Vallisnera (Vésnera nel dialetto locale e Vàsnera in dialetto reggiano) è una piccola frazione del comune di Ventasso, in provincia di Reggio Emilia, situata lungo la strada che conduce al passo di Pratizzano e all'Alta Val d'Enza. La frazione è formata dalle località di Vallisnera di Sopra (chiamata anche Smavilla) e di Vallisnera di Sotto (chiamata anche Immavilla), caratterizzato da costruzioni addosstate l'una all'altra. Sul monte Ventasso che domina i due abitati si ergeva la sede del castello ormai scomparso. La piccola chiesa di San Pietro totalmente rimaneggiata, conserva un portale del 1689.
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Vallisnera frazione | |
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Localizzazione | |
Stato | ![]() |
Regione | ![]() |
Provincia | ![]() |
Comune | ![]() |
Territorio | |
Coordinate | 44°21′47″N 10°15′58″E |
Altitudine | 1 018 m s.l.m. |
Abitanti | 123 |
Altre informazioni | |
Cod. postale | 42032 |
Prefisso | 0522 |
Fuso orario | UTC+1 |
Nome abitanti | valligiani |
Patrono | san Pietro |
Cartografia | |
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Nel 1927 l'avvocato Ferdinando Laghi, ha rinvenuto [Fonte:Librogiornale Collagna 1982 a cura di Alfredo Gianolio Edizioni Tecnostampa] nell'archivio della Madonna della Ghiara a Reggio Emilia un manoscritto di 43 pagine e di 80 capitoli lo Statuto di Vallisnera, copia di un documento in volgare risalente al 1207: un patto tra i conti di Vallisnera e i rappresentanti della popolazione a loro soggetta, che regolava la vita delle comunità, dal divieto del gioco d'azzardo alla gestione degli animali selvatici e del bestiame ecc.Lo si puo' definire veramente democratico; in quanto gia' tutelava a quei tempi le donne e considerarlo il più antico statuto d'Europa ad oggi conosciuto, addirittura anticipando di circa una decina d'anni la più conosciuta Magna Charta Libertatum.I Vallisneri godevano del titolo di conti su un vastissimo territorio, e sono i signori che hanno dominato più a lungo in Emilia Romagna fino all'avvento di Napoleone Bonaparte.[1][2] [Fonte: Librogiornale di Collagna 1982 a cura di Alfredo Gianolio Edizioni tecnostampa].Dopo l'incendio del Castello di Vallisnera e il successivo crollo;la famiglia ha abitato a Vallisnera di Sotto, infatti è tutt'ora presente la casa dei Conti "Ca' di Cont" in dialetto locale.Fonte:[www.lacortedivallisnera.it]