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Tazzo è una frazione del comune di Cascia, in provincia di Perugia, situata ad est del capoluogo comunale. È un piccolo paese di origine etrusca (una necropoli venne rinvenuta per caso, negli anni settanta, lungo la strada che collega Tazzo a Maltignano, oltre ai vari manufatti antichi), immerso in una delle più antiche foreste di querce della Valnerina.

Tazzo
frazione
Tazzo – Veduta
Tazzo – Veduta
L'arrivo a Tazzo
Localizzazione
Stato Italia
Regione Umbria
Provincia Perugia
Comune Cascia
Territorio
Coordinate42°43′12.14″N 13°03′15.23″E
Altitudine842 m s.l.m.
Abitanti4 (2014)
Altre informazioni
Cod. postale06043
Prefisso0743
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantitazzani
Patronosan Leonardo di Noblac
Giorno festivo6 novembre
Cartografia
Tazzo
(Dialetti umbri)

«Viperiju, si te 'ncontra viperella iu le grotte te se gnotte. Mmh!»

(IT)

«Occhio a dove metti i piedi.»

(Loreto, Detto Tazzano)

È rinomato per la produzione di coppi da utilizzare per la copertura dei tetti[1]. Alle "Coppare", luogo in cui venivano appunto prodotti i coppi, tutt'oggi è possibile rinvenire i vecchi forni di produzione d'un tempo, ricavati con metodi rudimentali, ma al tempo stesso funzionali, che garantivano un'ottima produzione e un modo di sostentamento economico per le famiglie che un tempo vi abitavano.

Situato a 842 m s.l.m. e popolato da 13 abitanti secondo i dati Istat del 2001 (12 al 2007), che arrivano a toccare quota 94 nel periodo estivo, col ritorno al paese d'origine dei non residenti a Tazzo.

Il paese gode di un vasto panorama su tutta la vallata di Cascia.

Le frazioni di Maltignano e Colmotino sono le più vicine a Tazzo; venendo da Cascia la prima delle due che si incontra è Maltignano, in cui si trova un bar con ristorante e un alimentari; Colmotino si trova, invece, subito dopo Tazzo, più precisamente dopo la foresta all'apice del monte Minco.

A Tazzo, come nelle altre frazioni limitrofe, vi si trova una comunanza agraria[2].


Storia


I segni del terremoto del 1979, a fine anni ottanta.
I segni del terremoto del 1979, a fine anni ottanta.

Non vi sono particolari storici rilevanti per quanto riguarda Tazzo. L'origine del paese e del suo nome non è nota; unica data che certifica l'esistenza di questo paese è quella inerente alla costruzione della chiesa parrocchiale di S. Leonardo, risalente al 1393.

A causa dell'elevata sismicità dei luoghi, si è riusciti a reperire informazioni storiche relative ai terremoti. Da alcune fonti reperite presso l'Istituto Nazionale per la Geofisica si riportano le citazioni seguenti:

«Vero, e distinto ragguaglio dello Stato di Cascia, e suo territorio prima e doppo li terremoti seguiti nel presente anno MDCCIII, con il catalogo di tutti li castelli, e le ville alla sua Giurisdizzione soggette. Con la distinta notizia de' danni fatti da' terremoti nelli detti luoghi con il computo di tutte le persone restate sepolte à Luogo per Luogo, e quelli che di presente vivono. Roma, 1703»

(“Diario Napolitano dal 1700 al 1709”: Terremoto del 14 gennaio 1703 – Tazzo: villaggio del territorio di Cascia; la scossa del 14/1 causò la distruzione totale del paese; morirono 20 persone (34%) su una popolazione censita di 59 abitanti)

«Terremoto del 12 maggio 1730 – Tazzo: villaggio del territorio di Cascia. Il paese fu notevolmente danneggiato e fu esentato per 6 anni dal pagamento dei paesi camerali. Le fonti amministrative reperite non riportano dati relativi all'edilizia civile minore; sono attestati i danni subiti dalla chiesa parrocchiale di S. Leonardo, per il cui restauro fu stimata una spesa di 29,80 scudi e risulta erogato un contributo di 35 scudi.»

