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Villa Convento (Cumentu o Lu Fieu o Noule Picciccu in dialetto salentino) è una frazione di 728 abitanti[2] della provincia di Lecce divisa amministrativamente tra i comuni di Novoli e Lecce.

Villa Convento
frazione
Localizzazione
Stato Italia
Regione Puglia
Provincia Lecce
Comune Novoli
Lecce
Territorio
Coordinate40°21′52″N 18°04′29″E
Altitudine29 m s.l.m.
Abitanti798[1] (2001)
Altre informazioni
Cod. postale73051
Prefisso0832
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiCumentucci, Cumentini
PatronoSanta Maria del Buon Consiglio
Giorno festivo26 aprile
MottoDopotutto, domani è un altro giorno![senza fonte]
Cartografia
Villa Convento

Origini del nome


Il paese prende il nome dall'antica presenza di un convento dei Domenicani, soppresso nel 1809.


Storia


Dell'antica Contea di Lecce, fondata dai Normanni intorno al 1055, facevano parte il casale di Santa Maria de Novis (attuale Novoli) e il feudo di Nubilo o Novule o Noole (attuale Villa Convento)[3]. Questi territori seguirono le stesse sorti della Contea passando sotto i domini di Svevi, Angioini, Aragonesi e sotto il controllo delle varie famiglie feudatarie. Nel 1523 Paolo Mattei, già feudatario di Santa Maria de Novis, acquistò da Aurelia di Acaia, moglie di Giovanni Maria Guarino, il feudo di Nubilo o Novule, a quel tempo disabitato. Qui, nel 1551, Filippo I Mattei fece poi erigere un convento per i padri Domenicani e l'annessa chiesa di sant'Onofrio, favorendo in questo modo il popolamento (o il ripopolamento) del feudo. A causa della presenza di questo convento, l'antico casale di Nubilo (o Novule) iniziò a essere chiamato Sant'Onofrio (dal nome del santo cui era titolata la chiesa) oppure Convento (Cumentu), denominazione rimasta tuttora. Invece, il toponimo Novoli (Nòvule, Nòule) finì per identificare il vicino casale di Santa Maria de Novi.


Miti e Leggende: "L'Ultimo Eremita"


A seguito del decreto di soppressione degli ordini religiosi emanato dal Murat nel 1809, i Domenicani abbandonarono il podere di Villa Convento. Solo uno, fra i più di cinquecento frati, decise di permanere nel piccolo villaggio, un tale Frate Morgicchiu Pilu Niuru (Morgicchio dalla Barba Scura). Il religioso trascorse la sua vita contemplativa per svariati anni presso un'umile casupola situata nei poderi, oggi meglio noti come "Remote Terre te lu Patrunu". L'abitazione divenne presto meta di pellegrinaggi da parte dei numerosi fedeli salentini, che copiosi affluivano per ottenere grazie o benedizioni. Fra' Morgicchio vi rimase fino all'anno 1857 circa, quando in una nevosa mattina di gennaio partì in circostanze ignote. La leggenda vuole che ancora oggi lo si possa scorgere in quei luoghi, nelle eccezionali circostanze dei più rigidi e nevosi inverni salentini, nelle sembianze di un uomo col cappuccio, in estasi contemplativa dinanzi a uno spiedo scoppiettantante.


Clima


VILLA CONVENTO Mesi Stagioni Anno
Gen Feb Mar Apr Mag Giu Lug Ago Set Ott Nov Dic InvPriEst Aut
T. max. media (°C) 13,415,117,822,826,732,934,234,832,126,820,215,314,622,434,026,424,3
T. min. media (°C) 4,36,27,411,816,921,823,324,622,719,716,19,06,512,023,219,515,3
T. max. assoluta (°C) 26,227,934,236,042,745,246,746,946,344,535,130,530,542,746,946,346,9
T. min. assoluta (°C) −2,9−1,32,45,310,312,414,017,213,99,03,20,0−2,92,412,43,2−2,9
Giorni di calura (Tmax ≥ 30 °C) 0001830313130800099238139
Precipitazioni (mm) 36,29,20,10,00,00,00,00,00,356,2103,824,269,60,10,0160,3230,0
Giorni di pioggia 1,90,30,00,00,00,00,00,00,02,14,91,13,30,00,07,010,3
Giorni di nebbia 10000000000010001
Umidità relativa media (%) 66707173768083887972696667,373,383,773,374,4

