Zimella (Simèla in veneto[5]) è un comune italiano sparso di 4 799 abitanti della provincia di Verona in Veneto. La sede municipale non si trova infatti nell'omonima località ma nella frazione Santo Stefano di Zimella.
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Zimella comune | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Amministrazione | |
Sindaco | Sonia Biasin (lista civica Biasin sindaco) dal 27-5-2019 |
Territorio | |
Coordinate | 45°20′37.06″N 11°21′08.3″E |
Altitudine | 29 m s.l.m. |
Superficie | 20,1 km² |
Abitanti | 4 799[1] (31-12-2020) |
Densità | 238,76 ab./km² |
Frazioni | Bonaldo, Santo Stefano (sede comunale), Volpino, Zimella[2] |
Comuni confinanti | Arcole, Cologna Veneta, Lonigo (VI), Veronella |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 37040 |
Prefisso | 0442 |
Fuso orario | UTC+1 |
Codice ISTAT | 023098 |
Cod. catastale | M178 |
Targa | VR |
Cl. sismica | zona 3 (sismicità bassa)[3] |
Cl. climatica | zona E, 2 440 GG[4] |
Nome abitanti | zimellesi |
Giorno festivo | 8 settembre |
Cartografia | |
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Sito istituzionale | |
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Zimella dista circa 39 chilometri da Verona, nella parte orientale della provincia.
I reperti archeologici più antichi rinvenuti nel territorio comunale sono le steli funerarie riscoperte grazie a degli scavi intorno alla chiesa di Zimella. Questi cippi funerari sono posteriori alla romanizzazione, susseguente alla battaglia di Azio, e le scritte sopra riportate sono riconducibili alla tribù Romilia che fu premiata da Augusto con l'attribuzione di colonie nell'agro atestino, che aveva il suo centro ad Este e comprendeva Monselice.
Il museo archeologico di Verona conserva molti altri reperti del periodo romano (tra cui un'urna di pietra cilindrica con una scena di caccia e l'iscrizione Attici Priami Praiconis) , ritrovati in zona prevalentemente nel 1800, mentre altri reperti minori, riferibili all'epoca romana (come sei anfore) e a quella medievale (pugnali e spade), sono custoditi nel museo civico di Cologna Veneta.
Nel 1982, con la legge regionale 2 aprile 1981 n. 12, la frazione di Bonaldo, prima ricompresa nei territori di Zimella, Arcole e Veronella, è stata interamente aggregata al comune di Zimella.
Il territorio di Bonaldo è sempre esistito e fonti storiche attendibili riportano che, nell'alto Medioevo, apparteneva al distretto di Cavalpone nel Colognese è corrispondeva alla pieve di Sant'Apollinare , con San Gregorio e parte di Bonaldo. Secondo il Cavallari il territorio di Caput Alponis (Cavalpone) “non va riferito alle origini del torrente, né ad una località specifica, ma ad una vasta “zona” che abbraccia diverse località lungo la fascia terminale del torrente Alpone, grosso modo compresa fra Veronella, Arcole, Zimella” e storicamente è rappresentata ancor oggi da due dedicazioni: San Giorgio di Cavalpone (ad Arcole) e S. Apollinare di Cavalpone (a Bonaldo di Zimella); Naturalmente, durante il corso della storia, il predetto territorio fu sottoposto a varie vicissitudini e subì non lievi modificazioni e così, nell'800, con il catasto Austriaco, Bonaldo aveva una territorio proprio chiamato "Villa di Bonaldo" e, con l'avvento del catasto Italiano (1906) il territorio di Bonaldo si presentava diviso in tre Comuni, ognuna delle quali dipendeva da uno dei seguenti Comuni: Arcole - Veronella (fino al 1926 il comune si chiamava CUCCA) - Zimella. Con l'UNIFICAZIONE referandaria " articolo 3 della legge regionale del 1981" ha ricostruito l'unitarietà del territorio di Bonaldo in un'unica Frazione con l'aggregazione nel comune di Zimella (VR)[non chiaro]
Frazione contigua a quella omonima del comune di Arcole.
Se Stefano de Zimela in dialetto veronese. Dall'articolo 3 della legge che ha ricostruito l'unitarietà del territorio si ricava che il territorio di Santo Stefano è sempre esistito. Santo Stefano è tuttora sede del comune di Zimella.
Abitanti censiti[6]
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2015 la popolazione straniera residente era di 627 persone. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano[7]:
In agosto
L'8 settembre si celebra la festività civile del comune, avendo questo lasciato alle singole frazioni la libertà di festeggiare i singoli santi patroni.
L'economia è costituita prevalentemente da agricoltura e allevamento. A tal proposito, nel territorio si produce il vino Arcole DOC. Sono presenti tuttavia anche alcuni insediamenti industriali. Nell'ambito di essi, meritano di essere ricordate le storiche ditte:
Zimella è attraversata da nord a sud dalla strada provinciale 500 (già Strada statale 500 di Lonigo).
Dal 1882 al 1937 la stessa ospitava i binari della tranvia San Bonifacio-Lonigo-Cologna Veneta, esercita con convogli a vapore e successivamente con automotrici ad accumulatori.
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | Note | |
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giugno 1985 | giugno 1990 | Mario Baù | Democrazia Cristiana | Sindaco | [8] |
giugno 1990 | aprile 1995 | Luigino Lunardi | Democrazia Cristiana | Sindaco | [9] |
aprile 1995 | giugno 1999 | Roberto Benin | Lega Nord | Sindaco | [10] |
giugno 1999 | giugno 2009 | Giancarlo Lunardi | Lista civica | Sindaco | [11] |
giugno 2009 | maggio 2019 | Alessia Segantini | Lega Nord - Liste civiche | Sindaco | [12] |
maggio 2019 | in carica | Sonia Biasin | Lega Nord - Liste civiche | Sindaco | |
Il comune aderisce al movimento patto dei sindaci [13]
Altri progetti
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