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Villafranca è una frazione del comune di Medolla, in provincia di Modena. Situata a 1,6 km dal capoluogo comunale, è la frazione più meridionale, che si estende tra la strada statale 12 dell'Abetone e del Brennero (SS 12) fino all'ex bosco della Saliceta. Zona fertilissima, vi si coltivano cereali, barbabietole e frutteti.

Villafranca
frazione
Villafranca – Veduta
Villafranca – Veduta
Localizzazione
Stato Italia
Regione Emilia-Romagna
Provincia Modena
Comune Medolla
Territorio
Coordinate44°50′02.83″N 11°03′41.47″E
Altitudine22 m s.l.m.
Abitanti176[1]
Altre informazioni
Cod. postale41036
Fuso orarioUTC+1
Cl. sismicazona 3 (sismicità bassa)[2]
Cl. climaticazona E, 2 199 GG[3]
Cartografia
Villafranca

Storia


Villafranca fece parte dei possedimenti dell'Abbazia di Nonantola, dipendendo dalla corte di Roncaglia come indicato in un documento del 25 novembre 1273,[4] anche se il toponimo fa presumere origini più antiche e il fatto che la località godesse dell'esenzione di tasse o dazi doganali. A cavallo tra i secoli XI e XII, Villafranca era una signoria in cui era infeudata la famiglia Bozzalini. Nel 1318 Rinaldo dei Bonacolsi, noto anche come il duca Passerino, assediò e distrusse il ca­stello di Villafranca, spargendo perfino il sale sulle sue rovine, dopo aver esiliato Gherardo Bozzalini.[5] Morto il duca Passerino nel 1328, i Bozzalini ricostruirono il castello, che nel 1335 fu ceduto al marchese Nicolò d'Este.[6][7]

Nel 1797, durante l'epoca napoleonica, viene istituito nel Dipartimento del Panaro il nuovo Comune di Roncaglio di Sotto, di cui fecero parte Staggia e Villafranca; successivamente furono accorpate al Distretto di Mirandola.

La stazione di Cavezzo-Villafranca: sul muro laterale è visibile una pubblicità dello spettacolo Buffalo Bill's Wild West and Congress of Rough Riders of the World di Buffalo Bill tenutosi a Modena il 6-7 aprile 1906.
La stazione di Cavezzo-Villafranca: sul muro laterale è visibile una pubblicità dello spettacolo Buffalo Bill's Wild West and Congress of Rough Riders of the World di Buffalo Bill tenutosi a Modena il 6-7 aprile 1906.

Il 16 settembre 1883 venne inaugurata la stazione di Cavezzo-Villafranca della ferrovia Modena-Mirandola, mentre l'8 aprile 1884 venne aperta al traffico la diramazione da Cavezzo-Villafranca a Finale Emilia. Il bivio ferroviario della stazione divenne un obiettivo strategico durante la seconda guerra mondiale, subendo numerosi attacchi e bombardamenti da parte della forze alleate: il 31 luglio 1944 l'aviazione alleata lanciò 16 bombe sulla ferrovia nei pressi di Villafranca, causando il rovesciamento di tre vagoni e l'interruzione della linea elettrica; il 4 ottobre 1944 furono colpiti altri vagoni a Villafranca; il 10 gennaio 1945 gli aerei alleati mitragliarono nuovamente un treno a Villafranca, uccidendo sei persone (tra cui il parroco di Quarantoli, don Alberto Fedozzi) e ferendo altre 31 persone.[8] La ferrovia riprese il servizio già nell'agosto 1945,[9] ma poi venne smantellata nel 1964.

Il 22 aprile 1945 i partigiani Webben Facchini (a cui è intitolato il teatro di Medolla), Ferdinando Bergamini ed Ernani Barbieri morirono in combattimento durante uno scontro a fuoco con i nazifascisti.[10][11]

Nel secondo dopoguerra venne completamente abbattuto il bosco della Saliceta per ricavare terreni per le coltivazioni.


Monumenti e luoghi d'interesse



Architetture religiose



Architetture civili



Note


  1. http://italia.indettaglio.it/ita/emiliaromagna/modena_medolla_villafranca.html
  2. Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  3. Tabella dei gradi/giorno dei Comuni italiani raggruppati per Regione e Provincia (PDF), in Legge 26 agosto 1993, n. 412, allegato A, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile, 1º marzo 2011, p. 151. URL consultato il 25 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2017).
  4. Girolamo Tiraboschi, Storia dell'augusta badia di S. Silvestro di Nonantola, vol. 1, Modena, Società Tipografica, 1784, p. 280. URL consultato il 2 aprile 2021 (archiviato il 3 aprile 2021).
  5. Francesco Molinari (a cura di), Cronaca della nobilissima famiglia Pico scritta da autore anonimo illustrata con prefazione, note e documenti, Mirandola, Tipografia di Gaetano Cagarelli, 1874, p. 25.
  6. Girolamo Tiraboschi, Dizionario topografico-storico degli stati Estensi. Opera postuma, vol. 2, Modena, Tipografia Camerale, 1825, p. 408.
  7. Le nostre Frazioni – Camurana – Villafranca, su Al Barnardon, 8 luglio 2020. URL consultato il 2 aprile 2021 (archiviato il 19 ottobre 2020).
  8. Casini Montella, p. 86.
  9. Casini Montella, p. 87.
  10. Cippi partigiani: Facchini Webben, su ANPI Mirandola. URL consultato il 2 aprile 2021 (archiviato il 3 aprile 2021).
  11. Cippo a Facchini, Bergamini, Barbieri – Villafranca di Medolla, su Pietre della memoria. URL consultato il 2 aprile 2021 (archiviato il 24 novembre 2020).
  12. Chiesa di San Bartolomeo Apostolo <Villafranca, Medolla>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana.
  13. Antichi Palazzi – Villa Raisi-Ghirardini già Abborretti, già Marigliani – Medolla,Villafranca, su Al Barnardon, 1º settembre 2010. URL consultato il 2 aprile 2021 (archiviato il 27 ottobre 2020).

Bibliografia



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