(Archivio di Stato di Roma)

«Terremoto del 19 settembre 1979 – Tazzo: furono danneggiati 8 edifici, dei quali 7 erano case vecchie o mal ristrutturate, o in pietra grezza legata con malta scadente e 1 era una casa di mattoni o in pietra squadrata con soffitti di travi in ferro o in legno; 6 case crollarono parzialmente; 1 subì danni gravi; 1 subì danni di media entità.»

(Annali di Geofisica, Roma, 1980)

«Terremoto del settembre 1997 – Tazzo: nessun danno grave rilevato; solo crepe, nei muri, di lieve entità.»

(Roma, 2000)

Ambiente


Panorama di Tazzo dai Piani del monte Minco.
Panorama di Tazzo dai Piani del monte Minco.
I campi di Tazzo con le loro varietà di colori.
I campi di Tazzo con le loro varietà di colori.

Situato a 842 m di altitudine, Tazzo è uno dei tre paesi situati sul monte Minco, la cui altezza arriva a toccare i 940 m: assieme a Tazzo vi si trovano la frazione di Colmotino (Colmotino paese è a 932 m, Colle di Colmotino tocca la vetta, 940 m), mentre a valle, a 722 m, si trova la frazione di Maltignano.

Squarcio della foresta di Tazzo.
Squarcio della foresta di Tazzo.

Il territorio è ricco di foreste e boschi di faggi, roveri e alti cerri, con un sottobosco ricco di mirtilli, fragole selvatiche e funghi di diverse specie. Tra queste annoveriamo porcini, roscioli, verdacchie, prataioli, ovoli. In queste zone è possibile trovare anche tartufi e scorzoni, a seconda del periodo. In queste stesse foreste si rifugiano anche diverse specie animali: cinghiali, volpi, fagiani e, ultimamente, anche dei lupi. Particolare attenzione va prestata alla presenza di vipere.


Economia



Agricoltura


Basata essenzialmente sulla coltivazione di frumenti e graminacee, per l'allevamento di ovini e bovini, le coltivazioni principali che si possono trovare nei campi della zona, a dispetto dell'altura e della particolare condizione non troppo comoda per la lavorazione dei terreni, variano dal grano all'orzo, dall'avena al farro, dall'erba medica alla crocetta.

Uva Pecorino, vitigno autoctono, ritrovato in una vigna abbandonata.
Uva "Pecorino", vitigno autoctono, ritrovato in una vigna abbandonata.

Una iniziativa portata avanti da alcuni abitanti del luogo sta cercando di recuperare alcune specie di vite scampate più di cinquant'anni fa all'attacco della peronospora, che portò a far quasi del tutto scomparire la coltivazione della pianta.

Vite scampata alla peronospora; la pianta ha più di novant'anni.
Vite scampata alla peronospora; la pianta ha più di novant'anni.

La cosiddetta "ricerca delle vigne perdute" ha portato alla scoperta di diverse piante sopravvissute in vigne abbandonate o ai margini di campi, un tempo vigneti, che i contadini del luogo, dopo anni di lavorazioni, non hanno estirpato.

Le specie di vite ritrovate fino ad ora su piante con più di cento anni, che sono miracolosamente sopravvissute, ma che stanno quasi del tutto ultimando il loro processo biologico, sono: la vite pecorino, la vite moscarola e una specie di vite a bacca rossa non ancora identificata, molto simile al sangiovese.


Monumenti e luoghi d'interesse


I resti di S.ta Maria Avvocata.
I resti di S.ta Maria Avvocata.

Feste e ricorrenze



Specialità culinarie e prodotti tipici locali


Diverse culture culinarie si intrecciano nei paesi della Valnerina e il paese di Tazzo ne è un esempio. Tra i prodotti tipici locali vanno annoverati gli insaccati, i formaggi, il farro, il tartufo nero, le lenticchie, i cereali, le mandorle, le noci, il miele, i funghi porcini.

Per quanto riguarda le produzioni artigianali, si ricordano i tessuti ricamati a mano e l'artigianato in ferro, legno e rame.


Galleria d'immagini



Note


  1. Copia archiviata, su paesaggi.umbria2000.it. URL consultato il 30 maggio 2007 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2007).

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