheggi e un crudele e spietato sterminio di tutta la popolazione non germanica. Già la mattina del 27 giugno i nazisti circondarono la piazza della città vicino alla sinagoga (che era la maggiore completamente in legno dell'Europa orientale), costringendo gli abitanti a fuggire in strada; alcuni di questi vennero catturati, messi al muro e fucilati sul posto. Altri, 800 persone circa, compresi donne e bambini, vennero rinchiusi nella sinagoga, che venne poi incendiata. L'attacco nazista continuò con il lancio di granate sulle abitazioni vicine e altri spari: le fiamme si espansero agli edifici confinanti, mescolandosi con le esplosioni causate dalle bombe, e l'intera piazza fu inghiottita dalle fiamme. Secondo alcune fonti, solo in quel giorno circa 2 000-2 300 ebrei perirono. L'intera popolazione ebraica superstite fu quindi confinata in quello che sarà conosciuto come il ghetto di Białystok.
Già nelle prime settimane di occupazione, nacquero in città alcuni gruppi antifascisti, che riuscirono poi ad organizzare, negli anni successivi, un movimento di resistenza ben strutturato. Durante l'ultimo anno dell'occupazione, una scuola superiore clandestina cominciò a formare studenti, che, in alcuni casi, presero parte al movimento di resistenza clandestina, col risultato che molti di essi vennero incarcerati, uccisi, o deportati nei campi di concentramento. Il 15 agosto 1943 iniziò una rivolta nel ghetto, e qualche centinaio di ebrei avviò una lotta armata contro le truppe tedesche, che avevano cominciato una eliminazione pianificata degli abitanti del ghetto. La rivolta fu soffocata nel sangue e tutti gli abitanti del ghetto, inclusi donne e bambini furono avviati deportati e uccisi mei campi di sterminio. Meno di un migliaio di ebrei sopravvissero all'Olocausto.[2]
Il 20 luglio 2019 si svolse in centro città il primo pride. Gruppi di ultradestra, armati di catene, mazze e pietre, attaccarono i manifestanti, causando molte vittime.[3]
Białystok (1991-2020) Fonte: meteomodel.pl[4] | Mesi | Stagioni | Anno | ||||||||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Gen | Feb | Mar | Apr | Mag | Giu | Lug | Ago | Set | Ott | Nov | Dic | Inv | Pri | Est | Aut | ||
T. max. media (°C) | −0,4 | 1,1 | 6,1 | 13,6 | 19,2 | 22,2 | 24,3 | 23,7 | 18,1 | 11,7 | 5,2 | 1,0 | 0,6 | 13,0 | 23,4 | 11,7 | 12,1 |
T. media (°C) | −2,8 | −1,9 | 1,7 | 7,9 | 13,1 | 16,4 | 18,4 | 17,5 | 12,6 | 7,4 | 2,7 | −1,2 | −2,0 | 7,6 | 17,4 | 7,6 | 7,7 |
T. min. media (°C) | −5,4 | −4,9 | −2,4 | 2,2 | 6,8 | 10,3 | 12,6 | 11,6 | 7,7 | 3,6 | 0,2 | −3,6 | −4,6 | 2,2 | 11,5 | 3,8 | 3,2 |
T. max. assoluta (°C) | 11,4 (2007) | 16,4 (1990) | 21,8 (1968) | 29,3 (2012) | 31,7 (1958) | 32,8 (2021) | 36,0 (1959) | 35,2 (1992) | 33,6 (2015) | 25,4 (1966) | 18,5 (2014) | 13,8 (1961) | 16,4 | 31,7 | 36,0 | 33,6 | 36,0 |
T. min. assoluta (°C) | −35,4 (1987) | −32,9 (1970) | −24,0 (1987) | −8,3 (1981) | −4,5 (1980) | −0,2 (1991) | 4,2 (1995) | 0,2 (1966) | −5,1 (1986) | −11,2 (1956) | −20,7 (1965) | −29,3 (1996) | −35,4 | −24,0 | −0,2 | −20,7 | −35,4 |