Monumenti e luoghi d'interesse


La Chiesa ed il Convento di Villa Convento, erano originariamente dedicati alla Madonna delle Grazie. La parrocchia venne eretta il 29 settembre 1929 da parte del Vescovo Mons. Alberto Costa nella cappella dedicata a sant’Onofrio, già tomba della famiglia feudataria dei conti Mattei. L’interno si presenta con un altare maggiore, originariamente accompagnato da sei piccoli altari dedicati alla Madonna del Rosario, alla Madonna dei Fiori, a Sant’Onofrio, alla Circoncisione di N.S.G.C., a S. Bernardino Realino e alla Madonna di Costantinopoli (fra questi solo gli ultimi due sono ancora presenti). Dal chiostro si accedeva, tramite una scala in pietra, al dormitorio, nel quale erano dislocate sedici celle. Era inoltre presente una cucina con refettorio e un giardino. In seguito all’occupazione militare e alla soppressione degli ordini monastici, il Convento con tutti i suoi beni, fu ceduto dal Re al Vescovo di Lecce Mons. D. Nicola Caputo, che a sua volta lo cedette in enfiteusi all’Ingegnere D. Antonio de Pandis da Lecce, il quale modificò l’originario convento in villa e fattoria. Successivamente, lo stesso convento venne adibito a fabbrica di tabacchi, oggi ormai dismessa.

Tempietto dell'Idolo
Tempietto dell'Idolo

Il Tempietto dell'Idolo (probabilmente risalente al II secolo a.C.) è un caratteristico periptero tetrastilo (con quattro colonne sulle due fronti) di ordine corinzio, protetto da propilei decorati con foglie d'acanto, con una peristasi che si eleva su un crepidoma di due gradini; lo stilobate è composto da una successione di cinque lastre litiche rettangolari affiancate. Il simulacro è orientato verso est, presumibilmente per motivi astronomici (calendario religioso), o forse per motivazioni pratiche, dal momento che un edificio rivolto verso est sarebbe stato meglio illuminato all'alba e fu dedicato a Bacco per propiziare la vendemmia e il raccolto.

Nuraghe di Diomede
Nuraghe di Diomede

Il Nuraghe di Diomede, presumibilmente risalente all'Età del Ferro, si presenta come una suggestiva costruzione in pietra, dell'altezza di circa 4 metri, di forma semi-troncoconica, provvisto di tre torri angolari. L'edificio è caratterizzato da una volta formata da anelli di pietre che si restringono progressivamente, per poi chiudersi secondo la tecnica della volta a thòlos, senza l'utilizzo di leganti, né centine di supporto.


Villa Cardamone presenta una ricercata ed armoniosa commistione di stili e canoni, coniugando elaborate architetture care alla tradizione del Liberty, dell’Eclettismo e del Moresco locali. L'elegante struttura, immersa tra gli sconfinati vigneti, si articola su una pianta longitudinale di accurata simmetria definita su due piani. Il piano inferiore, forse destinato alla stalla e al bracciantato agricolo impegnato nella coltivazione delle uve (Malvasia Nera), si distingue cromaticamente da un piano nobile più elaborato, il cui spessore è stato successivamente ridotto al fine di poterne ricavare un ampio ballatoio che si sviluppa lungo tutto il prospetto che affaccia sul giardino e sui vigneti retrostanti. Il piano inferiore presenta tre ingressi ad arco a tutto sesto, con la presenza di preziose cornici a bugnato, terminanti in tre armoniosi cuspidi. Il corpo centrale del piano inferiore è adornato da una cromia chiara e da una cornice a beccatelli che viene interrotta in corrispondenza dei corpi di fabbrica laterali e del balcone centrale. Una cornice lievemente aggettante definisce l’elevazione verso l’alto della villa. Il viale di ingresso all’edificio, circondato da rigogliosi vigneti, conduceva, in passato, verso una fontana che dominava lo spiazzo antistante la villa.


Infrastrutture e trasporti


Villa Convento è posta sulla direttrice SP4 Novoli-Lecce, a tre chilometri da Novoli e a otto dal capoluogo salentino. Dal centro abitato si dipartono le vie provinciali SP8 Villa Convento-Arnesano e SP121 Villa Convento-Carmiano.


Eventi



Note


  1. Novoli 195 abitanti, Lecce 603.
  2. Censimento Istat 2001.
  3. Gilberto Spagnolo, Cronologia feudale di Villa Convento in Un giorno d'estate con noi giovani, numero unico a cura del gruppo giovanile Villa Convento, 31 maggio 1986.

Collegamenti esterni


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