Ngäbe-Buglé (talvolta Ngöbe-Buglé) è una comarca indigena di Panama. Costituisce una regione a statuto speciale istituita dalla legge n. 10 (Gazzetta ufficiale n. 23.242) del 7 marzo 1997: tale disposizione legislativa afferma che le terre sono ripartite tra le due popolazioni indigene che popolano parte della provincia di Bocas del Toro, di Chiriquí e di Veraguas.[3]
Comarca di Ngäbe-Buglé provincia | ||
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(ES) Comarca Ngäbe-Buglé | ||
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Localizzazione | ||
Stato | ![]() | |
Amministrazione | ||
Capoluogo | Llano Tugrí | |
Amministratore locale | Silvia Carrera | |
Lingue ufficiali | spagnolo, ngäbe | |
Territorio | ||
Coordinate del capoluogo | 8°46′11″N 81°44′02″W | |
Superficie | 6 814,2 km² | |
Abitanti | 219 302[2] (2019) | |
Densità | 32,18 ab./km² | |
Altre informazioni | ||
Fuso orario | UTC-5 | |
ISO 3166-2 | PA-NB | |
Cartografia | ||
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Ha una superficie 6.968 km² e secondo una stima del 2019 la popolazione è di 219.302 abitanti. Il capoluogo è Llano Tugrí (anche nota come Buabïti).
A partire dal 1972, il governo panamense scelse di stabilire delle comarche, ovvero delle regioni delimitate in cui, tra i vari indigeni, anche i popoli Ngäbe-Buglé avrebbero posseduto diritti di proprietà esclusivi e una notevole autonomia amministrativa.[4] La comarca di Ngäbe-Buglé è stata fondata nel 1997, a seguito di un proclama precedentemente fatto dal governo e per via della pressione politica da parte degli indigeni ngäbe e buglé. A tali motivazioni si aggiunse anche l'opinione generale secondo cui costituire le comarche avrebbe ridotto lo sfruttamento indiscriminato delle risorse naturali e il degrado ambientale.[4]
La comarca si trova nella zona occidentale di Panama. È attraversata da ovest a est dalla Cordigliera Centrale o Serranía de Tabasará, che separa due regioni geografiche: la regione atlantica o caraibica, coperta al 40% da foreste e fiumi di breve lunghezza ma non per questo dalla portata meno impetuosa, e la regione pacifica, pesantemente disboscata e anch'essa ricca a livello idrografico di corsi d'acqua che sfociano nell'Oceano.[5]
Nel lato sud-est della regione vi sono quattro enclavi separate dalle province di Chiriquí e Veraguas: il corregimiento di Bakama (due enclavi situate nel distretto di Tolé, Chiriquí), El Bale (facente capo distretto di Cañazas, Veraguas) e Cerro Pelado (nel distretto di Las Palmas, Veraguas).
Il territorio è diviso in nove distretti. Il capoluogo della regione è Llano Tugrí, situato nel distretto di Müna.
La regione è prevalentemente montuosa, pendii ripidi e terreni poco fertili, che rendono difficile praticare l'agricoltura. Sul lato caraibico non c'è la stagione secca e la foresta tropicale domina il paesaggio. Sul lato pacifico, da dicembre ad aprile, soffiano forti venti e il clima è secco: per il resto dell'anno, il clima è umido anche su tale versante del comarca. Le variazioni climatiche condizionano la vegetazione variegata a seconda del lato preso in considerazione.
La maggior parte degli spostamenti viene effettuata a piedi o a cavallo, poiché esiste solo una strada di accesso che conduce a San Félix, una città collegata all'autostrada panamericana e nei pressi di Las Cruces.
La comarca è suddivisa in nove distretti e 70 comuni:[6]
Nonostante i legami storici e geografici degli Ngäbe e dei Buglé, le lingue parlate da questi gruppi differiscono profondamente diversa l'una dall'altra, così come le tradizioni. Il gruppo più numeroso, gli Ngäbe, parla il Ngäbere, mentre i Buglé si esprimono in Buglere. Considerate assieme, le due comunità indigene sono tra le più popolose del Paese americano.
Poiché l'agricoltura ngäbe-buglé è prevalentemente di sussistenza, la delimitazione della proprietà e un freno allo sfruttamento del suolo sono di fondamentale importanza per tutte le famiglie, soprattutto poiché la popolazione è in costante aumento e una produzione agricola eccessiva stressa il suolo in maniera quasi irreversibile. L'intricato sistema con cui sono regolamentate le proprietà è legato al sistema di parentela. I membri di un gruppo familiare possiedono la terra, ma quelli che vivono nel villaggio nella terra ne supervisionano l'utilizzo. I diritti reali sono rivendicabili da ciascun familiare, mentre per i diritti acquisiti a seguito del matrimonio vigono particolari disposizioni per la comunione dei beni.
Le colture più comuni coltivate nella comarca sono mais, riso, legumi, banane e caffè. In maniera minore si producono pure pomodori, peperoni e altri vegetali. Frutti come mango, arance e di altre specie tropicali crescono stagionalmente. La carne, consumata più di rado, è bovina o di uccelli; il pesce è un alimento base comune e gli hojaldras (pane fritto panamense) sono talvolta consumati a colazione. Lo sfruttamento intensivo del suolo resta un problema attualissimo.
Oltre all'agricoltura di sussistenza, la popolazione locale ha iniziato ad intraprendere attività diverse nel settore terziario. A causa del povero tasso di istruzione e del basso capitale umano il lavoro in nero è quello prevalente. Di conseguenza, molti uomini sono costretti a migrare in cerca di lavori stagionali nel campo agricolo o in cerca di altro in regioni diverse del Paese o del continente. Per questo motivo, è comune trovare uomini Ngäbe e/o Buglé che lavorano nella raccolta del caffè negli altopiani della vicina Chiriquí, in particolare nel distretto di Boquete e San Félix. Altro commercio attivo è la compravendita di prodotti agricoli, gioielli o capi di abbigliamento tradizionali.[8]
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