Giorni di calura (Tmax ≥ 30 °C) | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,1 | 0,8 | 2,5 | 2,3 | 0,1 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,1 | 5,6 | 0,1 | 5,8 |
Giorni di gelo (Tmin ≤ 0 °C) | 23,8 | 21,7 | 20,6 | 9,5 | 1,7 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,9 | 7,0 | 13,5 | 22,2 | 67,7 | 31,8 | 0,0 | 21,4 | 120,9 |
Giorni di ghiaccio (Tmax ≤ 0 °C) | 14,0 | 10,7 | 2,9 | 0,1 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,1 | 3,8 | 10,9 | 35,6 | 3,0 | 0,0 | 3,9 | 42,5 |
Nuvolosità (okta al giorno) | 6,5 | 6,2 | 5,3 | 4,6 | 4,4 | 4,6 | 4,4 | 4,1 | 4,5 | 5,2 | 6,5 | 6,6 | 6,4 | 4,8 | 4,4 | 5,4 | 5,2 |
Precipitazioni (mm) | 33,8 | 31,4 | 34,6 | 37,7 | 69,1 | 65,4 | 86,5 | 69,4 | 56,0 | 47,2 | 39,2 | 39,9 | 105,1 | 141,4 | 221,3 | 142,4 | 610,2 |
Giorni di pioggia | 8,9 | 8,0 | 8,1 | 7,6 | 9,6 | 9,4 | 10,4 | 8,3 | 8,6 | 8,2 | 8,9 | 8,9 | 25,8 | 25,3 | 28,1 | 25,7 | 104,9 |
Nevicate (cm) | 226,4 | 258,4 | 142,2 | 17,6 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 1,9 | 26,6 | 110,2 | 595,0 | 159,8 | 0,0 | 28,5 | 783,3 |
Giorni di neve | 19,6 | 17,8 | 10,0 | 1,3 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,0 | 0,6 | 5,0 | 14,4 | 51,8 | 11,3 | 0,0 | 5,6 | 68,7 |
Umidità relativa media (%) | 88,4 | 85,1 | 77,8 | 69,8 | 71,2 | 73,1 | 75,4 | 77,2 | 82,5 | 85,5 | 90,0 | 90,4 | 88,0 | 72,9 | 75,2 | 86,0 | 80,5 |
Ore di soleggiamento mensili | 38,1 | 57,4 | 122,1 | 185,7 | 254,1 | 259,3 | 256,9 | 250,5 | 161,8 | 102,1 | 38,4 | 28,9 | 124,4 | 561,9 | 766,7 | 302,3 | 1 755,3 |
Pressione a 0 metri s.l.m. (hPa) | 998,1 | 997,2 | 996,7 | 996,2 | 997,0 | 996,4 | 996,0 | 997,5 | 998,5 | 999,0 | 998,1 | 998,0 | 997,8 | 996,6 | 996,6 | 998,5 | 997,4 |
Tensione di vapore (hPa) | 4,8 | 4,9 | 5,5 | 7,3 | 10,6 | 13,4 | 15,6 | 15,0 | 12,0 | 9,1 | 7,0 | 5,4 | 5,0 | 7,8 | 14,7 | 9,4 | 9,2 |
Vento (direzione-m/s) | 2,9 | 2,8 | 2,8 | 2,6 | 2,3 | 2,2 | 2,1 | 1,9 | 2,1 | 2,4 | 2,8 | 2,8 | 2,8 | 2,6 | 2,1 | 2,4 | 2,5 |
Per la maggior parte della sua esistenza, Białystok fu parte dell'arcidiocesi di Vilnius, capitale lituana. La diocesi omonima venne eretta, con rito latino, solo il 5 giugno del 1991; il 25 marzo 1992 fu elevata ad arcidiocesi metropolitana, con due diocesi suffraganee, quella di Drohiczyn, eretta ugualmente nel 1991, e Łomża, stabilita nel 1798, con un diverso nome.
La città ospita il Dipartimento di studi strumentali ed educativi, educazione musicale e studi vocali dell'Università della Musica Fryderyk Chopin con sede a Varsavia.[5]
La città è servita dall'Aeroporto di Białystok.
Białystok possiede una squadra di calcio di prima divisione, Jagiellonia Białystok, e una squadra minore, Hetman Białystok.
La città è gemellata con:
Altri progetti
Controllo di autorità | VIAF (EN) 158290168 · LCCN (EN) n81132523 · GND (DE) 4088261-5 · BNF (FR) cb119609415 (data) · J9U (EN, HE) 987007554834005171 · WorldCat Identities (EN) viaf-14146030581335861883 |
---|
Portale Polonia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Polonia |