Domburg (pron.: /'dombørx/; 0,737 km²[1]; 1.500 ab. circa[2][3]) è una località balneare sul Mare del Nord del sud-ovest dei Paesi Bassi, situata nella penisola (ed ex-isola) di Walcheren[4], nella provincia della Zelanda (Zeeland). Dal punto di vista amministrativo si tratta di un'ex comune[2], dal 1997 accorpato alla municipalità di Veere[2], di cui rappresenta il capoluogo.
Domburg città | |||
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Localizzazione | |||
Stato | ![]() | ||
Provincia | ![]() | ||
Comune | Veere | ||
Territorio | |||
Coordinate | 51°33′44″N 3°29′54″E | ||
Superficie | 0,74 km² | ||
Abitanti | 1 504 (2012) | ||
Densità | 2 040,71 ab./km² | ||
Altre informazioni | |||
Lingue | Olandese, Zelandese | ||
Cod. postale | 4357 | ||
Prefisso | (+31) | ||
Fuso orario | UTC+1 | ||
Cartografia | |||
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Sito istituzionale | |||
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È non solo la più antica stazione balneare della Zelanda[5], ma anche una delle prime stazioni balneari dei Paesi Bassi[6]: un tempo era meta esclusiva delle persone ricche[6] (che provenivano da varie parti d'Europa[6]), mentre oggi è frequentata dal turismo di massa[6].
Il toponimo Domburg, attestato come Dumburch (1181-1210)[2], Domborch (1271)[2] significa letteralmente "fortezza tra le dune"[2], essendo composto dal termine germanico dûn, "duna", e dal termine olandese burg, "fortezza"[2], nome che si deve ad una fortificazione eretta in loco nel IX secolo[2].
Domburg si trova lungo la costa nord-occidentale della penisola di Walcheren[4] (penisola situata nella parte centro-occidentale della provincia della Zelanda[4]), tra le località di Westkapelle e Veere (rispettivamente a nord-est della prima e a nord-ovest della seconda)[4], a circa 13 km[7] a nord-ovest di Middelburg.
Al censimento del 2012, Domburg contava una popolazione pari a 1504 abitanti.[3] Nel 2001 nel contava 1.245.[1]
La cittadina fu fondata nel IX secolo[2], quando fu costruita una fortificazione sulle dune del posto[2], fortificazione a cui - come detto - la località deve il proprio nome[2].
Nel 1223 fu conferito a Domburg dal conte Floris IV lo status di città.[2][5]
Tra il XIII e il XIV secolo, la località era suddivisa in due zone distinte, ovvero Dumburgh infra castellum, chiamata anche Oostdomburg, e Dumburgh extra castellum, chiamata anche Westdomburg, con cui si intendeva rispettivamente la parte all'interno e la parte al di fuori delle mura.[2]
Nei secoli successivi, tra il XV e la metà del XVI secolo la popolazione locale era dedita soprattutto alla pesca delle aringhe, all'agricoltura e alla caccia.[5]
A partire dal XVII secolo, Domburg iniziò ad essere frequentata da turisti provenienti da Middelburg, che vi costruirono delle case estive.[2]
Domburg divenne tuttavia ufficialmente una stazione balneare solo a partire dal 1834[2][5]: i primi frequentatori furono sempre delle famiglie provenienti da Domburg[2], che nel 1837 costruirono il primo stabilimento balneare[2].
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La popolarità di Domburg come stazione balneare crebbe anche grazie alla frequentazione - a partire dal settembre 1910 di un medico di nome Johann George Mezger, che si occupava di fisioterapia.[5]
Tale popolarità fu interrotta soltanto dallo scoppio delle due guerre mondiali.[5] In particolare, la località subì gravi danni nel corso della seconda guerra mondiale[5], dopo la quale fu intraprese un'opera di ricostruzione, in buona parte completata già nel 1948[5].
Domburg vanta complessivamente 28 edifici classificati come rijksmonumenten.[2]
Alcuni edifici sono ornati da formelle raffiguranti gabbiani, delfini, ecc.[8]
L'ex-municipio è un edificio risalente al 1562.[2]
Il Badpaviljoen è un edificio risalente al 1889.[2]
A Domburg si trova una chiesa protestante risalente al XIII secolo.[2]
La Watertoren ("Torre sull'acqua") è un edificio eretto nel 1933 e ricostruito nel 2012.[2]
La Villa Duineburg è un edificio risalente al 1885.[2]
La Villa Carmen Sylva è un edificio risalente al 1887.[2]
A Domburg si trova un mulino a vento, il mulino Weltevreden, risalente al 1817.[2][9][10]
Il Museo Marie Tak van Poortvliet (Marie Tak van Poortvliet Museum), ospitato in una villa locale, è un museo d'arte fondato nel XX secolo, che prende il nome dalla collezionista Marie Tak van Poortvliet (1871-1936).[11]
Altri progetti
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