Halsteren (in brabantino e zelandese: Altere) è una località di circa 11.000 abitanti[1] del sud-est dei Paesi Bassi, facente parte della provincia del Brabante Settentrionale e situato nella regione del Brabante Occidentale[2] e lungo il corso del fiume Eendracht[3]. Dal punto di vista amministrativo, si tratta di un ex-comune, dal 1997 accorpato alla municipalità di Bergen op Zoom.[2][4]
Halsteren villaggio, ex-comune | |||
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Halsteren/Altere | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Comune | Bergen op Zoom | ||
Territorio | |||
Coordinate | 51°31′32.16″N 4°16′28.92″E | ||
Abitanti | 11 160 (2011) | ||
Altre informazioni | |||
Lingue | Olandese, Brabantino | ||
Prefisso | (+31) | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Codice CBS | 0789 | ||
Cartografia | |||
Sito istituzionale | |||
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Halsteren si trova nella parte sud-occidentale della provincia del Brabante Settentrionale, al confine con la provincia della Zelanda (si affaccia sulla penisola zelandese di Tholen, da cui è separata dal corso del fiume De Eendracht[3]) e tra le località di Bergen op Zoom e Steenbergen (rispettivamente a nord della prima e sud della seconda).[5]
Sulle origini del toponimo Halsteren, attestato in questa forma a partire dal 1290[2] e precedentemente attestato come Halchterth[2], Halstert (1272)[2] e come Haltre (1274)[2], ci sono due diverse spiegazioni etimologiche.[2]
Secondo una prima ipotesi, sarebbe formato dal termine halha, che significa "propaggine di un terreno elevato", e dal termine stert, che significa "coda".[2]
Secondo un'altra ipotesi, il nome originario Halchterth sarebbe formato da halcht, che sarebbe da intendere come halft, ed erth, che significherebbe "terra".[2]
Le più antiche attestazioni sull'esistenza della località risalgono almeno al 1253.[6] La località è menzionata nel XIII secolo come un porto sul fiume Schelda.[2]
Fu a Halsteren che nel 1494 Erasmo da Rotterdam scrisse il suo primo libro, ovvero Antibarbari.[2]
Nel 1810, il territorio della municipalità di Halsteren si ingrandì con l'annessione dell'ex-signoria di Noordgeest.[2]
Nello stemma di Halsteren è raffigurata, tra l'altro, la leggenda di San Martino, patrono locale, che dona il suo mantello al povero.[4] Nello stemma è inoltre presente lo stemma dei marchesi di Bergen op Zoom.[4]
Halsteren vanta 23 edifici classificati come rijksmonumenten .[2]
Tra gli edifici principali di Halsteren, figura la chiesa di San Quirino (Quirinuskerk), situata al nr. 51 della Dorpstraat e realizzata nel 1913 su progetto di Jos Cuijpers.[2][7]
Non rimane invece molto della chiesa di San Martino, risalente al XIV-XV secolo.[2][6]
Altro edificio d'interesse è l'ex-municipio, situato al nr. 22 della Dorpsstraat e la cui facciata principale risale al 1633.[2]
Altro edificio d'interesse è il Sint Anthoniusmolen o Sancto Antonio, un mulino a vento risalente al 1817.[8]
Risale invece al 1928 il ponte che collega Halsteren con la penisola zelandese di Tholen.[3]
Altro punto d'interesse della località è rappresentato dal forte De Roovere, una fortificazione lungo la West Brabantse Waterlinie realizzata nel 1628.[9]
Nel 2011, la popolazione stimata di Hasteren era pari a 11.160 abitanti.[1]
La località ha quindi conosciuto un incremento demografico rispetto al 2008, quando la popolazione stimata era pari a circa 10.400 abitanti[1], e al 2001, quando la popolazione censita era pari a 10.015 abitanti[1].
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